Capitolo 15

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Mattia

La lascio andare via. La vedo, sta aumentando il passo per non vederci.
Come posso amare così tanto chi mi ha ferito così profondamente?
"Amore dai andiamo, sennò veramente facciamo tardi!", la voce di Ludovica mi riporta alla realtà. Usciamo dall'hotel.
Dopo un pomeriggio di prove, on cui raramente ho incontrato Emma, dato che ha deciso di fare le prove on privato arriva finalmente il momento del concerto.
Ci sono tanti, tantissimi cantanti, chi più chi meno famoso.
"E adesso, sul palco Emma Marrone, con il suo singolo Occhi Profondi", annuncia il conduttore.
"Io mi scordo di dimenticarti.
Non ho mai avuto occhi profondi. Sei negli occhi e via da li non scendi, come fai tu lo sai, a restarmi addosso se non ci sei mai...".
Sento la sua voce e divento un fascio di nervi. Questa è la nostra canzone. Parla di noi, anche io ce l'ho sempre addosso, anche quando non è con me. Lei è nel mio cuore, nella mia testa, nella mia anima, lei è ovunque, e non se ne andrà mai.
Finisce di cantare. Tocca a me adesso. La vedo scendere dal palco. Io salgo, e le sfioro la mano. Per un attimo ci fissiamo negli occhi, ma adesso devo cantare, ne parleremo dopo.
Canto "nessuna è più bella di te".
Adesso è il momento di "Schiena".
Inizio a cantare, ancora lei non c'è.
"Aspetto qui, sull'angolo del letto, seduto sui miei gomiti, davanti a questo specchio.
Alzo il volume dal telecomando dello stereo, il tuo phon sembra un aereo".
Ancora niente Emma. La mia ansia sale.
"E così ti spio dal riflesso del vetro, e scusami se cedo , in nome del mio ego. Che sei la mia vergine, ma come te lo spiego, se è vero che proteggi me da ogni mio segreto.
Non mi voltare le spalle mai, nemmeno se ti spoglio, lo so che ti vergogni. Non mi lasciare da solo mai, vieni a sederti vicino, fammi sentire che vivo, scaldami con un respiro. Sappi che il destino forse è l'unico che ci potrà separare, dalla follia dei miei giorni, strana fobia che non torni. Ma vedo soltanto la tua di schiena, e io che la sfioro appena...".
Mi sento abbracciare da dietro. Un brivido mi percorre tutto il corpo e poi sento la sua voce.
"Paurosamente, traccerò qualcosa entrando in te. Silenziosamente, ricorderai quel morbido aprirti a me. Ripetutamente, scivolerò, mi stringerò e mi addormenterò su te. Consapevole paura di non riuscire a trascinarti giù con me, si hai capito bene giù con me".
Si stacca e avvicina le sue labbra alle mie. Sento il suo respiro sulla mia pelle.
Chiudo gli occhi per assaporare il momento, ma quando li riapro se ne è già andata.

Sei negli occhi e via da li non scendiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora