Cinque

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Stiles torna in casa con il cuore che gli batte a velocità folle. Si fionda sotto la doccia lavandosi con cura. Poi si sforza di sistemare casa e prepara una cena con i fiocchi.
Quando Peter e Derek ritornano sembrano tranquilli e anche Stiles lo diventa. Peter lo abbraccia e gli bacia il collo languido. “Hai un buonissimo odore.”

“Ho cambiato bagnoschiuma” risponde senza mentire del tutto.

“Mi piace.”

Stiles non si perde l’occhiolino che gli lancia Derek. Peter gli morde il collo attirando la sua attenzione. “Stavo pensando ad una cosa.”

“Cosa?” gli domanda Stiles curioso.

“Pensavo di andarcene al mare questo weekend. Io e te da soli.”

Stiles non sa bene come sentirsi. Se da una parte è felicissimo che il suo Alpha voglia passare del tempo da solo con lui, dall’altra gli sembra insolito: da quando vivono insieme non sono praticamente mai andati da nessuna parte. “Perché? Dobbiamo festeggiare qualcosa?”

“Ho voglia di stare un po’ con te e Derek ha così casa libera e può invitare chi vuole per sfogare i suoi bisogni visto che non vuole scegliersi un Omega fisso. Non sei contento?”

“Certo che lo sono” risponde Stiles sporgendosi per baciarlo nonostante il peso che sente all’altezza dello stomaco.

Il pomeriggio seguente Peter decide stranamente di prenderselo libero e di accompagnare Stiles al centro commerciale. Lo fa sempre quando Stiles ha bisogno di shopping, perché è curioso di vedere cosa compra e di aiutarlo.

Proprio in quel momento Stiles sta provando un costume ed esce dal camerino per farsi ammirare. “Sei fuori di testa? È bianco, Stiles.”

“E quindi? Se mi abbronzo risalterà l’abbronzatura.”

Peter avanza, gli occhi rossi. “A me piaci così come sei, bianco e da marchiare. Niente bianco, è anche trasparente. Vado a prendertene uno io, tu rivestiti.”

Stiles annuisce, si riveste e lo segue fino alla cassa, prende i sacchetti e, ormai di cattivo umore, chiede a Peter di tornare già a casa, con la scusa che è stanco.

Stranamente le luci sono accese, forse Derek, che aveva detto sarebbe uscito, ha cambiato idea. È Peter ad entrare per primo in casa e Stiles lo sente dire un “Che schifo” che lo stranisce, ma si volta anche lui verso il salotto. La prima cosa che Stiles nota è una bellissima donna nuda e si chiede cosa diavolo ci faccia una sconosciuta nuda in casa loro. È bellissima, i capelli rossi e lunghi, ed è seduta sul divano. Solo che a Stiles gli ci vuole un attimo per mettere a fuoco la scena: non è seduta sul divano, è a cavalcioni sul divano, anzi su qualcuno che vi è seduto sopra e che si è appena girato nella loro direzione. La ragazza sembra non avere nessuna inibizione, perché continua a cavalcare Derek senza fregarsene della loro presenza, mentre Derek ha gli occhi rossi e la bocca aperta in un gemito muto. È un altro attimo e gli occhi di Derek sono puntati in quelli di Stiles che vorrebbe chiudere i propri, girarsi e non guardare quella scena che gli sta facendo venire uno strano dolore allo stomaco, solo che non ci riesce. La ragazza continua a muoversi, a gemere e Derek ringhia, senza mai smettere di guardare Stiles che riconosce quella espressione, l’ha già vista. È l’espressione di Derek che viene.

Stiles si sente afferrare, ora è il ringhio di Peter che gli rimbomba nelle orecchie, e lo trascina al piano di sopra, fino in camera da letto e lo fa sedere. Peter si inginocchia ai suoi piedi e gli prende le guance tra le mani. “Lo ammazzo, okay? Tu rimani qui.”

Stiles è sotto shock, ha le emozioni in subbuglio e una parte di lui non riesce a smettere di pensare a quella ragazza, ai suoi movimenti, al fatto che Derek era dentro di lei.
“Non uccidere lui, ma butta quel divano fuori di qui” dice con sguardo vacuo. Peter lo bacia e scende di sotto.

Da quel giorno nessuno ha parlato di quell’avvenimento e Stiles ha concentrato tutte le sue energie nell’organizzazione del fine settimana fuori con Peter.

E il fine settimana finalmente arriva, Stiles è stato così preso dai preparativi che nemmeno se ne rende conto e quando il venerdì mattina scende per preparare la colazione, trova già Peter e Derek seduti in cucina. “Ho impostato male la sveglia?” chiede, mettendo sul il caffè e guardando i due uomini. Derek sembra tranquillo, ma Peter ha un’espressione funerea. È proprio lui che si alza e cinge i fianchi di Stiles, baciandogli la fronte.
“Cucciolo, ho una brutta notizia” dice e a Stiles si blocca il respiro.

“Chi sta male?” chiede allarmato.

“Peter, lo spaventi!” li interrompe Derek con tono esasperato.

“Sta’ zitto, che è tutta colpa tua!”

Peter lo guarda con occhi accesi di rosso, ma Derek inarca solo un sopracciglio. “Non è colpa mia se le tue nipoti tengono a te.”

“Certo” dice, ma senza andare oltre, anche se sembra evidente voglia aggiungere altro, ma poi torna a rivolgersi a Stiles. “Cora e Laura, le mie nipoti e sorelle di Derek, hanno casualmente deciso questo fine settimana di venire qui a vedere come sta il loro fratellino preferito e me. E vogliono conoscerti.”

Stiles stenta a crederci, Peter non gli ha mai fatto conoscere nessuno della sua famiglia, sono sempre stati lontani. “Davvero?” chiede entusiasta. “Ma non c’è niente di pronto, a parte le nostre valigie e io non sono pronto ad accogliere ospiti!”

Peter lo blocca. “Non devi fare niente di eccezionale, non è un evento importante.”

È come una doccia fredda, non è importante presentarlo alla sua famiglia? Sono le sue nipoti.
“Per me lo è” dice. “Mi dispiace per il mare, ma sono felice di conoscerle. Come sono?”

“Due rompiscatole” è la risposta contrariata, ma anche Derek gli risponde.
“Laura è esuberante, vivace, parla sempre ed è un Alpha. Cora è più... come me, direi, mi somiglia molto. Ha la tua età ed è un Omega.”

Stiles è ancora più curioso di conoscerle. “Qual è il loro dolce preferito?”

Peter ringhia, ma anche questa volta è Derek a rispondere. “Noi Hale amiamo il cioccolato.”

Peter resta di pessimo umore per tutta la serata e Stiles fa il possibile per aiutarlo a rilassarsi. Anche farsi scopare la bocca fino a sentire la punta del cazzo in gola. E poi farsi prendere con forza contro il muro della cucina. “Derek potrebbe vederci” prova a dire Stiles mentre Peter armeggia con i suoi pantaloni.

“Che guardi pure. Forse è la volta buona che impara qualcosa” ringhia Peter entrando con forza nel corpo di Stiles.

Stiles non riesce a trattenere un urlo. Peter si muove con una rabbia e un’urgenza che Stiles poche volte ha sentito. “Ti piace così, vero?”

“S-sì.”

“Fammelo sentire” ordina Peter.

Stiles però non riesce a lasciarsi andare. Si sente esposto e non a suo agio lì, in cucina. Un colpo si abbatte sulle sue natiche. “Hai capito cosa ti ho detto?”

“Sì.”

“Allora fallo!” ringhia colpendolo di nuovo.

Stiles stringe gli occhi sforzandosi di rilasciare dei timidi gemiti.

“Più forte” lo incita l’uomo schiacciandogli la testa contro il muro.

Stiles ansima, una strana sensazione ad attraversargli il corpo. Apre gli occhi trovandosi davanti quelli rossi di Derek che lo stanno fissando da dietro la porta. Ha la mano dentro i pantaloni, Stiles la vede piuttosto chiaramente muoversi al ritmo degli affondi di Peter. Vorrebbe vederla meglio, vorrebbe fosse davanti a lui, magari dentro la sua bocca. Lo immagina proprio così, in piedi, gli occhi fissi nei suoi mentre glielo succhia. Un brivido di piacere lo scuote portandolo a gemere forte. “Bravo cucciolo, così” lo incita Peter.

Stiles si lascia andare, urla il suo piacere mentre viene assieme a Derek. Derek che scompare subito dopo con uno sguardo che a Stiles non è proprio piaciuto. Peter si riversa nel suo corpo subito dopo mordendogli forte una spalla. “Andiamo a letto. Non ho ancora finito con te.”

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