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La mattina dopo Stiles si sveglia prima del solito raggiungendo immediatamente la cucina per assicurarsi di avere tutti gli ingredienti per preparare il dolce che ha in mente. Quello che non si aspetta è di trovare Derek già sveglio. Le immagini della sera prima gli tornano alla mente facendolo arrossire. “Buongiorno” sussurra in imbarazzo.

Derek gli passa una tazza di caffè proprio come piace a lui. “Dovresti smetterla di farti trattare così” dice appoggiando un dito sul segno di un morso lasciatogli da Peter.

“Non mi sembra ti sia dispiaciuto lo spettacolo” ribatte Stiles sulla difensiva.

“Mi piaci tu, non quello che ho visto.”

Qualcosa smuove lo stomaco di Stiles, qualcosa molto simile ad una mandria di elefanti. Arrossisce ancora di più ricordando come si è sentito con gli occhi di Derek addosso. Si morde nervosamente il labbro. “Mi piace quando è più… rude. Sapere di fargli perdere il controllo” ammette sentendosi estremamente in imbarazzo a dirlo a Derek.

“Quello di ieri sera non è stato un perdere il controllo per il piacere. Voleva solo dimostrare a te e a se stesso che sei di sua proprietà e che può farti ciò che vuole. E non ti è piaciuto, non come al solito.”

Derek è diretto, forse troppo. E ha anche ragione. Ma Stiles non può permettergli di offendere il suo Alpha. “Sono il suo Omega. Sono una sua proprietà.”

“Sei il suo Omega. Sei una sua responsabilità. E dovrebbe solo assicurarsi che tu stia bene e sia felice. Non rinchiuderti in casa come un servo a sua totale disposizione.”

“Io sono felice…”

“Tu credi di essere felice perché non hai mai avuto altro. Eppure eri felice anche quando ti ho portato da Scott. E lo sei stato anche quando ho fatto venire qua le mie sorelle salvandoti da un weekend a cui non volevi davvero andare.”

“Tu…?”

Derek gli fa un occhiolino. “Tanto cioccolato, mi raccomando” dice prima di uscire dalla cucina.

Peter entra poco dopo. “Speravo mi portassi la colazione a letto” gli soffia sul collo mordendolo appena.

“Ho un pranzo da preparare e una casa di sistemare.”

“Lascialo fare a Derek. È lui che ha organizzato. Ti voglio nel letto.”

Stiles gli appoggia le mani sul petto scostandolo per la prima volta. “È la tua famiglia. Voglio che sappiano che hai trovato un buon Omega.”

“Lo sapranno appena sentiranno i nostri odori mischiati” insiste l’uomo.

“Perché sembra tu non voglia che mi conoscano?”

“Ho sempre paura che qualcuno possa portarti via da me.”

Lo stomaco di Stiles si contrae davanti all’affermazione di Peter che si è appena reso vulnerabile davanti a lui forse per la prima volta. Stiles lo bacia dolcemente. “Io sono felice con te. E l’unica cosa che voglio è fare una bella impressione a loro.”

Peter sembra tranquillizzarsi. “Posso aiutarti in qualche modo?”

“Hai voglia di andare a prendere dei fiori freschi da mettere in centro tavola?”

“Consideralo fatto” dice rubandogli un altro bacio.

Laura e Cora arrivano il che è quasi ora di pranzo, entrano in casa con Derek e Stiles è all’ingresso che sorride e aspetta di essere presentato. Non sapeva cosa aspettarsi, ma di certo non di essere abbracciato da entrambe, che sembrano sul serio felici di conoscerlo. “Abbiamo sentito parlare tanto di te” dice Laura.

“Eravamo davvero curiose di conoscerti” aggiunge Cora e Stiles è stupito, davvero Peter ha parlato di lui alle sue nipoti?

“Anche io sono felice di avervi qui, venite, mettetevi comode” e le guida verso il salotto. Loro lo precedono e Stiles si sente afferrare la manica della felpa e si volta verso Derek. “Sei agitatissimo” dice l'Alpha e Stiles annuisce. “Loro sono la famiglia del mio Alpha.”

“Con me non lo eri.”

Stiles alza gli occhi al cielo, “tu eri odioso” dice, poi entra in salotto, nel momento in cui Peter saluta le ragazze che lo abbracciano.

Chiacchierano per un po’, fino a quando il pranzo non è pronto, poi Stiles serve tutto in tavola e li chiama per mangiare. Cora, seppur timida e di poche parole, si complimenta per la pasta, mentre Laura lo abbraccia forte quando serve la mousse e la torta al cioccolato.

“Che ne dite se per ricambiare l’ospitalità stasera usciamo tutti insieme? C’è qualche locale carino nei dintorni?” Laura lo chiede a Stiles, che però non sa cosa rispondere. “Io non vado per locali, non so...”

“Io sì e ne conosco uno tranquillo ma carino” si intromette Derek.

“Non andremo per locali” tuona Peter, "non è il caso."

Laura lo guarda malissimo e Stiles quasi sorride per quanto somiglia a Derek. “Certo che ci andiamo, altrimenti rapisco il tuo Omega e lo porto con noi, perché Stiles sarebbe felice di uscire con noi, vero?”

Stiles sa di essere arrossito, non sa cosa risponderle.

“Dai, Peter, per piacere” chiede Cora e forse è il modo giusto perché Stiles lo conosce bene e riconosce il momento esatto in cui Peter cede. “Ma senza ballare.”

Stiles passa il resto del pomeriggio ancora più agitato e quando ormai deve scegliere cosa mettere non riesce a stare fermo.
“Cucciolo, metti una felpa e basta” dice Peter entrando in camera.

“Ma la felpa non è da sera. Camicia bianca o nera?”

Peter accende gli occhi di rosso. “Ho detto felpa, Stiles, cosa non ti è chiaro?” ringhia e Stiles abbassa il capo e prende una felpa rossa, indossandola e scendendo di sotto. Peter deve ancora fare la doccia, ma non è dell’umore di aspettare in casa, quindi si siede in giardino. Poco dopo sente la porta di casa aprirsi e Laura si siede al suo fianco. “Secondo me con la camicia saresti stato bene, ma anche con la felpa sei molto carino.”

Stiles arrossisce, abbassando il capo. “Fa freddo, è meglio la felpa in effetti.”

Laura non risponde, ma guarda verso il cielo. “Non ci hai parlato molto di te, cosa fai nella vita?”

Stiles si volta a guardarla. “In che senso?”

“Che lavoro fai? O studi ancora? Non so quanti anni hai.”

“Oh, ho finito di studiare un paio di anni fa e non lavoro. Bado alla casa e a Peter.”

Stiles non riesce ad interpretare lo sguardo di Laura. “E prima di Peter? Cos'hai studiato?”

“Ho studiato informatica, ho una laurea specialistica.”

“E non ti piace?”

Stiles le sorride. “Tantissimo, altrimenti non avrei scelto di studiarla.”

“E perché non lavori?”

Stiles ci riflette, non si è mai focalizzato su quel pensiero. “Perché vivo con Peter ed è necessario badare alla casa, quindi non avrei tempo, tra la spesa, le faccende e tutto il resto. Poi Peter mi ha detto che è il suo modo di prendersi cura di me, non vuole che mi stanchi.”

Laura si alza, ma non risponde e a Stiles sembra sul serio strano. Ha detto qualcosa di sbagliato? Sa che potrebbe sfruttare la sua laurea e che quello che faceva lo amava, ma... ama anche Peter. “Da quanto non esci da solo?” chiede la ragazza.

“Te l’ho detto, esco ogni giorno per la spesa” cosa non è chiaro? Stiles comincia a sentirsi a disagio, ma per fortuna Laura si volta e sta di nuovo sorridendo. “Vorrà dire che stasera ci divertiremo un mondo!” esclama, per poi aggiungere, “vero, fratellino?” e Stiles si volta, vedendo Derek uscire di casa. Laura gli va in contro e lo abbraccia cingendogli i fianchi, mentre Derek le bacia i capelli. “Certo, sorellona, soprattutto se ti ubriachi. E tu?” chiede indicando Stiles, “sei pronto a vedere la famiglia Hale che si diverte?”

Stiles sente un brivido lungo la schiena.

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