Stiles si infila nel letto solo dopo aver fatto una lunga doccia calda nel tentativo di rilassarsi (oltre a togliersi di dosso l’odore di Derek) ma non ci riesce. Si sente scosso, triste, solo, tormentato. Ma non sa fino a che punto quelle emozioni siano sue. Ed è assurdo perché con Peter non gli è mai capitato di sentire quello che prova. Forse il motivo è perché Derek, in un certo senso, è più simile a lui rispetto a Peter. Stiles si gira e rigira nel letto per minuti interminabili poi, per una volta, decide di agire d’istinto. Anche se per fare una cazzata. Si alza e cammina spedito verso la camera di Derek. La luce filtra da sotto la porta quindi nemmeno si preoccupa di bussare. Entra direttamente trovando Derek seduto esattamente dove lo aveva lasciato nemmeno un’ora prima. “Stiles?”
Stiles lo raggiunge, gli appoggia le mani sulle guance e lo bacia. È un semplice bacio a stampo, eppure sente il suo corpo infuocarsi e il suo cuore impazzire. Si stacca con le guance in fiamme e senza sapere cosa dire. Derek ha gli occhi rossi e il respiro accelerato. “Vattene!” gli ordina.
Stiles fa un passo indietro e abbassa la testa senza poterlo evitare davanti al suo tono da Alpha. E si odia per la sua natura così remissiva e che forse non gli appartiene. Alza la testa guardando Derek negli occhi. “No.”
E lo bacia di nuovo. Un bacio diverso, urgente, pieno di bisogno e un affetto spaventosamente vicino all’amore. Derek non lo respinge ma lo trascina nel letto sovrastandolo con il suo corpo. La foga diventa pian piano più dolce fino a quando l’Alpha si stacca e appoggia la fronte sulla sua. “Vattene, ti prego” lo supplica.
Stiles sente gli occhi riempirsi di lacrime. “Perché?”
“Perché ti voglio così disperatamente da averne paura. E perché sei l’Omega di mio zio.”
Stiles annaspa in cerca d’aria forse rendendosi pienamente conto di quello che sta facendo proprio in quel momento. Si alza dal letto come se si fosse scottato e ritorna verso la porta. “Hai ancora l’intruglio per cancellare gli odori?”
Stiles annuisce incapace di fare altro. È sul punto di uscire quando il corpo di Derek lo stringe in un abbraccio completamente inaspettato. “Grazie, Stiles. Davvero. Ma, ti prego, non finire nei guai per me” gli sussurra all’orecchio prima di lasciarlo andare.
Lunedì mattina Stiles è agitato come poche volte gli è successo nella vita. Si è vestito con cura e sta sfogando tutta la sua ansia sbattendo le uova della colazione. "Finirai per farle impazzire e sporcarti."
Stiles avvampa sentendo la sua voce, le immagini del loro bacio non lo abbandonano dalla sera prima. "Sono agitato, okay?"
Derek gli toglie la ciotola dalle mani. "Andrà tutto bene, vedrai. Sei bravo con i computer."
"E se gli altri pensano che sono lì solo perché sono il compagno di Peter?"
"Sarà inevitabile. Ma tu dimostrerai loro che sei lì perché te lo meriti."
Stiles fa un piccolo sorriso. "Stai meglio?"
"Non sono riuscito a dormire molto ma sto meglio di ieri, sì."
"Nemmeno io ho dormito."
"Mi dispiace.""A me no. E forse è questo il problema" sussurra Stiles.
Vorrebbe aggiungere altro ma Peter entra in cucina. "Sei pronto?" gli domanda."Prontissimo."
"E pensi di venire vestito così?"
Stiles lo guarda confuso. "Perché? È il mio primo giorno nel tuo ufficio. Credo sia il minimo presentarmi in giacca e camicia."
"Stai andando a lavorare, non ad una sfilata. Mettiti una delle tue felpe."
"Ma se qualche cliente dovesse vedermi..."
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Alpha
FanfictionQuando finiscono di mangiare, come ogni mattina Stiles mette via i piatti, poi fa per lavarli, ma il suo Alpha lo chiama, chiedendogli di avvicinarsi. Se lo tira sulle ginocchia, facendolo sedere a cavalcioni e prendendogli il viso tra le mani. "Sei...