Nelle Mie Mani Vuote

Capitolo 66

Pov Angelina
Siamo arrivati alla quarta sera, e la stanchezza si fa sentire, dopo la prima puntata, Fede mi ha scritto un messaggio ogni sera, ho provato a chiamarla la seconda sera ma non ha risposto e da allora non l'ho poi fatto, cazzo se mi manca sentirla, so che è per colpa mia ormai l'ho capito ma ho bisogno di lei questa sera più che mai.

Bussano al camerino e la testa di mia madre sbuca dalla porta "ciao Nina, possiamo entrare?" Mi alzo dal mio posto "per possiamo chi intendi" le chiedo sperano di vedere la romana, e anche se lei non c'è vedere Antonio, Filippo,mia madre,Marta, Elena e Sofia è un emozione unica "siete qui" li stringo forte tutti uni per uno trattenendo le lacrime quando più possibile
" ora che siete tutti qui sedetevi manca ancora tanto tempo e mi sento sola qui dentro a non fare nulla" mi siedo tra mio fratello e mia madre e non c'è sensazione più bella di quella di sentirsi protetti tra loro.

Sono passate un paio di ore e la serata è ormai iniziata manca ancora un'ora prima che mi vengano a chiamare, la mia famiglia è uscita da un po' per far sì che possa indossare il mio abito senza rovinare i capelli e il trucco.
Mi guardo allo specchio sistemandomi il più possibile cercando di far diminuire l'ansia e la pressione che sento addosso, sento l'aria inizia a mancare, cerco di effettuare gli esercizi di respirazione, ma non hanno l'effetto che speravo, e sento sempre di più la fame d'aria, cerco disperatamente il telefono e compongo il suo numero, dopo il terzo squillo stacca la chiamata, entro subito su whatsapp nel disperato bisogno di sentire la sua voce

Angelina: so che devo lasciarti libera, ma ho davvero bisogno di te in questo momento, mi hai detto che ci saresti stata e...

Blocco la registrazione quando sento bussare alla porta, "mamma se sei tu o chi altro sia potete entrare sono pronta ho solo bisogno di un secondo per rilassarmi e"
È la sua faccia che sbuca dalla porta più bella che mai "sei qui" dico senza accorgermene e riprendo anche a respirare "sono qui, ho visto la tua chiamata, scusami ma Marta mi stava spiegando come trovarti e" non la lascio finire di parlare che la abbraccio "giuro che ti lascio tra poco ma ho bisogno di tornare a respirare l'ansia mi sta uccidendo e tu hai detto che in due è più facile sconfiggerla e io credo sempre a quello che dici" la stringo più forte ma è lei a staccarsi da me "guardami negli occhi Nina ho bisogno che tu lo faccia, guardami e respira con me" poggia le sue mani sui miei fianchi e fa incontrare le nostre fronti.

Passano minuti in questa posizione, e giuro potrei non staccarmi più, ma quando il mio respiro diventa regolare e lei a farlo, la invito a sedersi sul divano insieme a me
"non mi aspettavo venissi, non che non volessi sia chiaro ma non credo fosse possibile averti qui con me" le dico ancora sbalordita "la verità è che fino a questa mattina ero indecisa, non sapevo se fosse un bene o un male venire, poi però ho parlato con tuo fratello e mi ha detto che nel peggiore dei casi avrei conosciuto Annalisa e quindi sono qui" mi dici scherzando "tutta la mia famiglia è qui ecco perché Filippo te lo ha chiesto, perché tu ne sei parte e ho bisogno della mia famiglia in questo momento" le dico riprendo il mio discorso
"Tu eri lì quando ho deciso di portare questa cover,vorrei che mi dicessi che non ho sbagliato e che lui è fiero di me, perché è così vero Fe" le chiedo ormai piangendo
"Non conoscevo tuo padre, ma so che è uno dei più bei regali che tu possa fargli, se lo merita qui su questo palco da sua figlia, non c'è altra persona che può farlo solo tu Nina e sarai fantastica lo so già" risponde Fede.
"Possiamo parlare di quello che successo io ho capito cosa..." provo a dire ma vengo subito bloccata da lei "non ora lo faremo, ma non ora. Pensa solo a preparati e mangiarti quel palco tra poco tocca a te" mi dice "ci sarai alla fine della serata?" Le chiedo "ci sarò fino alla fine della canzone" mi risponde "me lo prometti?" le domando
"te lo prometto, ora dobbiamo uscire da qui, stanno già venendo a cercarti, buona fortuna" si gira subito verso la porta e d'istinto stringo il suo braccio per farla girare verso di me, la tiro nelle mie braccia in cerca di sostegno.