5 (L&H) - Ladra di segreti

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"La notte, quando gli uomini e gli altri dei non avevano bisogno dei suoi servigi da messaggero e protettore dei viandanti, Ermes diveniva anche il dio che scortava le ombre dei defunti alla nuova dimora (da qui l'appellativo Psicopompo)"

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"La notte, quando gli uomini e gli altri dei non avevano bisogno dei suoi servigi da messaggero e protettore dei viandanti, Ermes diveniva anche il dio che scortava le ombre dei defunti alla nuova dimora (da qui l'appellativo Psicopompo)"


Please,
I've been on my knees
Change the prophecy


⚔️🖤
L O V E

Vengo strappata dal mondo dei sogni con violenza. Ma il mio corpo rimane immobile, nel letto, mentre spalanco gli occhi di colpo.

Volto appena il capo in direzione del comodino. La sveglia segna le 4:13.
Qualcosa non va.

Ancora intorpidita dal sonno, impiego qualche secondo a rendermi conto che le mie braccia sono distese sopra la testa, i polsi congiunti e...

Qualcosa li sta legando. Sento il tocco caldo di un paio di mani ruvide e callose.

«Che diavolo...»

«Collabora e nessuno dei due perderà tempo» mormora la voce roca di Apollo Lively.

Maledetto stronzo.

«Sei fuori di testa?»
«Andiamo a giocare. Ora.»

Giocare?

Il mio cervello si sveglia completamente. L'Impiccato.

Oh, no, non se ne parla. Questo non è il giorno in cui un mediocre essere di sesso maschile mi metterà su un patibolo perché ha manie del controllo e non riesce a fidarsi di nessuno.

Il corpo di Apollo è piegato su di me, e nell'oscurità a cui i miei occhi cominciano ad abituarsi, inizio a percepire i dettagli del suo viso. Il naso affilato e dritto e la mascella tagliente, serrata. Un'ondata del suo profumo mi stuzzica le narici, distraendomi per una frazione di secondo.

Il suo addome emana un calore intenso, quasi confortante... Se solo non mi stesse legando i polsi per impiccarmi.

Attendo qualche istante, poi piego la gamba velocemente e gli assesto una ginocchiata nello stomaco.

Apollo impreca, buttando fuori un fiotto d'aria. Mi lascia subito andare e si ritrae, indietreggiando. Con il piede lo spingo una seconda volta, facendolo cadere all'indietro, di schiena.

Le mani sono fuori uso, ma ho ancora le gambe ben funzionanti.

Scatto nella sua direzione e mi metto a cavalcioni sul suo corpo, prima che possa rialzarsi e avere di nuovo vantaggio su di me. Le mani di Apollo volano sui miei fianchi.

«Dovevo aspettarmelo» sibila, frustrato.

Abbasso entrambe le braccia, piegate, e lo colpisco nel petto con i gomiti. Apollo esala un verso di sofferenza, a mezza voce. Mi artiglia gli avambracci e mi solleva senza il minimo sforzo, nonostante io agiti le gambe e lo riempia di calci. I miei movimenti sono troppo scoordinati, però, e non avere le braccia libere è la mia rovina.

Game of Lust (Game of Gods Spin-off, #Hermes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora