Capitolo 5

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Jeff's pove

Se ne era andata, molto bene stavo meglio. Però in fondo sapevo che mi ero legato a lei... No Jeff The Killer non si poteva innamorare, non di nuovo.
Volevo solo fotterla, oh si quel pensiero mi fece venire i brividi dall'ecitazione ma un nodo allo stomaco mi fece rinvenire da quei pensieri bellissimi.
In quel momento però ero preoccupato per lei, perché la stavano cercando?
Sospirai e mi distesi sul divano guardando il soffitto bianco e pieno di ragnatele, mi mancava il color pesca della casa di Ana. Mille domande mi bombardavano la mente facendomi venire una forte emicrania. Chi era stato? Perché ci stava cercando? Chi aveva dato fuoco alla casa di Ana? Chi l'aveva aggredita? Che avevo fatto io?
Si, io non sapevo perché ero ricercato da quelli che avevo chiamato 'colombe'. Forse avevo ucciso una persona che non dovevo uccidere? Mi ero giustificato con Ana dicendogli propio di aver ucciso una persona ma non lo sapevo proprio.
Mi sistemai sul piccolo divano rosso in posizione fetale guardando la moquette verde.
Pensai che forse mi stavano cercando perché mi ero avvicinato ad Ana, ma lei chi era veramente? Aveva una forza fuori dal comune, e in più percepivo la sua presenza anche se ero lontano da lei come il boss.
La vibrazione del cellulare mi risvegliò dai miei pensieri "profondi". Una chiamata da parte di Eyeless Jack.
Io:- Mangia reni che succede? -.
Jack:- Jeff dimmi che sei con Ana... Ti prego dimmi di si -  doveva spiegarmi come cavolo faceva a sapere di Ana.
Io:- no, se ne è andata - dissi tranquillo, ma in quel momento capii che averla allontanata da me non era stata una buona idea. Jack:- oddio santo, Jeff devi trovarla subito per l'amor di Dio - disse sbraitandomi dall'altra parte del telefono.
Io:- perché dovrei? -.
Jack:- Jeff, lei è figlia dell'operatore- a quelle parole feci cadere il telefono su uno dei cuscini del divano.
Chiusi la chiamata con Jack e mi fiondai fuori dall'appartamento in cerca di Ana, o dovevo dire il mio incubo.
Cercai inutilmente per un'ora in tutta la città chiedendo se l'avevano vista, ma nessuno di quegli stupidi uomini l'aveva vista o notata.
Raggiunsi un parchetto isolato e mi sedetti su una panchina abbastanza nascosta. Ripensai al suo viso che fin da quando l'avevo vista per la prima volta mi aveva affascinato. Il suo corpo splendido, si me la volevo scopare appena la vedevo, ma lei, da quanto mi aveva detto Jack, era figlia del bos e di sicuro non la potevo toccare.
Ma a chi importava se la toccavo oppure no?
I miei pensieri vennero interrotti dalla chiamata da parte di un numero sconosciuto, ma risposi quasi subito.
Io:- pronto? -
X:- Jeff sono io, Ana senti è successo un casino - la sua voce mi fece sgranare gli occhi, anche se ci eravamo separati da poche ore già mi mancava.
Però non volevo aiutarla, sapevo che se la poteva cavare da sola forte com'era.
Io:- non mi importa che cosa ti è successo - dissi mentre guardavo una bambina con i capelli color cioccolato, proprio come Ana.
Ana:- senti Jeff... Mi spiace di essere andata via così però ti prego ora... Ora ho bisogno del tuo aiuto... Non ce la posso fare -.
La sua voce tremava, stava trattenendo un dolore inimmaginabile, e mi faceva male. Non capivo che cosa mi prendeva, poi però quando sentii i suoi singhiozzi dall'altra parte del telefono sentii un peso al cuore.
Era la prima volta che la sentivo piangere, e di certo non mi piaceva come situazione.
Ana:- Jeff mi hanno attaccata una seconda volta e poi... Poi HANNO UCCISO MIA MADRE JEFF... MIA MADRE IO LI ODIO!!!-.
Non potevano aver osato tanto, ero davvero arrabbiato quando mi accorsi che la bambina che stavo fissando mi guardava impaurita mentre lacrime le rigarono il viso.
Voltai lo sguardo e pensai velocemente come poterla raggiungere... Ok avevo un'idea.
Io:- Ana aspettami in macchina arrivo subito-.
Ana:- ma come... -.
Io:- tu aspettami arrivo tra poco - chiusi la chiamata e mi alzai dalla panchina.
Digitai il numero di Eyeless Jack e gli dissi che doveva far venire immediatamente da me il bos.
Aspettai due minuti, e stavo consumando il marciapiede a furia di camminare avanti e indietro per il nervosismo.
Finché non andai a sbattere contro qualcuno, alzai la testa sfregandomi la fronte e quando alzai lo sguardo vidi il boss : lo Slenderman.
Io:- boss, tua figlia è in pericolo ed è a Philadelphia, la riesci a vedere?- dissi tutto d'un fiato.
Fece un sì con la testa e con la punta di un tentacolo mi toccò la fronte e in men che non si dica ci ritrovammo nella macchina di Ana.
Quest'ultima si girò con gli occhi gonfi dal pianto, era molto stupita dal nostro arrivo.
Si sporse verso i me e con una mano mi accarezzò il viso. Non feci in tempo a parlare che si buttò tra le mie braccia singhiozzando il mio nome.
Mi sentivo davvero spaesato e non capivo che stesse succedendo, ma in quel momento potevo sentire tutto il dolore che provava. L'abbracciai forte mentre continuava a piangere sulla mia spalla bagnando la felpa.
Le accarezzai dolcemente i capelli e lei piano piano si staccò asciugandosi le ultime lacrime.
Guardò me e poi lo Slenderman che la fissava con un'ombra nostalgica in volto.
Slenderman:- ora però dobbiamo andare qui non siano al sicuro ci stanno già osservando -.
Io e Ana ci guardammo e facemmo un sì con la testa, il boss ci poggiò un tentacolo in fronte e subito cambiammo luogo.
Eravamo alla creepyhouse dove tutti ci stavano fissando nervosamente.
Ben si avvicinò a me e mi diede un pugno sulla faccia guardandomi pieno di rabbia.
Ben:- si può sapere che cazzo hai combinato Woods? -. Ero furioso, come aveva osato quel nano di Drowned tirarmi un pugno in faccia!? Mi pulii la bocca da dove fuoriusciva un po' di sangue con la manica della felpa sporcandola, lo guardai fulminandolo con lo sguardo facendolo indietreggiare.
Ana:- smettetela! Ora dobbiamo discutere di cose importanti, non fate i bambini-. Ci girammo entrami e la fissammo scocciati, ma quando incrociai il suo sguardo mi venne la pelle d'oca e mi nascosi dietro Slenderman che la continuava a fissare malinconico. Ana mi sorrise, ma sapevo che non era sincero, vedevo ancora nei suoi occhi color nutella, un immenso dolore che la stava distruggendo piano piano.

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salve! :3 ragazzi, per chi segue la mia seconda storia (Bonny Bon) non so se continuarla... cioè pensavo di lasciare il primo capitolo (ovvero quello della sua storia) e cancellare il suo benvenuto nella creepyfamily... non so che fare!! Beh fatemi sapere nei commenti se volete che continui con Bonny. 

Beh ritornando a questo capitolo... spero che vi piaccia!! E ragazzi vi ringrazio per tutte le visualizzazioni, sono davvero felice :) Dai, vi auguro un buon fine settimana!

Bye da black

my sweet killerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora