Mi staccai dalle braccia di mio padre e mi asciugai le ultime lacrime che avevo. Mi sentivo gli occhi stanchi e la testa mi pulsava per l'eccessivo pianto. Feci promettere a Slender che non mi avrebbe mai più abbandonata. Uscii dall'ufficio e mi diressi verso la stanza di Jeff che stava ancora dormendo.
Speravo tanto che fosse sveglio per sentire la sua voce.Jeff's pove
Mi svegliai nella mia stanza luce filtrava a stento dalle ante chiuse della finestra provocandomi una forte emicrania.
Mi portai una mano allo stomaco che faceva molto male. Ana prima, mi aveva medicato e curato la ferita, le dovevo la vita.
Davvero, io Ana l'amavo. E no, non me la volevo solo scopare o farle del male, no. Io volevo sentire il dolce sapore delle sue labbra, il suo corpo sul mio, i suoi capelli tra le mie dita... Insomma la volevo, lei era mia.
Sentii dei passi fuori dalla stanza, era Ana ne ero sicuro. Feci finta di dormire mentre lei entrò in camera e si diresse verso il mio letto. Si sedette sulla sedia e mi prese la mano intrecciando le sue dita con le mie. Speravo che quel contatto non finisse mai, stavo bene ero felice. Sentii qualcosa di bagnato sul dorso della mano e capii che stava piangendo.
Era la seconda volta che la vedevo piangere e di certo non mi piaceva.
Ana:- Jeff, ho scoperto che Slender è mio padre e... E adesso sono davvero contenta di avere un padre...-. Sospirò leggermente e sempre tenendomi la mano con l'altra si asciugò le lacrime che scendevano copiose sulle sue guance. Anche se aveva gli occhi gonfi dal pianto e le guance arrossate rimaneva sempre bellissima.
Ana:- sai, vorrei che adesso tu mi parlassi, mi manca tanto la tua voce... Lo ammetto mi sto innamorando di un killer, un killer dolce ma tanto stupido che mi fa preoccupare davvero tanto... -. Sentii il cuore esplodere dopo le sue parole. Mi strinse la mano e altre lacrime le bagnarono il volto.
Ana:- sono felice Jeff... -. A quelle parole non vidi più niente. Mi alzai a sedere sul letto e la fissai nei suoi occhi color nutella.
Non le lasciai il tempo di dire qualcosa che mi fiondai sulle sue labbra che sapevano di fragola.
Quel momento così bello e intenso finì quando tolsi leggermente le mie labbra dalle sue. Poggiai la mia fronte sulla sua.
Io:- Ana, io ti amo... Davvero tanto -. Sentii che un peso dal cuore se ne andò diventando leggero, la mia pazzia non mi stava assillano e quello era positivo.
Sentii le mani di Ana sulle mie guance.
Ana:-... -. Mi baciò, un bacio casto e pieno di emozioni che mi fecero sciogliere il cuore. Di nuovo potevo sentire il suo sapore, il sapore che tanto amavo. Le cinsi la vita accarezzandogli dolcemente la schiena. Me ne rendevo conto solo ora che aveva ancora la mia felpa. Ci staccammo a malincuore guardandoci negli occhi, eravamo una cosa sola, eravamo un noi adesso.Anastasia's pove.
Sentivo il cuore esplodere, non avevo mai baciato qualcuno, e ora stavo baciando Jeff. Gli accarezzai gli zigomi con il pollice mentre ci mangiavamo con gli occhi. Portò la sua mano sulla mia intrecciando amorevolmente e le sue ditte con le mie.
Lo abbracciai senza pensarci due volte, poggiai il capo sul suo petto, anche il suo cuore stava per scoppiare.
Mi sentivo davvero completa ora, con quel bacio. Restammo abbracciati per molto tempo, volevo godermi ogni singolo minuto con lui, ogni singolo momento, ogni singola risata.
Ci staccammo a malincuore, lo guardai negli occhi e lui fece lo stesso.
Jeff:- Ana, vuoi essere la mia ragazza? colei che supporterà questa testa calda, non sono bravo in niente e soprattutto sono un killer -. Stavo per svenire, non ero mai stata con qualcuno però ero talmente felice che gli sorrisi.
Ana:- certo, sopporterò questa testa calda, che mi rende così felice... -.
Jeff mi baciò facendo diventare il bacio da casto a passionale, cercò l'accesso alla mia bocca che gli diedi subito.
Eravamo così perfetti così uniti che non mi accorsi della presenza di qualcuno nella stanza. Era Eyeless Jack.
Jack:- ahem ragazzi.... Jason si è appena svegliato -.
Io e Jeff ci staccammo imbarazzati e raggiunsi Jack che stava guardando Jeff con malizia. Io:- Jack, ora arrivo aspettami fuori dalla stanza grazie-.
Lo spinsi fuori dalla camera e chiusi la porta dietro di me.
Guardai Jeff che era arrostito, e si poteva notare molto bene. Risi leggermente e mi avvicinai al letto.
Io:- Jeff, non posso andare giù in mutandine, hai dei pantaloni? -.
Jeff:- oh, ma per me potresti anche stare senza-.
Gli tirai un leggero pugno sul braccio destro e lo fulminai con lo sguardo.
Rise e mi indicò l'armadio, che quando aprii, era pieno di jeans e magliette.
Mi misi dei jeans neri, era l'unica scelta, e ritornai da Jeff che mi stava mangiando con lo sguardo. Non me la sentivo di andare giù da sola e gli chiesi se poteva venire anche lui, si potevo sembrare un egoista ma lui mi trasmetteva serenità.
Si alzò dal letto rimettendosi la canottiera nera che lo valorizzava nei punti giusti.
Si raccolse i lunghi capelli neri in una coda. Ero sbalordita, come poteva non sentire dolore con la ferita?
Io:- ma come fai a...-.
Jeff:- sono resistente io -.
Io:- non lo metto in dubbio ma..-. Jeff:- tranquilla Ana -. Mi lasciò un casto bacio sulle labbra, quel gesto mi tranquillizzò molto. Mi strinse la mano ed uscimmo dalla stanza dove Jack ci stava guardando malizioso. Gli sorrisi e scendemmo le scale. Jeff mi strinse di più la mano e gli sguardi di tutti si posarono prima su di noi e poi sulla mano, così per diverse volte. Arrossii violentemente e papà prese per la maglia Jeff. Gli presi dolcemente la mano e lo calmai dicendogli che era successo. Io:- e... quindi stiamo insieme... si..cioè -.Papà:- COOOOOOSA!?-.
io:- si... e sono davvero felice, quindi ti prego capisci... io davvero, io amo Jeff -. Un 'ohhhh' generale si levò tra i ragazzi e l'imbarazzo mi stava per uccidere, però ora dovevo chiedere a Offenderman e a Jeson perché mi avevano cercato di uccidermi