capitolo 1; First day of school

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Oggi non è un giorno come tutti, oggi è il primo giorno di scuola! Sono così in ansia che sta notte non ho nemmeno dormito e ora ho due occhiaie da far invidia anche ai mostri, penso guardandomi allo specchio. Mi faccio una doccia e mi metto l'uniforme, il gilet con lo stemma del college e la gonna svedese grigia, direi che come uniforme ci sta.
Scendi giù per le scale con lo zaino e le scarpe già messe, non voglio fare tardi visto che fra poco il mio ragazzo arriva, ma appena scendo le scale mio padre mi chiama.
«Voglio una birra»
«non ho tempo adesso, devo andare »
«Non mi fare arrabbiare»
Prendo una birra dal frigo e gliela porto, sul pavimento del salotto è pieno di vetro, probabilmente sono i resti delle bottiglie che mi ha tirato l'altro giorno perché mi ero lamentata del fatto che bevesse così tanto solo perché la mamma ci aveva abbandonati
«papà dovresti smetterla »
«di cosa»
«di bere così tanto! Non vedi che ti stai rovinando a furia di bere?»
Si alza dal divano e si avvicina, io inizio a tremare come una foglia
«sei come tua madre e sai che non la sopporto »
Mi fiondo fuori casa prima che potesse farmi del male e stranamente Martin - che sarebbe dovuto essere qui un quarto d'ora fa - non c'è, ma non mi faccio tanti problemi e vado a scuola con la mia fiat 500

A SCUOLA

«Juliette, dove si è cacciato Ethan? Dobbiamo studiare 20 pagine di storia!»
«calmati Elisabeth, ora arriva »
«che ne dici di iniziare?»
«Elisabeth.» mi recupera la mia amica
«uuffaaa»
Nel frattempo che aspettiamo Ethan mi metto a guardare Tik Tok.
«Eccomi ragazze, scusate il ritardo » arriva Ethan con un fiatone che sembra abbia corso per 60 kilometri senza mai fermarsi e forse anche perché è arrivato 50 minuti di ritardo.
«Cuore,50 minuti di ritardo, non mi sembrano normali»
«Scusate ero con una persona»
«Una ragazza?» domando prendendomi gioco di lui e sforzandomi di non ridergli in faccia anche se la cosa mi viene un tantino difficile visto che lo sappiamo tutti, le ragazze sono allergiche a Ethan.
«si...» prima che possa continuare lo interrompo incredula, Ethan finalmente ha fatto colpo su qualcuno.
«che bello, finalmente hai smesso di fare la verginella» lo prende in giro Juliette e tutti e tre scoppiamo a ridere
«Ethan sono passati secoli da quando sei uscito con una ragazza e sinceramente non penso che tu ci sia appena stato con una» ci giriamo tutti verso la persona che ha appena parlato, Alexa Johnson, è una che si crede chissà chi e la maggior parte delle volte sta con la sua compagna Sole.
«Che vuoi»
«oh, niente, volevo solo dirvi che il vostro amico mente e anche..»
Aspetto che finisca di parlare e finalmente dopo qualche minuto a fissarci questa cosa avviene
«che ti sposti dal mio armadietto » mi sposto dal suo armadietto sbuffando, fra tutti gli armadietti, mi sono appoggiata su quello di Alexa, però ora non posso pensarci perché devo trovare l'aula di matematica e non ho la pallida idea di dove possa trovarsi , mi allontano dai ragazzi e mi avvio alla ricerca di Nemo.
«Ciao, vedo che sei un po' disorientata, dove devi andare?» dice un ragazzo biondo abbastanza carino se non fosse per i vestiti che indossa, molto probabilmente è rimasto negli anni 80.
«sto cercando l'aula di matematica »
«oh è dietro di te»
«a quanto pare mi ha trovato lei»
«cosi pare comunque piacere io sono Pablo »
«piacere mio, io sono Elisabeth»
«Eri la migliore amica di Kai, vero?»
«si lo ero»

Dopodiché lo saluto e vado in classe.
Finita la lezione di matematica mi fiondo alle macchinette, oggi non avevo manco fatto colazione, però visto che Dio mi vuole male, diffianco alla macchinetta c'è il gruppo di Football, di cui fa parte anche Kai, che conosco da quando ero piccola ed eravamo migliori amici, io lo aiutavo a scuola e lui mi proteggeva, ma poi un giorno lui partì per tre anni a Londra e da lì in poi non ci siamo più parlati, ma nonostante tutto ciò, io ho fame e devo mangiare, non mi importa se lui è lì.
Passo affianco al suo gruppo e metto i soldi nella macchinetta per prendere le croncatelle al pomodoro, le migliori, però prima che possa prenderle una mano mi precede e me le ruba, e prima regola: mai rubare il cibo a Elisabeth Aphrodite Liverly, mi giro per vedere chi mi avesse rubato il mio prezioso cibo e gli salto addosso e mi riprendo le mie croncatelle. Pablo, mi fissa perplesso, mentre mangio il mio snack, e dopo qualche secondo Pablo scoppia in una risata che attira l'attenzione di tutti , compresa quella di Kai, inizio a guardare male Pablo mentre lui continua a ridere.
«Elisabeth, quando hai fame diventi una iena» dice
«Ehy!» lo riprendo dandogli un pugno sulla spalla
«che c'è, ti sei offesa?»
«mi hai appena dato della iena!»
«perchè lo sei»

«e allora tu sei...»
«cosa?» si avvicina
«un coglione » detto ciò mi giro e me ne vado.


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