capitolo5; leave me alone

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Oggi è un giorno di merda, se potessi scegliere fra finire nell'oblio o vivere questo giorno, sceglierei molto volentieri la prima, oggi è il mio compleanno, ma non solo, è anche il giorno in cui è morta mia madre.

Lexi 16, Miele 15

È il mio compleanno, il mio giorno preferito, non vedo l'ora di festeggiarlo con la mia famiglia e scartare i regali, mi metto un vestito lungo bianco con dei tacchi dello medesimo colore, una corona di fiori intorno alla testa, è il vestito tradizionale che va indossato per le fate, faccio una piroetta davanti allo specchio, i capelli lunghi ricci mi ricadono sul petto, messa così mi sembra di essere una dea, ma ora è meglio sbrigarsi, oggi non dura per sempre, prendo una borsetta ed esco dalla mia stanza, percorro il corridoio e arrivo in cucina, ma appena arrivo noto che non c'è nessuno, non si sono dimenticati del mio compleanno vero? E mentre me lo domandavo la stanza si riempie di...
«Sorpresaaa» sorrido senza nemmeno accorgermene, amo le sorprese, solo quelle belle però
«auguri tesoro» arrivano i miei genitori ad abbracciarmi e io ricambio.
«ora mangiamo la torta e poi apri i regali» dopo aver mangiato, mi danno a testa i loro regali, prima delle mie amiche, poi i miei parenti e la mia famiglia.
Miele mi ha regalato un anello di ametista fatto a mano, le piacciono molto i gioielli e i cristalli, quindi spesso la sentivo imprecare quando si faceva male con il metallo o quando il gioiello non le veniva bene, poi mio padre, che mi regalò dei sandali bianchi con i lacchi bianchi, poi mia madre, mi dà in mano una scatola bianca, la apro e ci trovo dentro un libro, leggo il titolo "libro degli incantesimi" è un libro scritto da mia madre, solo che lei è una strega io una fata.
«madre questo libro è per streghe» dico un po' confusa, mia madre emette una risatina
«appena lo leggerai e proverai ciò che ci sta scritto dentro, lo diventerai anche tu»
«io non voglio diventarlo!»
«invece lo diventerai, perché lo dico io»
«no!»
«non urlarmi addosso! Ti ricordo che sono sempre tua madre »
«una madre non cerca di cambiarti!»
«andatevene via tutti, la festa è finita » osservo gli invitati andarsene, la mia migliore amica, Gyo, sembra esitare per un po', ma le faccio il segno di andarsene, e lei annuisce prima di chiudersi la porta alle spalle.
«tu sei la vergogna della famiglia, sei una fata in una famiglia di streghe»
«non ho chiesto io di esserlo!» mia madre mi tira uno schiaffo
«e io non ho chiesto di averti» dopo averla ascoltata, la mia rabbia avvampò, urlai così forte da fare vibrare i muri, i quadri iniziarono a ondeggiare, tutti i mobili iniziarono a tremare, fino a sollevarsi in cerchio attorno a me e a mia madre, mia madre mi osserva terrorizzata, io invece sono confusa, non ho mai fatto niente del genere e poi io non sono una strega, i mobili attorno a noi presero fuoco prima di cadere a terra, formando un cerchio di cenere
«calmati o moriremmo entrambe!»
«non sto facendo niente!»
«tu non sei una fata»
La guardo confusa, in che senso non sono una fata?
«tu sei una dei quattro elementi!» quattro elementi? E chi sarebbero mo?
«Tu sei il fuoco!»
Fuoco. Aria. Terra. Acqua.
I quattro elementi, le streghe più forti della storia, le ultime sono morte nel 1846, dopo aver unito i loro poteri per sconfiggere 150 streghe
«impossibile»
«devi credermi! E devi prendere il controllo delle tue azioni se non vuoi che finisca male»
«ci sto provando!» vedo mia madre venire ricoperta dalla cenere e dal fuoco prima di chiudere gli occhi e cadere a terra.

I ricordi di quel giorno mi ritornano in testa, volevo solo festeggiare il mio compleanno e invece si è trasformata nella giornata più brutta della mia vita .
Sto camminando per i corridoi della scuola quando Pablo mi si avvicina, non venire qua ti prego
«heyy»
«vattene»
«non capisco la lingua dei segni» alzo gli occhi al cielo, non c'è la faccio più pure di fingere di essere muta, non c'è la faccio più, lo so che è l'unico modo per non fare del male a nessuno però
«ho detto vattene»
«aspetta ma non eri muta?»
«non mi va di parlare»
«ho fatto qualcosa » mi ferma con una mano sulla spalla e mi guarda negli occhi
«no»
«e allora cos'hai?» lo spingo da me e lui rimane di stucco
«smettila! Sembri il mio cazzo di cagnolino, sai fare qualcos'altro oltre a starmi appiccicato tutto il tempo?» mi dispiace, gli volto le spalle e vado in classe.
Sto mangiando un panino, con dentro patatine e pollo, davvero molto buono rispetto ad altri, quando vedo Pablo entrare in mensa, prende il vassoio e va a sedersi con i ragazzi della squadra di football, beh cosa mi aspettavo dopo averlo trattato così male? Distolgo l'attenzione da lui e ascolto ciò che dice mia sorella, sta raccontando di come si è fatta una cicatrice sulla gamba, davvero molto interessante.
Finita la scuola prendo per il gomito mia sorella e la trascino verso la mia macchina
«dobbiamo andare nel bosco »
«guarda che me le ricordo le cose» salgo e metto in moto l'auto, premo il piede sul acceleratore e percorro la strada vuota e piena di buche per andare nel bosco, nostra zia ci sta già aspettando lì, oggi dobbiamo fare un incantesimo molto forte, spezzare una maledizione a un lupo mannaro, per me è facile per loro no, si devono preparare per molto tempo, per questo la spezzerò solo io , loro saranno lì in caso avessi bisogno, parcheggio e scendiamo giù, prendo tutto ciò che mi serve dal cofano e vado nel punto di incontro.
Sto formando un cerchio col sale e accendo delle candele attorno.
«mettiti li» il lupo esita per un secondo ma alla fine si mette all'interno
«voi fatevi indietro » obbediscono e si mettono diffianco a un albero poco lontano
«Mi liberigas ĉi tiun korpon el la ĉenoj, kiuj tenas ĝin ligita al sia lupo, ĝian homan animon en homa korpo, ĝian beston en korpo de lupo, mi apartigas la du kategoriojn kaj liberigas ĝin.!» urlo, il fuoco delle candele adesso ricopre anche il cerchio di sale, il vento mi viene addosso e i miei capelli volano in aria, segno che c'è la sto facendo
«KAJ MI LASAS LIN SENPAGA!» il corpo del lupo si contrae, mentre il vento si fa più forte e il fuoco divampa, sul corpo iniziano ad accomparire dei segni rossi... magia nera.

LIMITSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora