Capitolo 15

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I giorni andarono avanti e la relazione tra Sarah e Holden andava molto bene. Segretamente, ma bene. Riuscivano sempre a stare insieme in momenti in cui gli altri erano per i fatti loro o in momenti in cui non c'erano proprio. Le uniche a sapere di questo loro rapporto erano le amiche con cui si confidava e con cui aveva fatto finalmente pace Sarah: Marisol, Gaia e Sofia. Ovviamente anche le famiglie non sapevano ancora nulla e la gente che seguiva il programma altrettanto visto che entrambi avevano richiesto di non mandare in onda nei dt nulla su di loro. Un giorno Holden si era alzato un po' con la luna storta e non era in vena di parlare o discutere, ma proprio quel giorno venne convocato da Rudy in sala per discutere sulla questione delle cover, in quale fece una bella ramanzina al ragazzo per risultare svogliato nel lavorare ed oltretutto ad essere in ritardo con le consegne dei compiti. Dopo una lunga discussione, Holden ritornò in casetta tutto scazzato e l'unica persona che voleva vedere era solo lei...
Nicholas: "Oh bro, ma che-." Nicholas chiese vedendolo rientrare tutto arrabbiato.
Holden: "Senti, non ho proprio voglia de parla'." Rispose continuando a camminare rientrando dentro per dirigersi in camera sua. Dopo essersi un po' calmato iniziò a cercare l'unica persona che in quel momento potesse consolarlo e capirlo.
Holden: "Mari..sai per caso do' sta Sarah?" Chiese lui uscendo dalla stanza e vedono la ragazza sulle gradinate insieme a Petit.
Marisol: "No..Non saprei, ma penso stia a lezione o Mida a provare il compito che gli ha dato Lorella.." Rispose la ragazza. Lui si limitò ad annuire e se andò verso la cucina vagando senza dire una parola guardando in basso. La giornata passò e incominciò ad arrivare la sera e i ragazzi rientrarono in casetta. Holden non avendo fame si recò nel giardino dietro da solo mentre tutti cenavano. Nel frattempo in cucina rientrò anche Sarah insieme a Mida dopo aver passato tutta la giornata a provare.
Sarah: "La prossima volta un po' più concentrato Mida eh!" Gli disse lei ridendo.
Mida: "Parla per te." Disse lui controbattendo. Sarah dopo essersi tolta la giacca iniziò a cercare con lo sguardo Holden senza successo. Dopo una manciata di minuti si avvicinò a Marisol per chiederle di lui.
Sarah: "Ei Mari...Holden?" Le domandò sussurrando.
Marisol: "Penso sia fuori in giardino nell'atrio, era molto giù di morale.." Rispose l'amica lasciando Sarah sorpresa di questo fatto.
Sarah: "Dovrei andare..." Iniziò a dire ma appena si iniziò ad incamminare venne fermata da Ayle, il quale le riferì che c'era il padre che voleva parlare con lei. Così andò subito al telefono per rispondere. Dopo una lunga chiamata, si era fatto abbastanza tardi, ma lei voleva andare a vedere come stava Holden, ma venne subito di nuovo fermata da Gaia che aveva bisogno di qualcuno con cui sfogarsi sulle sue insicurezze. Ovviamente Sarah non le avrebbe mai detto di no quindi andò e si fece ancora più tardi che lasciò andare. Dall'altra parte Holden rimase molto deluso di questo suo comportamento. Lui si aspettava che un minimo gli avesse chiesto come stava, che ci sarebbe stata per lui. Infine si addormentò con tutti questi pensieri e la notte passò. Il giorno seguente si alzarono tutti come al solito. Sarah si diresse in cucina per prepararsi la colazione, quando all'improvviso vide anche Holden venire e approfittando del fatto che ancora nessuno si era preparato si rivolse a lui.
Sarah: "Ah finalmente, dove sei stato ieri sera che è successo?" Le chiese lei avvicinandosi a lui cercando di prendergli la mano. Lui guardò a terra. Era evidentemente che ci era rimasto male.
Holden: "Allora de cosa vuoi parla'? sai già come la penso" Lui le chiese scocciato mantenendo le distanze.
Sarah: "No, non dire così, lascia che ti spieghi..Mida mi ha chiesto un favore di passare l'intera giornata con lui a lavorare e poi anche Gaia mi ha chiesto se potevo ascoltarla..non potevo dirle di no. Non sono mai uscita dalla scuola oggi." Lei iniziò a dire guardandolo.
Holden: "Io avevo bisogno de te..e tu invece non c'eri!" Lui le disse guardandola negli occhi con uno sguardo spento e deluso.
Sarah: "Perché, che è successo?" Chiese preoccupandosi.
Holden: "Non importa.." Lui si limitò a dire allontanandosi da lei.
Sarah: "Come non importa? Si invece! Se ti ho deluso, perdonami ma..cerca di capire, per favore." Lei disse seguendolo prendendolo da un braccio per farlo girare verso di lei.
Holden: "È quello che faccio sempre. Non faccio altro che capirte...Ieri avevo bisogno de te." Lui le disse di nuovo.
Sarah: "Appunto, dimmi quale è il problema. Perché sei triste?" Gli chiese.
Holden: "Non me va de parla', d'accordo?" Lui finì di dire per prendersi una brioche con se è andarsene via a lezione appena vide che gli altri stavano venendo in cucina. Sarah rimase a guardarlo andare via, triste e non capendo il perché la stesse trattando in quel modo. A lezione Holden non rimase concentrato, aveva la testa altrove tanto che sbagliò tutte le note nelle cover da provare.
Vocal coach: "Holden che ti prende?" Chiese al ragazzo, il quale si mise una mano sul viso strizzando gli occhi dal nervoso.
Holden: "Nulla..sono solo un po' tra le nuvole, posso continua', rifacciamo." Rispose ricomponendosi davanti all'asta.
Vocal coach: "Ok..ricominciamo allora."
Dopo aver ricominciato si presentarono gli stessi problemi al quale Holden si innervosì di nuovo.
Holden: "No, scusame, ma non ce riesco a sta' qui adesso." Disse lui smettendo di cantare.
Vocal coach: "Se vuoi interrompiamo la lezione e ti rilassi un attimo." Gli propose. A quelle parole Holden annuì e uscì dalla sala e si diresse in sala relax. Rimase in piedi a girovagare per la stanza per un po' di tempo quando sentì la porta aprirsi e vide lei...Sempre lei.
Sarah: "Ta ta!" Disse lei facendogli vedere un braccialetto che aveva fatto lei stessa per lui. Lui la guardò ancora con sguardo serio.
Holden: "È per me?" Lui domandò.
Sarah: "Si!" Rispose entusiasta.
Holden: "Che cosa significa?" Lui chiese prendendosi il braccialetto ancora pieno di dubbi.
Sarah: "La tua ragazza, non può regalarti un braccialetto fatto da lei stessa per chiederti scusa? Ti piace?" Lei disse avvicinandosi a lui toccandogli il petto con entrambi le mani sorridendo facendogli gli occhi dolci.
Holden: "È molto bello..." Disse lui facendo un mezzo sorriso senza ancora guardandola negli occhi.
Sarah: "Questo vuol dire che mi perdoni?" Lei disse speranzosa.
Holden: "No, vuol dire che ce devo pensa'!" Rispose lui serio prendendogli le mani e abbassandogliele. In quel momento il sorriso che aveva stampato in faccia sparì.
Sarah: "Dai Jo, perdonami, per favore! Anch'io avevo tanto bisogno di te e di vederti, ma non potevo lasciare mio padre che mi aveva chiamato e Gaia. Non potevo dirle "guarda no non posso parlare con te", te l'ho detto!" Disse esasperata.
Holden: "Dobbiamo parla' con tutti appena se presenta l'occasione. Questa storia sta diventando molto pesante, più tempo passa e più le cose se complicheranno!" Lui disse spiegandole.
Sarah: "Lo so.." mormorò a bassa voce.
Sarah: "Odio dover mentire agli altri, soprattutto alla mia famiglia, ma non è il momento di parlare con loro..Mio padre sta avendo un po' di problemi con il lavoro.." Parlò nuovamente a bassa voce guardando in giù. Il ragazzo sentendo queste ultime parola si girò di scatto preoccupato.
Holden: "Come? Veramente?" Chiese lui stavolta avvicinandosi. Lei annuì.
Sarah: "Sono preoccupata, non so cosa fare per aiutarlo, essendo pure qui ad amici...Comunque adesso mi dici perché ieri stavi così male?" Lei disse prendendogli le mani e avvicinandosi ancora di più a lui.
Holden: "Ho discusso pesantemente co' Rudy pe' il fatto delle cover e le consegne dei compiti..non ci capiamo, cerco de fare il meglio ma vengo sempre criticato." Disse lui guardando in basso stringendo le mani di lei.
Sarah: "Devi stare tranquillo. Non ce l'ha con te, anzi, a lui piaci tanto come artista, cerca di capirlo e di non sbroccare subito. Ha bisogno di te in squadra. La prossima volta conta fino a 10 e vedi che funzionerà fidati." Rispose lei staccando le mani dalle sue per prendergli delicatamente il viso per guardarlo bene negli occhi.
Holden: "Ci proverò." Mormorò lui facendo una piccola risata vedendola sorridere. In quel momento lui la prese per i fianchi sorridendo e facendola sobbalzare.
Sarah: "Joseph! Ci scopriranno qui haahah!" Disse lei ridendo guardandosi intorno.
Holden: "Shh! Tranquilla, nessuno entrerà qui adesso, siamo solo noi due." Rispose con tono basso a pochi centimetri dalle sue labbra tranquillizzandola dolcemente. Si guardarono intensamente, lasciandosi trasportare dalla passione che li avvolgeva. Sarah avvolse le braccia attorno a Holden, avvicinandosi sempre di più per un bacio.
I loro volti si avvicinarono sempre di più, i loro respiri si mescolarono, ma proprio quando stavano per toccarsi con le labbra, vennero interrotti da Giovanni e Nicholas, che sbucarono all'improvviso. Holden e Sarah si separano rapidamente, sorpresi e imbarazzati dalla loro presenza improvvisa, con la paura che li avessero scoperti
Giovanni rise, capendo la situazione imbarazzante in cui si sono trovati Holden e Sarah. "Ops, mi dispiace interrompere", dice con un sorriso. "Non sapevamo che vi trovavate qui".
Holden e Sarah, ancora un po' imbarazzati, si guardano e cercarono qualsiasi scusa per scappare da quella situazione.
Holden: "Gio, Nick, c'è un'ottima spiegazione pe' quello che avete appena visto!" Disse nervoso
Giovanni: "Oh sì? Sono tutto orecchi. Incominciando ad insospettirsi.
Nicholas: "Certo, perché eravate così vicini?" Chiese curioso.
Sarah: "Beh, in realtà, è successo tutto così all'improvviso. Vedi, stavo raccontando a Holden delle mie assegnazioni e, improvvisamente, una ciglia è volata nel mio occhio!" Trovò la prima scusa che le venne in mente.
Holden: "Esatto! Ero così preoccupato che me sono avvicinato per aiutarla a toglierla. Non potevo lasciarla lì con quell'irritante fastidio, vero?" Lui la guardò e poi iniziò ad assecondarla.
Giovanni: "Ah, capisco. Le ciglia possono essere davvero fastidiose!" Disse facendo un po' il vago
Nicholas: "Già, mi è successo anche a me. Ma state tranquilli, non dobbiamo preoccuparci di niente." Disse anche lui facendo finta di berla la scusa
Sarah: "Esattamente! Grazie per la comprensione, ragazzi. Abbiamo solo avuto un momento di emergenza ciglia!" Disse guardando Holden
Holden: "Esatto, un momento de emergenza ciglia!". Rispose guardandola a sua volta facendole un piccolo sorriso. Alla fine Giovanni e Nicholas uscirono fuori dalla sala relax per andare in sala a provare le coreografie, ma si fermarono in corridoio.
Giovanni: "Sai cosa penso davvero?" Disse fermandosi e guardando Nicholas.
Nicholas: "Dimmi." Rispose aspettando una sua risposta
Giovanni: "Quella storia della ciglia... non ci credo un granché." Confessò diretto pensando alla situazione di prima.
Nicholas: "Esatto, sembrava una scusa troppo perfetta. C'è sotto qualcosa, ne sono sicuro." Concordò anche Nicholas con le parole di Giovanni.
Giovanni: "Dobbiamo scoprire cosa stanno nascondendo." Disse deciso.
Nicholas: "Sì, ma come?" Domandò dubbioso.
Giovanni: "Forse possiamo indagare un po'. Magari controllare se qualcuno li ha visti insieme altre volte, o se c'è qualcosa di strano nel loro comportamento." Disse trovando il modo per scoprire cosa nascondevano i due
Nicholas: "Hai ragione, forse c'è un motivo più grande dietro tutto questo. Dobbiamo solo trovare il modo di scoprirlo." Rispose dando il cinque all'amico. Nel frattempo in sala relax pensavano di essersela cavata.
Sarah: "Ahaha, non posso credere che abbiano comprato quella storia della ciglia!" Disse ridendo.
Holden: "È stato troppo divertente vederli ingoiare ogni parola!" Disse anche lui facendosi una risata
Sarah: "Davvero, ma ora dobbiamo essere più attenti. Non possiamo permettere che sospettino ancora qualcosa." Diventò seria.
Holden: "Hai ragione. Ma sai cosa? Non riesco a smette' di pensa' a quanto sia assurda quella storia." Rispose lui non riuscendo a trattenere le risate.
Sarah: "Oh, smettila! È stata la migliore improvvisazione che abbia mai fatto." Lei disse facendo l'offesa
Holden: "Ok, ok, hai vinto. Ma adesso... dove eravamo rimasti?" Holden smise di ridere e si ricompose avvicinandosi a lei.
Sarah: "Beh, prima di essere interrotti da Giovanni e Nicholas, stavamo... qui." Rispose lei sorridendo. Sarah si avvicinò lentamente a Holden, avvolgendo le braccia intorno a lui
Holden: "Ah, sì? E cosa stavamo facendo qui?" Fece il vago.
Sarah: "Beh, stavamo pericolosamente vicini..." Disse ridendo. Holden si avvicinò ancora di più e la baciò, facendola ridere tra le labbra.
Sarah: "Non smettere mai di sorprendermi, maestro.
La mattinata passò e arrivò l'ora di pranzo dove i ragazzi rientrarono in casetta per pranzare come facevano di solito. Nel ritornare Giovanni e Nicholas ancora dubbiosi della situazione che avevano assistito tra Holden e Sarah decisero di parlarne con le ragazze.
Giovanni: "Marisol, Gaia, Sofia, dobbiamo parlarvi di qualcosa di serio." Disse lui con l'accento barese di sempre
Marisol: Cosa succede ragazzi? Sembrate preoccupati." Chiese curiosa.
Nicholas: "Abbiamo dei sospetti su Holden e Sarah. C'è qualcosa che non va." Disse diretto e proprio in quel momento le ragazze si guardarono tra di loro.
Gaia: "Davvero? Che cosa intendi?" Chiese facendo la vaga
Giovanni: "Sì, oggi li abbiamo visti in una situazione sospetta. Erano molto vicini e sembravano nascondere qualcosa." Continuò Giovanni a raccontare.
Sofia: "Ma cosa potrebbero nascondere?" Disse anche Sofia facendo finta di nulla
Marisol: "Beh, forse stavano solo scherzando o parlando di qualcosa di personale." Rispose cercando di convincerli
Nicholas: No, non era solo quello. C'era qualcosa di strano nel modo in cui si comportavano." Disse ancora stranito
Gaia: "Forse stai leggendo troppo tra le righe, ragazzi. Non c'è bisogno di tirare conclusioni affrettate." Li rimproverò Gaia.
Giovanni: "Ma..." Non capiva il comportamento delle ragazze.
Sofia: "Ascoltate, se non avete prove concrete, è meglio lasciar perdere. Non vogliamo creare drammi senza motivo." Aggiunse Sofia.
Marisol: "Esatto, dobbiamo fidarci dei nostri amici. Se c'è qualcosa che vogliono condividere con noi, lo faranno quando saranno pronti." Finì Marisol prendendosi il piatto con la pasta
Nicholas: "Va bene, forse avete ragione. Scusate se vi abbiamo preoccupato." Rispose Nicholas prendendosi anche lui un piatto
Gaia: "Non preoccupatevi, ragazzi. È normale essere curiosi, ma dobbiamo anche rispettare la privacy degli altri." Gaia disse per poi guardare le altre come per dire "ce la siamo scampate". Dopo un po' le ragazze si allontanarono e si misero al tavolo per mangiare parlando a bassa voce.
Marisol: "Ragazze, dobbiamo ammettere che la situazione con Holden e Sarah è piuttosto divertente." Disse ridendo iniziando a mangiare.
Gaia: "Sì, Giovanni e Nicholas sembravano così determinati a scoprire qualcosa, ma noi abbiamo dovuto fare le vaghe e negare tutto." Rispose anche lei ridendo.
Sofia: "Ahaha, sì, è stato divertente vederli così preoccupati senza alcun motivo." Si sedette Sofia assecondando le ragazze.
Marisol: "Ma sai cosa mi fa ridere ancora di più? Il fatto che, nonostante tutto, Holden e Sarah non riescono proprio a stare lontani l'uno dall'altra!" Confessò sorridendo.
Gaia: "È vero! Nonostante i loro tentativi di nascondere qualcosa, sono sempre così vicini e complici." Ammise anche lei trovandosi d'accordo.
Sofia: "Beh, forse è solo questione di tempo prima che tutto venga fuori. Ma per ora, possiamo solo goderci lo spettacolo!" Ironizzò sulla situazione.
Marisol: "Esatto! E intanto, facciamo finta di non sapere nulla e lasciamo che continuino con i loro piccoli segreti." Disse avvicinandosi alle ragazze sussurrando ancora di più.
Gaia: "Aggiungiamo un po' di pepe alla situazione, no?" Rispose scherzando.
Sofia: "Assolutamente! Ah, l'amore è davvero strano, ma così divertente da guardare!" Disse per poi chiudere l'argomento perché arrivarono i ragazzi.

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