28 ottobre 2020POV GIOVANNI
Ero davanti a scuola insieme a Deddy che mi stava fissando, immobile. Aveva aperto la bocca più volte, senza però pronunciare mezza parola e la cosa mi faceva ridere.
«Bro, io non capisco!».
«Cosa non capisci?». Dopo giorni, mi ero finalmente deciso a raccontargli per filo e per segno della conversazione tra Giulia e Luca.
«Beh, due cose essenzialmente. Cosa aspettavi a dirmelo? E soprattutto, perché ancora non vi vedo di nuovo insieme come 4 anni fa?».
«Avevo bisogno di pensare, lo sai come sono fatto, non so ancora cosa fare...». Avevo riflettuto per giorni, ma non sapevo come comportarmi con lei, non sapevo come fare a parlarle da soli, senza Viola.
«Cosa vuol dire che non sai cosa fare?! Non sei mai andato a parlarle perché temevi non ti avrebbe perdonato, ora sai che sarebbe disposta a metterci una pietra su. Va da lei! Chiedile scusa! Chiaritevi e fai tornare le cose come prima. Sono stufo di dovermi dividere per stare con entrambi. Rivoglio il nostro gruppo unito, come 4 anni fa, questa volta anche con Chiara e Luca!»
Era stanco della situazione e lo capivo. Lo ero anch'io, ma non era così facile.
«La fai facile tu, ma come faccio con Viola? È nervosa più che mai in questo periodo. Ha capito che penso a Giulia. Non mi molla mai, lo vedi anche tu. Come faccio a parlare con Giu se Viola non mi lascia nemmeno un secondo?». Non ero riuscito a non pensare alle parole di Giulia e Viola si era resa conto che avevo la testa da un'altra parte. Per questo, ora non mi lasciava solo nemmeno un secondo a scuola.
«Viola è il problema? Troverò il modo di distrarla così potrete parlare senza che vi venga a rompere. Fidati di me bro. Voglio che le cose tornino come prima e non sarà quella lagna della tua ragazza a impedire che ciò accada, te lo posso assicurare. Ho portato fin troppa pazienza con lei, e anche tu». Era scocciato.
«Lo so anch'io che non funziona più tra di noi, ma sono comunque quasi 4 anni di relazione, non voglio che finisca male. Ho provato a parlarle già varie volte, lo sai, ma dice sempre qualcosa per farmi sentire in colpa o sviare il discorso».
«Conosce i tuoi punti deboli. Sa che non vorresti mai fare del male a qualcuno, compresa lei. Scusa, ma su questo ha ragione Chiara, è una vipera». Anche lui con questa storia.
«Ti prego, non attaccare anche tu. Perché credete tutti a ciò che dice Chiara?». Ora quello scocciato ero io.
«Non è questione di credere o no a Chiara. Ha ragione e lo sai anche tu. Comunque sia, prima sistemiamo le cose tra te e Giulia e poi penserai a come dire a Viola che tra voi è finita».
Stavamo camminando verso il cancello. Deddy non aveva ancora finito di parlare che qualcuno di spalle mi venne addosso.
«Attenta Ama, coglione a ore 6!».
Avevo abbassato lo sguardo, riconoscendo subito la testolina di Giulia. La sentì sospirare al monito di Chiara che aveva fatto ridere Serena, Deddy e Luca che era arrivato con le ragazze. Allentai la presa sulle sue braccia, permettendole di voltarsi, senza però lasciarla. Sorrisi, vedendo quei due occhioni nocciola spalancati.
«Sta diventando un'abitudine». I suoi occhi diventarono improvvisamente tristi.
«No, tranquillo, starò più attenta, non accadrà più. Comunque grazie.» Mi diedi dell'idiota capendo che aveva frainteso le mie parole.
«E di che. A questo servono gli amici». Sorrisi, cercando di rimediare, ma Giulia corrugò la fronte.
Probabilmente lei non mi considerava più suo amico. Ed era comprensibile dopo quello che era successo.
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Nonostante tutto
Fanfiction~Alla fine, eravamo ancora lì. Insieme. Semplicemente noi, un eterno casino. Intreccio indissolubile. Nonostante tutto.~ Giulia: bella, dolce, simpatica, intelligente, dalla risata contagiosa, insicura, amica fedele e sempre disponibile, con un gran...