Il giorno più brutto dell'anno

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"Auguri amore! Ti voglio un mondo di bene!" mia madre si avvicina al mio letto e mi abbraccia, mentre io cerco di scrollarmela di dosso e mi lamento.

Andate tutti a fanculo, Cristo.

Io detesto questo giorno.

"Ma come? Non puoi odiare il giorno della tua nascita! Bisogna festeggiare!"

Ti do il via libera per farlo al posto mio, io mi astengo volentieri.

La verità è che questo giorno, ricco di auguri e regali, non è altro che l'ennesima dimostrazione di quanto poco le persone mi conoscano realmente.

"Andiamo a mangiare di qua?"

"Andiamo a fare un giro di ?".

Se mi aveste provato ad ascoltare un solo attimo, vi sareste resi conto che sarei solo voluta andare al cinema.

Era ed è uno dei luoghi che preferisco, in particolar modo uno che si trova molto vicino a casa mia ed è stato costruito chissà quanto tempo fa.

Quattro sale, bar abbastanza provvisto e una hall stupenda, dove alle pareti vi sono appesi alcun poster di film usciti secoli prima.

Conservo sempre i biglietti, perchè questo è uno dei pochissimi posti nei quali mi sento veramente a casa.

Poltrone scomode? Sicuro.

Mancanza di riscaldamento e polmonite assicurata? Ovvio.

Ma un'aria confortevole e suggestiva.

Casa.

Invece, nonostante secondo loro debba essere il mio giorno, vogliono nuovamente fare ciò che è di loro gradimento.

Tra l'altro, io farei volentieri a meno di chiunque. Grazie tante.

Sono emotivamente indipendente da anni, e non ho alcuna necessità di uscire con qualcuno.

"Però..."

No, nessun però.

Stare bene con sé stessi non è sinonimo di depressione o anti-socialità.

Devo ripeterlo ogni cazzo di giorno, e siccome mi sono stancata, ho gradualmente smesso.

Io detesto questo posto, tanto quanto le persone che vi abitano.

Esagerata? Non lo so, ma sono certa che ciò che provo non sia gratitudine.

Ma vi sono cose che adoro nonostante tutto: il cinema vuoto e le caramelle gommose a forma di frutta, il mio bar preferito, lo studio del mio nutrizionista, il parchetto dove mi fermavo ad ascoltare la musica e la casa di una delle mie grandi amiche d'infanzia.

Parlando di questi luoghi, provo un misto di nostalgia e gratitudine, sì.

E mi rendo conto del fatto che dovrei essere fiera di me stessa, perchè ho avuto le mie esperienze e le ho portate avanti come meglio ho potuto, fin da bambina.

Siate sempre fieri di voi stessi, perchè non c'è tempo per rimuginare o pensare a cosa avreste potuto fare meglio.

Proseguite, vivete come meglio potete.

E se a volte dubiterete di voi stessi e cadrete, confido abbiate la forza per rialzarvi.

Perchè meritate l'arcobaleno, dopo la pioggia.

E tante belle giornate.

Osservo mia madre, la quale ha assunto un' espressione triste a causa del mio comportamento, e le sorrido leggermente.

"Grazie"

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