Pre-Armageddon

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Aprile.
Il mese che tutti odiamo o amiamo, perché in fondo ci rappresenta.
Aprile è il mese bipolare, quello in cui non sai mai come ti devi vestire e ti becchi cinquantamila malanni di seguito senza una spiegazione logica.
Eppure Aprile è così bello: c'è la primavera, tornano gli uccelli migratori, c'è la Pasqua ed è il mese in cui tutti almeno un po' si sentono liberi di passare giornate intere sdraiati sul letto.

Ed è proprio nei primi di Aprile che Nanny Ashtoreth varcò la soglia della libreria, facendo tintinnare il campanello, il rumore dei suoi tacchi echeggiò ad ogni suo passo. Si guardò intorno con superbia, all'inizio, per poi lasciare andare un'imprecazione ad alta voce non appena ebbe appurato che non ci fosse nessun'altro.

"ANGELO!" urlò sbattendo il bastone con la testa di serpente. "DOVE CRISTO SEI?!"

A quel grido disperato Aziraphale scese le scale ballando e canticchiando allegramente.
Indossava il suo solito completo e i capelli erano leggermente spettinati.

"<<I KNOW EXACTLY WHAT I WANNA, WHO I WANNA BE>>"

"Angelo??"

"È una cantante umana: MARINA. <<I FEEL LIKE I'M THE WORSE SO I ALWAYS ACT LIKE I'M THE BEST!!>>"

"Ma tutto bene??" domandò il Demone, che stava diventando sempre più frustrata.

"<<I'M GONNA LIVE, I'M GONNA FLY, I'M GONNA FAIL... I'M GONNA DIE.>>"

"ANGELO!"

"EH?"

"E PIANTALA!"

"Uffa."

Crowley si buttò disperata sulla poltrona dell'Angelo, incrociando le gambe e sistemandosi la gonna nera. Sbuffò e buttò la testa indietro.

"Ma sai che..." iniziò Aziraphale con sorrisetto.

"Cosa c'è mo'??"

"Sei molto sexy vestito da babysitter"

"Piantala, per favore. Non sono nel mood"

"<<OH DEAR DIARY, I MET A BOY, HE MAKES MY DOLL HEART->>"

"BASTA ANGELO, PORCOD-"

"NON BESTEMMIAREEEEE! E comunque, per informazione, il testo che mi hai interrotto diceva che fai saltare il mio cuore di gioia. Scusa se ogni tanto voglio farti capire come mi sento"

"AH... scusa Angelo, è che- tutta questa cosa dell'Armageddon..."

"Sì... hai ragione, scusa. Quindiii... qual è il motivo per questa inaspettata visita?"

"Avevo voglia. Il pupo è con i genitori."

"Uuhh... quindi possiamo stare insieme indisturbati" commentò con un occhiolino, avvicinandosi al Demone e chinandosi su di lei, appoggiandosi con le mani ai braccioli della poltrona.

"Ascolta, Mr.Francis, sono venuta per dormire."

"Solo...?"

"Mica devi leggere Jane Austen, tu" borbottò, cercando di trovare una posizione comoda sulla poltrona. "E poi, dopo giorni dietro a quello mi passa pure la voglia di dire come mi chiamo"

"Certo... però questa libreria non è un albergo" Disse staccandosi dalla poltrona, con aria offesa.

"Ma-"

"Puoi dormire sul divano."

"Angelo, piantala di mettere il finto broncio!"

"Oh, stai tranquillo, anzi, tranquilla, che non è finto."

It's just UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora