After the War (pt.1)

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“Che giornata…”

“Concordo.”

Le porte della libreria vennero spalancate, il campanellino sopra di esse segnalò l’ovvio ingresso e due figure poterono finalmente tirare un respiro di sollievo.

Erano entrambi logori, segnati dalla guerra appena conclusa.
L’Armageddon era stato fermato un’altra volta, il mondo era di nuovo salvo, solo grazie a loro.

“Spero che non dovremmo salvare il mondo una terza volta, non potrei sopportarlo.” esordì il più alto mentre le porte si chiudevano alle loro spalle.
“Dopo questi avvenimenti, abbiamo bisogno di un'enorme quantità di alcool.”

“Oh sì…ti scongiuro” sospirò l’altro esasperato. “Non bevo del vino da secoli.”

“Lo prendo io…tu... aspettami sul balcone.”

“D’accordo, come vuoi tu mio ca-... Crowley.”

Il cuore del rosso perse un battito, era da tanto, tanto, tempo che il biondo non lo chiamava per nome intero e non avrebbe mai immaginato che gli potesse provocare un simile dolore.

Lui, tra i due, era quello messo peggio. I suoi capelli rossi fuoco, ormai lunghi fino alla schiena e alcuni raccolti in uno chignon, erano completamente ricoperti di polvere.
Gli occhiali avevano una lente mancante, mentre l’altra era leggermente scheggiata.
La giacca era strappata, una manica mancava della parte superiore, mostrando una ferita sulla spalla procurata dalla spada di Michele.

L’Angelo, o meglio Arcangelo, invece, era quasi intatto.
Aveva solo un taglio sulla guancia destra, i capelli in totale disordine e la barba scompigliata.
La giacca argentea -unica cosa cambiata del suo outfit- era strappata in alcuni punti, il papillon di tartan era inclinato e la camicia azzurra era mezza sbottonata, mostrando dei leggeri addominali sul petto.

Non appena Crowley salì sul balconcino con una bottiglia di Pinot nero e due bicchieri d’argento, trovò Aziraphale spaparanzato su una della due sedie attorno ad un tavolino di legno rotondo, che stava cercando di calmare i battiti del suo cuore.

Il Demone appoggiò la bottiglia sul tavolo, attirando l’attenzione su di lui, e bei occhi azzurri dell’Angelo gli trafissero l’anima che non pensava di avere.
Stappò la bottiglia e ne versò il contenuto in entrambi i bicchieri, per poi sedersi sulla sedia libera a sua volta.

La notte faceva da padrona al paesaggio dietro di loro, la luna splendeva in alto nel cielo e le stelle erano nulla in suo confronto.
C’era tensione nell’aria, tensione di mille parole non dette e ormai ovvie, tensione di amore non espresso che urlava di essere buttato fuori, tensione di ricevere un abbraccio che mai era stato dato.

“Sapevo che mi avresti salvato…lo hai sempre fatto.”

Fu Aziraphale a rompere il ghiaccio, appoggiando il bicchiere mezzo pieno sul tavolo e andando ad appoggiarsi sul balconcino, per ammirare il panorama.
Non pronunciava quelle parole dal 1941, eppure, nonostante la situazione fosse diversa, sentiva che quella frase era doverosa.

Crowley non rispose, si limitò ad alzarsi a sua volta, e appoggiarsi alla ringhiera, il bicchiere in mano.
Si fermò ad ammirare la bellezza dell’essere celestiale davanti a lui, a immaginare quanto dovesse essere bello domare quei riccioli ribelli che ora erano mossi da una leggera brezza notturna.

“Quella giacca…ti dona, sai?” il suo tono era poco più di un sussurro, ma bastò per farsi sentire.

“Oh…avrebbe dovuto fare parte di un outfit, ma non era la mia taglia. Lunga storia.” spiegò ridacchiando. “Ho tenuto la giacca.”

“Non è così lunga come storia.” accennò un breve sorrisetto, facendo un passo avanti.
“Ti…stanno bene le cose belle.”

“Crowley…” la sua voce suonò come un sospiro, l’espressione sul volto era la stessa di un vecchio stanco che vorrebbe solo sdraiarsi nel suo letto.

“Io…mi dispiace tanto, non avrei mai dovuto abbandonarti…stavo per tornare da te, ma quando il Metatron ha annunciato il Secondo Avvento Io-...ho avuto paura…ho avuto paura di non vederti più e ho cercato in tutti i modi di fermarlo! Beh, alla fine ce l’abbiamo fatta, ma…ho avuto veramente paura di non poter più vedere questo posto. Di non poter più vedere…te.”

Fece anche lui un passo avanti, diminuendo sempre di più la distanza.
I loro gomiti erano ad un centimetro dallo sfiorarsi.

“Muriel è pessima a gestire la libreria. Ho dovuto fare tutto io, sai?” ridacchiò tristemente, girandosi per guardare l’altro negli occhi.

“Mi hai fatto male, lo ammetto…ma non riuscirei a restare arrabbiato con te neanche se volessi.
È vero, sei stato un coglione, lo siamo stati entrambi. E abbiamo sofferto entrambi.
Ma io…” fece una pausa, chiuse gli occhi per un attimo e prese un respiro profondo.
“Ma io voglio passare il resto della mia eternità con te. Sempre che tu voglia lo stesso…”

“Oh, mio caro…”

Nessuno dei due seppe mai chi iniziò quel bacio, poiché entrambi volevano la ragione.
Fatto sta, che Aziraphale tirò a sé il compagno e gli mise una mano dietro la nuca, mentre Crowley lo prese per i fianchi e lo strinse con tutta la forza che aveva in corpo, non volendo lasciarlo mai più.

Quello, entrambi lo avrebbero concordato più tardi, sarebbe stato ciò che avrebbero considerato come il loro primo bacio.
Un bacio così dolce, eppure pieno di passione, tristezza, amore, solitudine e altre mille emozioni che non si possono esprimere a parole.

La luna li illuminava sotto i suoi raggi argentei, dando la sua benedizione a quella nuova coppia che era riuscita ad unire.
Le stelle diventarono più luminose, il cielo si fece più intenso.

“Aziraphale…”

“Oh, scusa, scusami tanto…io…io non stavo riflettendo e-”

“...no, no. Va bene. Solo, ricominciamo con calma, d’accordo? Abbiamo un’eternità che ci aspetta.”

I due si presero dolcemente per mano.

“Così…così va bene?” chiese timidamente l’Angelo, le guance in fiamme.

“È perfetto. Anzi, Ineffabile.”

E mentre le due entità celestiali si avviavano a dare la bella notizia alle loro cupido, le trombe celestiali suonarono una sinfonia che non veniva udita da tanto tempo: una sinfonia d'amore.
Un amore che tutto l'universo aspettava da sempre.

N.A.

NUOVA ONESHOT (la mia preferita onestamente).
E questa è solo la parte 1!
Si ringrazia DestielRealTm per avermi dato l'idea!

A PRESTO ARCOBALENIII.

It's just UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora