Quella mattina , circa verso le dieci, uno squillo di telefono svegliò una coppia di esseri celestiali che la notte prima aveva deciso di fare le ore piccole.
Il rosso mugugnò infastidito, stringendo più a sé il compagno e cercando di ignorare quel suono fastidioso.“Crowley…caro…” mugugnò infastidito il biondo, nascondendo il volto nel petto del Demone.
“Hm?” domandò assonnato in risposta, sbattendo gli occhi per cercare di vedere meglio.
“Rispondi…al telefono…”
“Dai, Angelo, voglio stare con te…”
Aziraphale sbuffò leggermente, nonostante fosse arrossito alla dolcezza di quella frase.
“Magari è importante…”Crowley ringhiò, sbuffando infastidito, si girò dall’altra parte del letto e prese il telefono, mettendo fine a alle note di Killer Queen.
“Pronto….?”“Buongiorno, my friend” la pacata voce del mitico Freddie Mercury lo risvegliò in un batter d’occhio, facendolo sedere sul letto.
“Freddie! Buonsalve.”
“Ti ho svegliato?”
“C-cosa? Svegliato?” ridacchiò nervosamente, Aziraphale lo guardò con un sorrisetto divertito. “Sono un mattiniero professionista io!”
“Seh, ed Enrico VIII non ha avuto sei mogli.”
Il rosso sbuffò, appoggiandosi contro la testata del letto e accarezzando i riccioli del compagno con la mano libera.
L’Angelo appoggiò le testa sulla sua spalla e chiuse serenamente gli occhi, prendendosi qualche altro minuto di meritato riposo.
__ ___ ___“Sei sicuro che…mi stia bene, caro?”
Era almeno la decima volta che l’Angelo poneva quella domanda dopo essersi vestito. Non era affatto sicuro che quello stile fosse il suo, ma Crowley gli aveva assicurato che solo in quel modo sarebbe stato comodo.
“Per la decima volta Angelo, o così o non puoi giocare a tennis!”
“Ma- Ma questi pantaloncini sono troppo corti!” si lamentò, sbuffando, prima di incrociare le braccia.
Aziraphale stava indossando degli shorts beige appena sopra il ginocchio, una maglietta bianca a maniche corte e sopra un leggero maglioncino bianco e beige senza maniche.“Ci stai benissimo. Fidati di me, per una volta.”
Crowley, a differenza del compagno, aveva dei pantaloncini neri che arrivavano al quadricipite, e sopra una canottiera nera aderente che gli esaltava il fisico. Aveva una felpa rossa legata alla vita, e si poteva intravedere su di essa il logo dei Queen.“Facile parlare per te! Sei abituato a vestirti…beh, così!”
Il Demone ridacchiò, avvicinandosi a lui e rubandogli un veloce bacio a stampo, che fece sgranare gli occhi al bel Principato.
“Sarà solo per un paio d'ore, poi torneremo a casa, ci faremo una doccia e andremo al sushi, d’accordo?”
“Io- i-io…” balbettò imbarazzato, portandosi una mano alle labbra. Non si era ancora abituato a quei gesti d’affetto.
“TU, DEMONE TENTATORE!” gli urlò contro, puntandogli l’indice contro il petto.“Grazie.” rispose con un piccolo ghigno, prese un casco bianco e glielo lanciò, poi prese il suo nero.
“Andiamo, Freddie e Jim ci stanno aspettando.”“Freddie e chi,scusa?”
“JIM! JIM HUTTON! Il suo fidanzato!”
“ah.” fece una pausa per riflettere. “Ma non era sposato con…?”
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It's just Us
Fiksi PenggemarPICCOLE ONE SHOT SUI NOSTRI INEFFABLE HUSBANDS PREFERITI E MOLTO ALTRO