-Come avevi pensato di organizzare le tracce? Hai già qualche idea? Un piano?- chiese con curiosità Chisaki.
-Avevo letto da piccolo che tenere un diario aiutava con l'ansia e i problemi vari, così per anni ho sfogato lì tutta la mia frustrazione, scrivendo per filo e per segno tutto ciò che ho passato. Lasciarlo sotto il cuscino, portare via la borsa con dei vestiti e i miei quaderni sui quirk... Mia madre sa che li porterei ovunque, che per me sono importanti. Non credo che abbia già denunciato la mia scomparsa, anzi, direi che non si è nemmeno accorta che non ero nel mio letto questa notte. Quindi direi che anche solo queste cose possono far sospettare un allontanamento volontario. E con quel che si trova scritto in quel diario, nessuno si stupirebbe di trovare le prove del mio suicidio.- Un piccolo ghigno apparve sulle labbra di Izuku. -È eccitante!-
Chisaki ridacchiò a quell'affermazione. -Okay, andiamo allora, prima facciamo, prima risolviamo.-
Il viaggio in macchina verso casa di Izuku fu veloce. Come sospettato da Izuku, sua madre non era tornata a casa quella notte; i soldi e il biglietto per la pizza erano ancora sul tavolo. Salì le scale seguito da Chisaki, aprì la porta trovando la stanza esattamente come l'aveva lasciata. Aprì l'armadio e ne estrasse una scatola con dentro dei quaderni ed un grosso zaino. Prese quello che era chiaramente un diario e lo piazzò sotto il cuscino. Aprì lo zaino e ci mise dentro i quaderni, controllando i suoi vestiti con un'espressione di disappunto.
-Tutto bene?- chiese Chisaki, ancora poggiato sullo stipite della porta.
-Non amo particolarmente i miei vestiti- disse Izuku, togliendo delle magliette di All Might e buttandole nella borsa insieme a qualche pantalone, senza troppo ordine.
-Non preoccuparti, potrai comprare quello che vuoi quando avremo finito qui.- lo rassicurò Chisaki. Una piccola risata isterica lasciò le labbra di Izuku. Un'espressione interrogativa apparve sul volto di Chisaki.
Izuku negò con il capo e gli sorrise. -Te ne parlerò, te lo prometto, ma non adesso, non me la sento ancora.- Chisaki semplicemente annuì senza aggiungere altro.
-Che dici? Può bastare?- chiese Izuku, mettendosi al centro della stanza e guardandosi attorno. Chisaki avanzò verso di lui, prendendo lo zaino e mettendolo in spalla.
-Sì, tutto perfetto, possiamo andare.-
Il ritorno alla base fu tranquillo. Izuku sembrava sollevato, come se il peso di anni fosse sparito improvvisamente.
-Tutto bene, Izuku?- chiese Chisaki curioso.
-Sono sollevato, l'idea che non dovrò più andare a scuola, non dover più vedere tutta quella gente. Non fingere che vada tutto bene anche quando in realtà vorrei solo urlare e piangere... Patetico?-
-No, direi proprio di no.- Chisaki portò attenzione ai quaderni di Izuku, ne stava sfogliando uno dove analizzava Endeavour: stile di combattimento, intensità della fiamma e movimenti tipici. Tutti i punti di forza ma soprattutto, cosa che sorprese Chisaki, tutti i punti deboli. Le ripetizioni troppo ovvie nei movimenti, le aperture che lasciava, il fatto che ogni tanto abbassasse l'intensità delle fiamme per cercare di abbassare la temperatura corporea e l'ovvio punto debole dell'acqua. Era incredibile che avesse scritto tutte queste cose solo tramite l'osservazione degli scontri in TV, e a giudicare dalla calligrafia non perfetta doveva essere un quaderno molto vecchio, quindi era un'analisi fatta da un bambino. Chiuse quel quaderno per aprirne uno che a prima vista era più recente. Gli occhi gli si sgranarono: non era possibile, non si vedevano quasi mai combattimenti di quell'eroe, un underground hero che di certo non molti conoscevano. Aveva assistito di persona a qualche suo combattimento, a volte proprio contro alcuni dei suoi uomini che facevano cazzate e si facevano beccare da lui. Lesse tutto con attenzione, era scioccato.
-Izuku?- la voce era quasi tremante.
-Sì?- chiese Izuku preoccupato.
-Come conosci Eraserhead?-
-Oh,- un sorriso enorme comparve sul suo viso, -è stato difficile in effetti. Video sui suoi combattimenti sono quasi impossibili da trovare, ammetto che per alcuni ho dovuto hackerare qua e là, ma praticamente lui è il mio idolo. Combatte come un quirkless, il suo quirk ha più punti deboli che punti di forza, eppure è l'eroe numero uno a livello underground. È una delle ragioni principali per cui volevo andare alla U.A., visto che lui insegna lì, volevo incontrarlo di persona, osservarlo. Anche se ora penso che lo farei per ragioni differenti, visto che, beh, in un certo senso sarà probabilmente il nostro peggior nemico.-
Chisaki sorrise. -In realtà gli eroi non ci danno troppa attenzione, la yakuza e gli eroi stanno quasi sempre fuori dagli affari gli uni degli altri, a meno che non si superi un certo livello. In quel caso, sì!-
Izuku annuì, soddisfatto.
-Le tue analisi sono ad un livello davvero elevato, se non sapessi che sei quirkless direi che sono scritti da un professionista con quirk d'analisi. Hai un talento straordinario, saresti sicuramente entrato alla U.A. ... Anzi, perché non entrarci davvero!-

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you made my world change
Fiksi PenggemarIzuku, ormai arreso alla sua vita decide che è giunta l' ora di farla finita, ma proprio sul tetto della scuola farà un incontro che cambierà completamente la sua vita, spingendo a tornare sui suoi passi.