L'artista e la debuttante

Capitolo 1

Fin da quando era piccola Alice Montague, figlia di due conti molto importanti nell’alta società, era cresciuta da sua madre, per poter essere una debuttante a tutti gli effetti e per trovare un buon marito. La giovane dai capelli lunghi corvini e gli occhi castani aveva tutte le abilità che le si convengono per una giovane lady come la scrittura; la lettura; il ricamo; il saper suonare il pianoforte; la pittura e molte altre di queste doti. Ma Alice, aveva sempre dimostrato una specie di ribellione per tutte queste fattezze prive di senso, almeno come diceva lei ai suoi genitori. Arrivata ai suoi 16 anni sarebbe dovuta entrare nel feroce mercato matrimoniale, e realizzare il sogno dei suoi genitori che lei non condivide affatto; il suo vero sogno è quello di vivere una vita diversa da quella tradizionale e soffocante delle donne della sua epoca.

Dall’altro canto Benedict Bridgerton, il secondo figlio della vedova  Violet Bridgerton, non aveva quel tipo di problema poiché le attenzioni della sua amata madre sarebbero state per Francesca ed Eloise. Lui avrebbe continuato la sua vita da libertino e nei saloni d’arte, senza avere bisogno di una moglie ma anzi di riuscire a realizzare il suo sogno di diventare un pittore famoso di tutta Londra, poiché della famiglia è colui che ha sempre avuto la dote creativa. Grazie al suo essere alto, gentiluomo e di bell’aspetto con i suoi capelli corti castani e gli occhi azzurri, non è mai passato inosservato tra le giovani.

Ad ogni porta era stato recapitato un invito da parte di Lady Danbury, che si era proposta di ospitare il primo ballo della stagione e al quale presenzierà pure la regina Carlotta in persona, per scegliere il suo nuovo diamante della stagione. Alice era seduta nel divanetto del salone a leggere Lord Byron , uno dei suoi autori preferiti dopo Jane Austen. quando il maggiordomo Brandon bussò alla porta, per recapitare l’invito.

“Vostre grazie, un invito per voi da parte di Lady Danbury” - Brandon si avvicinò ai due conti, i quali si guardarono a vicenda, per poi uscire dopo aver consegnato l’invito.

“Scommetto il primo ballo della stagione, vero madre?”- chiese Alice sbuffando per poi dire tra sé e sé- “che terribile giorno”.

“Si cara, hai indovinato. Finalmente anche tu farai il tuo debutto in società, sappiamo che non sei molto contenta di questa cosa, ma farai tante conoscenze interessanti.”

Lady Montague era figlia di baroni e anche lei era come la figlia, ma quella sera quando incontrò suo marito, Lord Montague tutte quelle aspettative che si era prefissata erano state distrutte. Aveva capito che poteva essere lo stesso una donna intelligente mantenendo i suoi ideali femministi, ma con accanto un uomo che la capiva molto bene.

“Conoscenze? Madre, padre sto bene così. Mi basta la mia compagnia e Felix, insieme ai miei libri e alla mia pittura.”- Alice chiuse  il libro in maniera forte

“Quello che tua madre vuol dire mia cara figliola è che non sarai l’unica ragazza a pensarla diversamente. Per esempio la figlia del conte Dashwood , aveva il tuo stesso temperamento ma poi si era fatta amici e aveva trovato l’amore. Noi vogliamo che tu mantenga i tuoi principi ribelli, ma vorremmo che avessi la felicità di provare l’amore e trovare qualcuno simile a te.”

Alice era molto legata a suo padre, era l’amico che tutti avrebbero voluto e che farebbe di tutto per aiutare le persone a cui tiene. A quel discorso, Alice sentì dentro di lei che aveva il pieno sostegno del padre, e non solo quello della madre, ad essere fedele alle sue convinzioni.

“Va bene padre, andrò al ballo delle debuttanti, solo perché ho il tuo sostegno. Ma non di certo per fare conoscenza o conoscere gentiluomini che parlano solo di affari, di quello e di quell’altro. Dovremmo andare dalla modista giusto?”

Alice era andata svariate volte da Madame Delacroix per accompagnare sua madre a scegliere un’abito per fare una bella figura davanti a tutti i presenti. Avrebbe chiesto alla modista un vestito in stile parigino e dai colori scuri ma non troppo, voleva far trasparire il suo animo ribelle.