- I dont understand you.

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-Si dice che la vita sia fatta di amore,
forse quella sbagliata
allora sono io.

Già dal primo momento in cui ho messo piede in classe, sentii l'ansia salire. Non sapevo cosa stesse accadendo, ma c'era qualcosa che non andava, chiamiamolo presentimento.

Mi sedetti accanto ad Eveline sbuffando, "Che è successo, bella addormentata?" mi chiese lei. La guardai, e mi soffermai sul suo volto.

Ma dove lo trova il tempo per truccarsi?

Dio, a malapena ho il tempo per farmi una doccia la mattina e fare colazione. Ogni volta che entro a scuola mi sento un pesce fuor d'acqua, tutte perfette, truccate come se non fossero le 8 di mattina e con l'uniforme, che a proposito dovrò andare a prendere dopo la lezione di storia.

"Nulla." Sbuffai "Ho solo.. una strana sensazione." confessai "Tu hai sempre qualche strana sensazione, secondo me hai qualche potere magico." roteai gli occhi al suo sarcasmo "Si, ho sempre qualche sensazione che puntualmente si avvera."

Lei decise di non controbattere iniziando ad ascoltare la stressante lezione del professor Backet.

Ero stanca, ma mi costrinsi a prendere appunti, io e storia non siamo mai andati d'accordo ma con lui riuscivo a capirci qualcosa quindi era meglio ascoltare.

❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️

A lezione finita, uscii di classe insieme ad Eveline, "Che lezione hai ora?" mi chiese "Nessuna, salto l'ora di matematica perché devo andare a prendere l'uniforme."

"Sei sempre così fortunata tu?" sbuffò "Vabbè.. ci vediamo alla pausa?"

"Certo! Solito posto!" Le diedi un bacio sulla guancia mentre mi incamminai verso l'ufficio del preside.

Per arrivarci, dovetti salire tre rampe di scale, di cui una sembrava infinita. "Ma un ascensore?" sbuffai tra me e me.

"Troppo sfaticata per salire delle scale?"

Una voce mi sorprese alle spalle facendomi spaventare. Mi girai portandomi una mano sul petto "Kyle? Dio, sei sempre così silenzioso?" sbottai.

Lui in risposta ghignò. "Può darsi, vuoi sapere in quale contesti non lo sono?"

La voglia di lanciargli un pugno e correre si fece sentire. "No, sto bene così." sbuffai "Che ci fai qua?"

"Potrei chiederti la stessa cosa."

Mi trattenni dal roteare gli occhi. "Sto andando dal preside." "Beh guarda che coincidenza." disse sarcastico ma potei ben notare una punta di fastidio nel suo tono "Che devi andare a fare lì?"

"Cosa vuoi che vada a farci? Una partita a poker?" dissi ironica, mi aspettai un suo commento ma non arrivò, era dannatamente serio. "Ok, sto andando a prendere la mia uniforme."

"Bene, muoviti, vengo con te." Disse iniziando a salire le scale di nuovo.

"Ei, ei, fermo" d'istinto gli afferrai il polso per fermarlo.

Lui si girò incrociando prima il mio sguardo e poi abbassandolo sulla mia mano, che retrassi di corsa.

"Che c'è?" sbuffò spazientito. "Perché vuoi venire con me? Ieri mi stavi letteralmente soffocando contro un'armadietto" chiesi scettica

Lui sembrò solo ancora più infastidito "Ascoltami, ragazzina." disse scendendo uno scalino e arrivandomi a qualche centimetro dal viso "Se vengo con te è per una valida ragione, ora chiudi quella bocca e sali le scale."

C'era qualcosa, nei suoi occhi, che mi impedì di rispondere. Mi limitai ad annuire e corsi su per le scale, seguita da lui.

Bussai alla porta dell'ufficio del preside aspettando il permesso per entrare, ma qualcun altro non era della mia stessa idea visto che mi spostò e aprì la porta.

"Kyle" sbuffai prima di seguirlo.

"Per te è Norris, ragazzina."

Non gli risposi nemmeno, volevo solo prendere la mia uniforme e andarmene.

Eveline, lo vedi che quando dico che ho una strana sensazione alla fine ho ragione? Io non scherzavo!

Vidi il preside alzarsi alla nostra entrata, era vecchio, credo che di età era sui 57anni.

Appena mi vide, un sorriso gli si aprì sul volto, "Krystal Wright e.." Si fermò appena vide Kyle e il suo volto si rabbuglì. "Kyle Norris.."

"Ciao vecchio, come va?" Disse scontroso quest'ultimo buttandosi su una poltrona poco lontano dalla scrivania del preside.

Lo guardai inorridita dal suo comportamento, ma come può comportarsi così?

"Norris, non mi sembra di averla invitata." Rispose l'uomo burbero "Ah davvero? Che peccato, eccomi qua lo stesso."

"Esci.", "Può fottersi."

Rimasi allibita allo scambio tra i due, sembravano conoscersi da tempo e l'odio che vidi negli occhi di Kyle mi paralizzò.

Perché lo guarda così? Che il preside sia pericoloso? è per questo che ha insistito o meglio.. Mi ha costretta a lasciare che venisse con me?

"Krystal." mi risvegliò il preside dai miei pensieri "L'uniforme è quella lì, puoi usare il bagno per provarla."

Annuii e lentamente presi la mia uniforme, ma prima che potessi raggiungere il bagno, una mano fredda, quasi gelida mi afferrò dal braccio trascinandomi indietro.

"Norris!" Esclamai. "Sta zitta." mi intimò con un'occhiataccia. "È impegnata al momento, signor vecchietto. Ci vediamo un'altra volta, che dice?"

E prima che potesse rispondere, venni spinta fuori dal suo ufficio.

"Norris, che diavolo di problemi hai?!" Sbottai guardandolo dal basso, gli arrivavo a malapena al petto. "Io? Fin troppi, Wright. Ma lui può benissimo battermi."

"Vuoi darmi qualche spiegazione o devo chiederlo direttamente a lui?" Dissi scocciata

"Non è di tua importanza saperlo." Disse guardandomi "Stai solo lontana da lui e se devi parlargli essi sicura di non essere da sola. Ora va a lezione, Sjöjungfr ."

E tu va all'inferno, Kyle Norris.

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