- What was I made for?

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Daphne
🌷

Una volta che Eveline, Zane e Krystal scomparirono dalla mia vista tornai dentro accasciandomi sul mio posto sospirando.

Mi hanno lasciata sola di nuovo.

Non dovresti meravigliarti, Daph.
Ci sei abituata ormai.

Avvolte mi sento così inutile per Eveline che mi chiedo come faccia a essere ancora mia amica.
Sempre considerata l'ingenua, sempre l'esclusa, sempre l'ultima considerata.

Possibile che non sia mai abbastanza per nessuno?

Io so che io e Eveline siamo l'opposto, lei è tutto quello che io vorrei essere.

Lei è furba, ha l'autostima alle stelle, tutti le vanno dietro, è una stronza nei momenti opportuni e dio, potrei andare avanti all'infinito perchè, suvvia, sappiamo tutti che Eveline è fottutamente perfetta agli occhi di tutti.

Cosa se ne fa una così di una come me? Semplice, nulla.

Io sono debole, lo sono sempre stata. E so che è sbagliato ma la invidio così tanto.

"Ei, Rosellina." Una voce mi risvegliò -fortunatamente- dai miei pensieri, istintivamente sorrisi.

"Archer" mi alzai abbracciandolo.

Durante la festa di inizio anno, io e lui abbiamo avuto modo di parlare, e io per forse la prima volta mi sono sentita capita.

"Ei, ei calma, sono totalmente sudato" Ridacchiò e io indietreggiai, "Giusto, scusa."

"Ti hanno lasciata sola?"

Sorrisi tristemente.

"Ok, vieni con me." Mi prese la mano e mi guidò giù nel campo, facendomi sedere su una panchina. "Che stai facendo?"

"Ti voglio qui, cosicché io possa vederti e sapere che stai tifando per me, solo per me, Rosellina."

Se è questa la felicità, penso di aver appena conosciuto l'inferno.

Kyle
❄️

"Kyle, calmati cazzo" sbuffò Zane dopo l'ennesima mia domanda su come stesse la mia Sjöjungfru.

"Come faccio a calmarmi?" Lo guardai male "E' su quel cazzo di lettino per colpa mia, Zane!"

"Colpa tua? Ma cristo ti senti? C'ero io lì, io ti avevo promesso che l'avrei protetta e non l'ho fatto per quella fottuta partita che tra parentesi abbiamo sicuramente perso!" Sbottò "Quindi adesso, fammi il fottuto piacere di darti una calmata."

L'istinto di uscirmene con un "non che tu sia meno agitato di me" si fece sentire ma lo conoscevo da troppo tempo, sapevo benissimo quello sguardo.

Zane può sembrare più pezzo di merda di me ma in fondo, lui ha bisogno solo di qualcuno che lo rassicuri, e io so che sta combattendo contro se stesso per non andare dalla psicopatica che è attualmente nella stanza affianco con Krystal.

Mi alzai e lo abbracciai.

Così, senza dire mezza parola, rimanendo in silenzio per qualche minuto.

"Non te ne do una colpa, Zane." Lui abbandonò la testa sulla mia spalla "Non siamo supereroi, avvolte anche noi perdiamo."

Sospirò "Dici che non sarò mai Spider-man?"

My Favourite CrimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora