- Bruises.

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ig: giuliasstories❤️‍🩹

Krystal

❄️

Stupida, stupida, stupida.

E' il mantra che continuo a ripetermi da quando ho messo piede fuori casa per andare da Zane.

Ma che mi è saltato in mente? Gli son dovuta sembrare non disperata, di più. Chissà che avrà pensato, gli ho letteralmente detto che sono al verde come se fossi una cazzo di povera seduta su un marciapiede a piangersi addosso.

Non che effettivamente non ci assomigli, mia madre ha apertamente deciso di non darmi più un centesimo perchè a parere suo, li spendo in cazzate.

Grazie mamma per mandarmi in giro con un felpone e dei pantaloncini che mi vanno come mutanda per quanto son piccoli.

Avvolte mi chiedo se ci sia un'altro motivo oltre la morte di mia sorella per farmi odiarmi così tanto.

Insomma, capisco il dolore, cazzo quel che ho sentito quando l'ho vista morire di fianco a me non so nemmeno spiegarlo. Una pugnalata avrebbe fatto meno male.

Eppure, sento come se da quel giorno io abbia dimenticato qualcosa, un qualcosa di importante ma lo sforzo che ogni volta ci metto per ricordare finisce sempre con la sottoscritta accasciata in un angolo a vomitare l'anima.

Ho tante domande che vorrei farle, come per esempio che fine abbia fatto mio padre.

Lei non ha mai voluto parlarne e non capisco perchè, insomma, dovrebbe stare bene no?

James Cooper a detta di mia madre è il mio padre biologico, mentre il pezzo di merda che mi ha quasi uccisa da bambina era semplicemente un'uomo ubriaco che gli assomigliava tanto e che mi ha semplicemente ingannata perchè ero troppo ingenua.

Ma allora perché avevo il cognome di mia madre?

Io James non me lo ricordo, mi ricordo di questo volto sfocato, che mi sussurrava qualcosa all'orecchio ma io non ricordo.

Io vorrei, ma non riesco e mi da fastidio, perchè so che c'è qualcosa che non vogliono farmi sapere.

Vorrei solo vivere una vita tranquilla, come tutte le ragazza della mia vita ma è come se sia legata a una maledizione da quando son nata che non riesco a scrollarmi di dosso.

Persa nei miei pensieri, non notai nemmeno di essere arrivata davanti casa dei Black Angels.

Oltrepassai il piccolo e assolutamente non curato giardino ma mi fermai quando notai una porche nera poco lontano da qui, e no, non ci sarebbe nulla di sospetto se non fosse che un'uomo appoggiato ad essa mi rivolse la parola.

"Ragazzina, sai che casa è quella?"

Lo guardai confusa mentre i miei occhi lo studiavano, era vestito totalmente di nero e aveva la faccia coperta fino sopra al naso da un foulard.

"Scusi?" Mormorai confusa.

"Le consiglio di non entrare oggi."

Ma che cazzo di problemi ha la gente? Siamo a settembre, non fa poi così caldo ormai.

Eppure, quando incrociai i suoi occhi dannatamente simili ai miei, un senso di inquietudine mi fece quasi indietreggiare "La conosco per caso?"

Non potevo vederlo ma dai lineamenti del suo viso potei dedurre che stesse sorridendo. "No, tesoro."

Mi voltai e decisi che fosse ora di tagliare la corda.

Premetti il campanello con insistenza non sentendomi al sicuro, nel senso, non che con quei fantastici quattro mi ci sentissi, però sempre meglio ci restare da sola.

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