CAPITOLO XXIII

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Solo qualche giorno dopo si tenne la tanto attesa esecuzione di Otto Hightower. Come per l'esecuzione delle sorella Baratheon, la folla si riunì vicino la Fossa aspettando l'arrivo dei principi. Per primi arrivarono il futuro Signore delle Maree con il marito.

Il piccolo Aenar insisteva per poter accompagnare i suoi genitori all'esecuzione ma ovviamente venne lasciato alla fortezza insieme ai cugini e agli zii. Luke era sorpreso da quel comportamento, il figlio era ancora piccolino e non si aspettava una tale richiesta e più volte gli ripeté che era troppo piccolo e sarebbe stato troppo rischioso per lui ≪Resterò con mio padre, non mi succederà nulla≫ obiettò il bambino, ma ancora Luke gli disse di no, così iniziò a piangere. Riuscirono a calmarlo solo perché Aemond gli promise che lo avrebbe portato su Vhagar per volare insieme subito dopo l'esecuzione.

Lucerys salutava le persone tra la folla non temendo per la sua incolumità. In quel momento, l'unica cosa che volevano vedere tutti era la morte del traditore ricercato per vari anni. Dietro di loro arrivò il futuro Re con il consorte. Tutti adoravano i principi e gioirono nel vederli passare tra la folla. Ora toccava solo alla Regina presentarsi. Nell'attesa, già si potevano vedere dei draghi che volavano nel cielo. Anche Vhagar stava lì vicino, come se sapesse cosa stesse per accadere. Successivamente arrivarono Corlys e Rhaenys, che non vedevano l'ora di salire sul piccolo palco e si avvicinarono ai nipoti. Arrivò anche Helaena insieme alla moglie e al piccolo Daeron, e sarebbero andate via dopo qualche giorno, per poter restare qualche giorno con il resto della famiglia. Ai loro piedi erano presenti anche vari Lord, chiamati per assistere all'esecuzione dell'uomo. Dopo qualche minuto, arrivò un'altra carrozza, e al suo interno si trovavano Rhaenyra accompagnata da Alicent e da Daemon, tutti vestiti di rosso. Il nero sarebbe stato un segno di lutto e nessuno voleva portarlo per quell'occasione.

Otto arrivò in catene, trascinato ancora una volta dalle guardie. Tutto tacque, non sentì alcun suono, fatta eccezione per i versi che provenivano dai draghi. Si sentiva loro il tintinnio delle sue catene e i rumori dei passi pesanti delle guardie.

Era ferito, il suo volto praticamente tumefatto e non riusciva a camminare. Ma la cosa che colpì tutti era una in particolare, le sue mani. Tutte le sue dita erano rotte. Di certo qualcuno si era divertito molto negli ultimi giorni nel torturarlo, ma nessuno aveva idea di chi potesse essere stato. Molti dei presenti guardarono verso Daemon, che in quel momento ridacchiava divertito, ma non era l'unico, qualcuno poco distante da lui portava sul volto un piccolo sorrisetto compiaciuto. Lo sguardo di Otto era fermo su Daemon, che sicuramente era andato a trovarlo molte più volte nelle prigioni ma, in un secondo momento si posò anche sul più giovane tra di loro, il principe Lucerys, l'unico dopo Daemon a non sembrare sorpreso dalle sue condizioni. Aemond osservava il nonno e capì subito chi stesse guardando ≪Con del vino sarebbe più divertente≫ commentò il nipote divertito, ma lo zio lo guardava fisso, quasi sconvolto ≪Che c'è?≫ domandò lui tornando un po' più serio.

Aemond si avvicinò al suo orecchio ≪Non sei stato tu, vero?≫ gli chiese piano, il nipote lo guardò dritto nell'unico occhio ≪Vuoi davvero saperlo?≫ domandò a sua volta Luke, ma il marito tornò al suo posto senza dire altro. Solo dopo pochi secondi sul suo volto sembrò apparire un piccolo sorriso, di certo aveva capito da solo quale sarebbe stata la risposta. La folla iniziò a gridare vari insulti e a lanciargli contro vari oggetti. I principi rimasero felici di vedere l'uomo ricoperto di ferite e lividi e di certo si divertirono molto mentre vedevano come le persone lo odiassero. Daemon doveva avere sfogato molta della sua rabbia su di lui nei giorni prima dell'esecuzione.

Sunfire iniziò piano ad abbassarsi. Stavolta la distanza tra l'uomo e il resto delle persone era molta di più, le fiamme di Sunfire erano di certo più forti di quelle di Arrax o Vermax. Venne posto al centro del piccolo palco in legno, non si inginocchiò e nessuno gli chiese di farlo. Qualunque posizione avesse assunto, la sua fine non sarebbe cambiata. Aegon si allontanò per cercare Sunfire e farlo avvicinare senza che potesse colpire altri. Intanto, la Mano della Regina prese la parola ≪Otto Hightower, sei accusato di tradimento verso la Corona e di aver cospirato e istigato vari Lord a fare altrettanto, di aver attentato alla vita del Principe Aemond e di aver cercato di causare una guerra offrendoti come aiuto alla principessa Myriah Martell per la nostra disfatta≫ disse con voce forte e sicura mentre stringeva l'impugnatura di Sorella Oscura, guardando con profondo odio verso il Lord. Anche i dorniani erano presenti, e Rhaenyra guardò verso la principessa ≪Che per tua immensa sfortuna si sono rivelati delle persone restie alla guerra e al tradimento, e adesso, degli ottimi alleati≫ aggiunse sempre Daemon guardando anche lui verso i dorniani chinando il capo in segno di ringraziamento. Ma il suo discorso non si concluse lì, ma stavolta fù proprio Alicent a prendere la parola, avvicinandosi a Daemon ≪Vorrei anche aggiungere l'aggressione di qualche giorno fa ai danni di mio nipote, il principe Jaehaerys e di aver insultato senza alcun ritegno non solo lui ma anche il principe Joffrey, la principessa Jaehaera e il principe Aenar≫ esclamò la donna facendo infuriare le persone che osservavano, la sola idea che avesse aggredito un bambino di certo fece infuriare molti, anche i Lord guardarono sconvolti ≪Non conosci alcun tipo di vergogna, hai tentato di uccidere la tua stessa famiglia e hai concluso i tuoi ultimi giorni aggredendo un bambino e terrorizzando gli altri≫ la folla era irrequieta, di certo nemmeno i cittadini erano rimasti contenti nel sapere che uno dei piccoli e adorabili principi di Approdo del Re era stato aggredito da Otto. Alicent tornò accanto alla Regina ≪Sotto volere del Principe Aegon, morirai tra le fiamme del suo drago≫ Daemon sorrise verso l'uomo e attese la ricomparsa del nipote che arrivò accompagnato da Sunfire. Nell'attesa, Daemon si avvicinò all'uomo ≪Ritieniti fortunato, Lucerys mi aveva suggerito di tagliarti la lingua per aver dato ai loro figli dei bastardi... ma perché privarci delle tue grida mi chiedo io≫ il Re consorte ridacchiò felice e diede due pacche sulla spalla del l'ex mano del Re.

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