JESSICA

Capitolo 8 - Giordana

Jessy, dobbiamo parlarti”

Matteo e Selene si erano ufficialmente fidanzati. Nonostante ci fossi stata male, ero felice per loro.

Scoprii anche che Marco era tornato alla sua casa in montagna.

Era riuscito a ricavarne un bed and breakfast. Giovanni si era licenziato per lavorare col suo compagno.

Tutti i miei amanti si erano fidanzati, a parte Luca. Luca preferiva fare l’uccellino di bosco e volare da un cespuglio ad un altro. 

Avevo altri problemi. In azienda si lavorava sempre meno. Gli ultimi arrivati facevano meno ore. Io ero una delle ultime arrivate. 

Quella sera per consolarmi, andai ad un party che si svolgeva in una galleria d’arte. Il locale era enorme, in stile moderno. Dentro vi erano dei bellissimi quadri e anche qualche scultura. 

Avevo una camicia bianca e dei pantaloni e giacca color panna. Ai piedi avevo delle décolleté nere e una borsa dell’ennesimo colore.

Ero immersa fra i quadri e le opere d’arte. In quell’edificio c'era anche una cucina da cui uscivano delle vivande per l’aperitivo.

Mi fiondai a pesce sul buffet e poi presi un flute con del prosecco. Quella sera, mai ne avevo bisogno.

Ad un tratto mi sentii chiamare.

Eih!!! Ma chi si rivede!!! - era Andrea. Mi venne incontro tutta raggiante. Indossava una jumpsuit leopardata e una giacca nera. Ci abbracciammo.

Come va? Che bello vederti - 

Bene dai… tu? -

Mah…- risposi io facendo spallucce - delusioni d’amore - con lei potevo parlare di tutto. Ci sentivamo spesso tramite messaggi 

Capisco! Ora divertiamoci e facciamo serata - disse sorridente 

Giacomo c’è? - chiesi

Sì è qua! -

Giacomo fece capolino. Mi venne ad abbracciare. Aveva un vestito giacca pied-de-poule e una camicia azzurra.

Cominciammo a chiacchierare amabilmente. Ad un tratto arrivò in mezzo a noi una bellissima ragazza. Aveva dei lunghi capelli biondi con le punte rosa e due occhi azzurri cerulei. Assomigliava vagamente a Dove Cameron. Aveva anche lei un vestito giacca, però era di un elegante verde acqua, come le sue scarpe. La sua camicia invece era nera.

Deglutii. Era davvero gnocca.

Allora ragazzuoli, vi state divertendo? - chiese la ragazza ad Andrea e Giacomo 

Certo, Giordana! La tua festa è davvero bella! - rispose Andrea sorridendo 

Giordana? Esattamente come il fiume giordano in cui Gesù venne battezzato. I riferimenti alla Bibbia mi perseguitavano. 

In famiglia non eravamo molto credenti. Andai a messa finché non smisi con cresima e comunione.

E questa vostra amica chi è? - chiese Giordana guardandomi

Mi chiamo Jessica, ma tutti mi chiamano Jessy - sorrisi

Piacere mio, io sono Giordana e sono una degli artisti che espone qui. Vedi? Quella fila di quadri è mia -

quando indicò la fila, capii. Erano quadri molto particolari. C’erano ritratti con colori sgargianti e particolari. Infatti, lessi il nome di Giordana, ma mi immaginavo una donna sui sessanta coi capelli brizzolati, un po' hippie con la vena artistica giovanile. Invece era una mia coetanea. E anche affascinante. Arrossii.

Ragazzi, posso rubarvi la vostra amica un attimo? - chiese Giordana 

io avvampai. Voleva stare sola con me? Il mio fascino l’aveva colpita?

La seguii.

Prendemmo da bere un bicchiere di bollicine e andammo fuori. Nel mentre, la vidi salutare alcuni suoi colleghi artisti.

In veranda eravamo da sole. La brezza fresca dava un senso di pace.

Voglio conoscerti - mi disse 

Perché vuoi conoscere una come me? - le chiesi

Perché sei tu - ribatté.

poi mi guardò.

Ti hanno mai detto che assomigli a drew berrymore?- mi disse

Eh addirittura - risposi ridendo

cominciammo a ridere sguaiatamente. Quando ci fummo ricomposte, cominciammo a chiacchierare. Parlammo di arte, musica e cose varie.

Mi disse che cercava una segretaria. Non so perché me lo disse. Pagava molto meglio della mia azienda, inoltre avevo orari più flessibili. Che fosse un modo per sedurmi? Accettai.

Dopo aver dato i giorni di preavviso, finalmente cambiai lavoro e ci avevo guadagnato un’amica… o qualcosa di più.

✨Fine✨