➸𝑪apitolo quarantaquattro

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Camille Leclerc

In hotel cerco di darmi una sistemata veloce. Lando arriverà tra più di mezz'ora, poiché doveva terminare le interviste. Mi sento in ansia e non so perché, è quella tipica agitazione da prima appuntamento.

Decido di mettere un top a triangolino perché il caldo è asfissiante, assieme a dei pantaloncini corti di jeans. Mi dedico poi ad Hervè, a cambiargli il pannolino.

Mi diverto tantissimo a giocare con lui, adorando come una matta la sua risata divertita.

Ride come Lando, ma con la risata più simile alla mia e non riesco a far altro che essere più innamorata che mai di questo bambino.

Quando sento qualcuno bussare alla mia porta, schizzo verso lo specchio a dare l'ultima occhiata al mio aspetto e, quando ho risistemato i capelli, vado ad aprire.

"Estrellina"

Non mi aspettavo di trovare Carlos qui, ma comunque non mi lamento. Voglio un bene dell'anima allo spagnolo e spero che il nostro rapporto piano piano possa tornare ad essere quello di prima.

"Ehi Carlitos"

"Ti disturbo?"

Non so che rispondere, non voglio girare il dito nella piaga ma allo stesso tempo non voglio mentire.

"Stavo aspettando Lando in realtà"

Lo dico in tono dispiaciuto poiché nel mentre vedo mutare la sua espressione facciale.

"Allora passo in un altro momento"

"Se è qualcosa di urgente dimmi tutto"

Mi sento in colpa a vederlo andare via con un sorriso triste e forzato addosso.

"No, no. Non preoccuparti. Divertitevi ed usate le precauzioni perché penso sia troppo presto per un fratellino a Teddy B"

Si avvicina per lasciarmi un bacio sulla fronte, facendo poi retromarcia verso l'ascensore. Proprio in quel momento le porte di quest'ultimo si spalancano, facendo trovare lo spagnolo e l'inglese faccia a faccia.

Non chiudo nemmeno la porta, curiosa di vedere lo sguardo che i due si lanciano. Lando sembra agguerrito, come se reputasse Carlos un vero e proprio nemico. Carlos invece gli dedica un'occhiata invidiosa, come se Lando al l'omento possedesse tutto ciò che Carlos può limitarsi soltanto a sognare.

"Piccola Leclerc"

Lando arriva alla porta con una mano dietro la schiena. Mi si avvicina per poggiare un bacio sulla mia guancia che mi fa scaldare come una bambina alla prima cotta. Il contatto con le sue labbra sa incendiarmi, mentre quello con i suoi occhi mi ha sempre portato in uno stato di pace paragonabile al paradiso.

"Che hai lì dietro?"

Lando si fa spazio, entrando all'interno della camera dove trova Hervè al centro del letto.

Mi passa di sfuggita l'oggetto che teneva nascosto dietro la schiena, avviandosi con convinzione dal piccolo. Si stende di fianco a lui, attirando subito l'occhiata curiosa di H.

Ai miei occhi appaiono così magnetici che mi scordo di guardare ciò che ho in mano.

Quando abbasso lo sguardo noto il vip pass della McLaren, o meglio due di questi. Uno con scritto sopra "Camille Leclerc" e un altro con scritto "Hervè Norris"

Hervè Norris mi fa scoppiare il cuore in una maniera allucinante. Se penso solo ad un mese fa, capisco che Lando ha lavorato così tanto su se stesso per essere pronto ad essere padre.

"Stasera volevo parlati di diverse cose"

Ammette il ragazzo che ora culla tra le sue braccia H.

"Mh dimmi tutto, ma prima fammi chiamare il servizio in camera che allattare mi stanca"

➸ Wildest Dreams || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora