Honeymoon

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jisung si svegliò con una lieve fitta alla testa, il bianco abbagliante della stanza lo confondeva. Si guardò attorno cercando di riconoscere il luogo; l'infermeria scolastica, con i suoi lettini ordinati e l'odore pungente di disinfettante, quasi lo spaventava.

posò lo sguardo sul proprio zaino che giaceva per terra mentre si passava una mano sul viso, cercando di ricordarsi cosa fosse successo.

era in classe, stava facendo l'esame di matematica, aveva consegnato il foglio e poi..?

appena sentì dei passi, per qualche strano motivo, decise di chiudere gli occhi e fare finta di dormire. Sicuramente non era la migliore idea, ma gli venne d'istinto di farlo.

percepì una presenza sedersi sulla sedia affianco al suo letto e, curioso di vedere chi fosse, aprì di poco gli occhi, il giusto per vedere chi avesse davanti.
Magari un ragazzo figo lo aveva portato lì e finalmente aveva trovato l'amore della sua vita.

ma tutti i suoi sogni vennero frantumati appena realizzò che la persona affianco a lui non era altro se non lee minho.

immediatamente spalancò gli occhi e d'istinto si allontanò, finendo per cadere dal lettino creando un sonoro tonfo.

"che cazzo ci fai qui?!"

minho si voltò leggermente spaventato appena sentì un tonfo provenire da vicino a sé e appena vide il minore steso per terra trattenne una risata, di certo non si aspettava una reazione del genere.

"buongiorno principessa, dormito bene?"

il ragazzo si alzò massaggiandosi il sedere che aveva preso una bella botta, per poi guardarsi ancora una volta intorno. Era in infermeria.

d'un tratto si ricordò ciò che era accaduto dopo la consegna del suo esame e si passò una mano in faccia, sospirando lievemente,

"mi hai portato tu qui?"

chiese nonostante la risposta fosse molto ovvia, ma sperava che non fosse così altrimenti si sarebbe ritrovato con una sorta di debito con il ragazzo.

"sì, visto che stavo consegnando il foglio ero lì vicino ed il professore mi ha chiesto di portarti in infermeria."

ed aveva mentito, non era per nulla vero ciò che aveva detto.

lui si era alzato di sua spontanea volontà e lui senza dire nulla lo aveva portato lì, ma questo non lo avrebbe mai detto.

"oh va bene, torno in classe ora."

il ragazzo si avvicinò al proprio zaino, ma proprio quando stava per prenderlo venne fermato dalla mano di minho che lo prese per il polso.

"tu non vai proprio da nessuna parte se non a casa per riposarti."

jisung guardò male il ragazzo davanti a sé e si liberò dalla sua presa per prendere lo zaino e metterselo in spalla, sentendo già i nervi salire a mille. Odiava molto quando minho usava quel tono autoritario con lui, anzi odiava in generale minho.

"ma cosa vuoi, sei mia madre ora? Sto bene, non perderò ore di lezione inutilmente."

ormai aveva dormito un po' quindi non c'era bisogno di tornare a casa e riposarsi come aveva programmato quella mattina.

"ma ti sei visto? Ti si vedono più le occhiaie che gli occhi stessi, era necessario ridursi così per questo stupido esame?"

jisung sentì la rabbia crescere nel suo corpo e avrebbe voluto davvero tanto tirargli un pugno per farlo stare zitto, ma non voleva far partire un'altra volta una rissa a scuola.
Sarebbero finiti di nuovo in presidenza e ciò avrebbe rovinato il suo curriculum scolastico, ovviamente non poteva permetterselo.

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