inizio.

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jisung, un tranquillo cittadino coreano di 17 anni. Vive a seoul e vive la propria vita appieno a detta sua, insomma ha amici, esce quel poco che gli serve ed ha buoni, anzi ottimi, voti a scuola.

non a caso è sempre il numero uno nelle liste degli esami di qualsiasi materia, liste che vengono appese alla bacheche della scuola, così da far vedere a tutti i risultati, anche se ormai ogni studente di quella scuola sapeva chi ci sarebbe stato in cima a tutti.

inutile dire che ciò alimentava parecchio l'ego del ragazzo, si sentiva quasi il capo del mondo grazie ai suoi voti; ne andava davvero fiero e si autoconvinceva sempre di più che fosse qualche genio, probabilmente discendente di Einstein o forse di Da Vinci.

ma ben presto tutte le sue convinzioni si sgretoleranno.

una mattina come tante altre jisung entrò a scuola insieme ai suoi amici, ricevendo la notizia che ci fosse un nuovo arrivato, qualche annetto più grande di loro, ma che era comunque in qualche loro stesso corso.

e al ragazzo rimase neutrale il muovo arrivato per i primi due mesi, ma la sua idea cambiò radicalmente dopo un'esame come tanti altri, che però non ebbe gli stessi risultati come quelli precedenti di ogni anno.

''hey ji sono usciti i risultati dell'esame di fisica, andiamo a vedere.''

il ragazzo annuì sorridendo già vittorioso, facendo ridere l'amico, jeongin, che roteò anche gli occhi mentre si diresse verso la bacheca.

essa era circondata da alcuni studenti e si potevano udire alcuni sussurri confusi ma anche curioso, sussurri che jisung ignorò mentre sorpassò coloro che si ritrovò davanti ai piedi.

alzò la testa e con lo sguardo puntò direttamente al numero 1, per poi leggere il nome scritto affianco al numeretto, ma non trovò ciò che si aspettava.

''lee minho..?''

quel nome gli suonava familiare, ma non capiva dove lo avesse già sentito. Ma non era nemmeno quello il problema alla fine, il vero problema era che qualcuno era riuscito a superarlo e metterlo al secondo posto.

''immagino tu sia han jisung.''

il ragazzo nominato si girò verso quella voce e davanti ai suoi occhi si ritrovò colui che era il nuovo arrivato.

e solo in quel momento si rese conto che quello fosse lo stesso ragazzo che ora occupava il primo posto, il suo posto, su quella lista. Aveva superato il suo punteggio, ed era anche un nuovo arrivato.

''ed io immagino tu sia lee minho.''

disse incrociando le braccia al petto per poi squadrare con fare altezzoso il ragazzo davanti a lui, che ricambiò lo sguardo.
era attraente c'era da ammetterlo, però si sa: il diavolo veste prada.

''scommetto che hai imbrogliato durante il test, prendere 99 in fisica è letteralmente impossibile! 98 è sempre stato il punteggio più alto, e l'ho sempre preso io!''

ormai jisung puntava un dito contro il ragazzo di fronte a lui che si lasciò semplicemente sfuggire una risata, trovando bambinesco il modo in cui quel ragazzino si stava comportando.

''pensi di essere sheldon cooper? Accetta il fatto che io ti abbia battuto e basta.''

per han jisung non esisteva il fatto che qualcuno lo avesse superato, non un nuovo arrivato e non da un momento all'altro. Era impossibile.

stava trovando insopportabile quel lee minho, tanto che le sue orecchie si tinsero di rosso dalla rabbia e dal fastidio che in quel momento stava provando.

''vedrai che entro la fine dell'anno raggiungerò il punteggio massimo e ti batterò.''

e dopo aver detto quelle parole si allontanò furioso da quel posto che aveva iniziato a soffocarlo, dopotutto molte persone iniziarono ad assistere a quella sceneggiata, ma a causa della furia non ci diede nemmeno peso.

''jisung avanti calmati, può capitare dai...'

''stocazzo jeongin! Chi si crede di essere quello? Solo perché ha un bel faccino ed apparentemente anche tanti soldi pensa di poter fare il superiore di sta grande minchia?''

l'amico lo guardò confuso mentre beveva il proprio latte alla fragola, per poi sospirare e scuotere lievemente la testa.

''come fai a sapere che è ricco e poi non si stava comportando da superiore, ha solo preso un punto in più rispetto a te, poteva capitare con chiunque.''

jisung si stava mangiucchiando un'unghia nervoso, alzando poi lo sguardo verso l'amico che era in piedi davanti a lui, mentre lui era ancora seduto sugli scalini della scuola. 

''si vede che è un figlio di papà... porta vestiti di marca, ha uno di quei profumi costosissimi addosso e non sento altro che minho qua minho là per i corridoi, tutti parlano di lui e del suo cognome praticamente! E ora si rivela essere anche un secchione... voglio vedere se è anche uno sciupafemmine.''

jeongin roteò gli occhi e si sedette affianco al ragazzo, avvolgendo un braccio attorno alle sue spalle, accarezzandone una per cercare di calmarlo visto che era davvero molto agitato.

''jis non stressarti così tanto, al prossimo test lo supererai e non darci tanto peso, ignorare è la cosa migliore da fare.''

e jisung avrebbe anche voluto ignorare quel nuovo ragazzo, ma non sarebbe stato facile durante il corso di quell'anno scolastico.

senza sapere nemmeno come se lo sarebbe ritrovato praticamente ovunque, e purtroppo, o per fortuna, ci avrebbe parlato, e anche molto.

ma, ad ogni modo, non avrebbe cambiato facilmente l'idea su minho, la prima impressione era ciò che importava per lui, e anche le voci che iniziarono ben presto a girare su quel novellino.

ma sarebbe davvero riuscito ad ignorarlo e non renderlo la propria fissa e argomento centrale di ogni sua conversazione?


''jisung la smetti di nominarlo sempre?''


autore
i miei sogni diventano realtà, finalmente scrivo una enemies to lovers. Spero che non faccia una brutta fine come è già successo ad altre mie storie.
grazie in anticipo per il supporto.


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