capitolo 2

1.6K 32 0
                                    

Una volta arrivata davanti alla porta del preside busso, "avanti" una volta entrata
Vidi il preside con altre due persone con un'aria molto felice a confronto di quella del preside "buongiorno" dissi con una voce interrogativa

"buongiorno"mi rispose" scusi preside mi voleva dire qualcosa?" "Si, ci è arrivata la notizia che tua madre e il tuo compagno sono morti in un incidente " poi aggiunse "le mie condoglianze signorina Servini "

Dentro di me ci fu un esplosione di felicità immensa dato che ora sono libera da loro o quasi visto che hanno lasciato traccia su tutto il mio corpo.

L'unica domanda che mi continuava a tormentare è "dove finirò io ?" chiesi
" signorina Servini si è venuto a sapere che suo padre biologico è ancora vivo. È
Venuto con tuo fratello per portarti con loro "

Ad un certo punto mi indicò le due persone di prima: erano entrambi alti e robusti uno sembra essere più vecchio e l'altro più giovane.

"Sono loro?" Il preside Annuì con la testa, mi feci coraggio e mi incamminai
Verso di loro.

A quel punto chiesi loro ,anche se era ormai scontato, " voi siete mio padre e mio fratello" loro annuirono a quel punto il più vecchio ovvero mio padre mi abbraccio all'inizio ero più rigida di non so cosa poi riuscì a ricambiare.

Una volta che mi abbraccio anche quello che dovrebbe essere mio fratello che ho scoperto che si chiama Alexander mi dissero che saremmo andati a prendere la mia roba.

Nel mentre ci incamminiamo per uscire sento un paio di occhi addosso. Ma non ne faccio caso poiché ero occupata a scrivere a Gabriele

Ciao gabri puoi venire a
Casa mia è urgente.

                                 Certo arrivo subito.

Anche se non era così urgente come sembrava ci tenevo a salutarlo.

Una volta arrivati a casa presi una valigia piccola e ci misi tutto ciò che possedevo e che mi sarebbe servito come antidolorifici, bende, disinfettante per le ferite e cose varie.

Una volta finito andai nel salotto accanto alla porta d'ingresso trovai Gabriele discutere con mio fratello e
altri tre ragazzi.

"Cosa sta succedendo?!" Alzai un po la voce per farmi sentire "c'è questo ragazzo che dice di essere tuo amico"

"Lo è, ma poi chi siete voi " dissi indicando i tre ragazzi che erano con Alexander.

"Noi siamo i tuoi fratelli, in realtà siamo nove ma siamo venuti solo noi per portarti con noi" disse un ragazzo di loro.

Gabriele mi continuava a guardare con un aria interrogativa, " Giulia e il suo compagno sono morti quindi devo andare con loro perché sono mio padre e I miei fratelli biologici "

Gabriele sembrava ancora confuso ma prima che dissi qualcosa entrò anche mio padre che neanche il tempo di entrare disse "chi è quello ?" , "lui è Gabriele, Gabriele loro sono i miei fratelli e mio padre" questione risolta, dopo qualche minuto di silenzio qualcuno ha interrotto il silenzio"dovremmo andare " disse un ragazzo tutti annuirono quindi una volta recuperata la valigia andai ad
abbracciare Gabriele prima di uscire.

Una volta saliti la macchina è partita c'era un silenzi tremendo quindi mi feci coraggio e chiesi loro "dove abitate?" E neanche il tempo di pensare a dove potrebbero abitare Alexander mi rispose "abitiamo a New York "

All'inizio rimasi un po stupita dalla risposta ma poi i pensieri che si iniziavano a creare nella mia mente furono interrotti da Alexander che ci ha annunciato che siamo arrivati all'aeroporto.

Mafia GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora