montreal - canada

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dopo esattamente un mese di attesa, scesi dal jet privato con ancora la foto dell'anello di yeji impressa nella mia mente.

avevo lavorato duro, raddoppiato il mio stipendio, pronta a godermi un mese di vacanza gentilmente concessomi dal mio capo. ora mi trovavo a montreal, sicuramente con le idee più chiare e con meno pesi sulle spalle.

era stato un mese di detox, jaehyun aveva provato a contattarmi più volte, voleva venire da me a silverstone, ma tutte le volte gli dissi di no.
capii che era inutile illudere una persona per un puro piacere fisico, sebbene a lui avesse fatto piacere mantenere quella relazione con me in ogni caso.

di taeyong invece non avevo avuto notizie da tempo. non si era più fatto sentire, nè un messaggio nè altro.
troppo impegnato con le sue donne probabilmente .

purtroppo li avrei rivisti tutti oggi, dopo la gara, che tra l'altro sarebbe iniziata a breve, ed io ero ancora in aeroporto con il mio trolley pesantissimo pieno di tacchi e borse.

non ero l'unica ad aver preso questo jet, mi trovavo con alcuni progettisti mercedes, dunque arrivò per noi all'uscita un enorme van nero, con i vetri oscurati.

arrivammo al circuito un'oretta dopo circa, dieci minuti prima dello spegnimento delle luci. appena arrivata ai box, indossai le cuffie per osservare le statistiche dei piloti e gli highlights delle qualifiche.

fui felice nel vedere che mark era il poleman.
a casa sua.
aveva anche vinto il gran premio di montecarlo, il più prestigioso in assoluto, infatti il mio rimorso più grande era aver perso tutti i festeggiamenti.

nonostante oggi non fosse giorno lavorativo per me, nelle ore a seguire mi concentrai sulle statistiche dei nostri piloti e con la scusa mi godetti anche la bellissima gara.

mark vinse anche questa, con pochissimo distacco da taeyong, dopo un lungo combattimento di sorpassi. inutile dire che ero fiera di lui, ma chiaramente non potevo darlo a vedere davanti a tutti.

lo vidi dal vivo rientrare nel box ferrari, si tolse il casco, le gocce di sudore brillavano sulla sua fronte.
ai miei occhi mark lee era da sempre un capolavoro, in qualunque condizione si trovasse.

sul podio suonò l'inno canadese e a seguito l'inno italiano della ferrari. mi era mancata assai quell'atmosfera, realizzai quanto fossi fortunata a lavorare in questo mondo.

quando taeyong, dal secondo gradino, notò che ero lì sotto al podio tra la folla, mi fece l'occhiolino e un segno che mi avrebbe richiamato dopo.
sembrava sorpreso di vedermi.

ci beccammo al paddock una mezz'ora dopo, e mentre aspettavo che si cambiasse per andare via, vidi mark mano per mano con la sua nuova ragazza.

ammetto di aver provato una certa gelosia nel vederli, ma dopotutto ad ogni azione corrisponde una reazione.
io ero uscita dalla sua vita e lui si era trovato un'altra.
giusto così.

«arya ma quindi sei tornata tra noi ! perché non ti sei fatta sentire nelle ultime settimane ? »
taeyong era arrivato con il suo cappellino mercedes e uno zaino nero tecnico in mano.

«perché tu sì? » dissi scherzando.
«come mai siamo qui?»

«come già sai mark ha vinto, e proprio come l'anno scorso, festa enorme a casa sua e indovina...tu sarai proprio il mio +1» disse mettendomi le mani sulle spalle.

𝒑𝒐𝒍𝒆𝒎𝒂𝒏 ;; mark leeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora