jeddah - saudi arabia

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era passata una settimana, un altro trofeo era stato assegnato, questa volta a taeyong.

mi aveva invitato al suo after party,
vi chiederete come sia possibile questo.

avevamo discusso a lungo mentre mark era in ospedale, avevamo litigato ovviamente, ma in qualche modo lui riuscì ad avere sempre quello che cercava.
da me ebbe il silenzio, su tutto quello che era successo. mai avrei dovuto parlare dell'aggressione, dei traffici, di tutte quelle cose illegali, altrimenti avrei fatto la stessa fine di mark, e di molte altre persone che avevano provato ad ostacolarlo nella sua scalata verso il successo.

taeyong aveva talento sì, ma il suo patrigno era nella FiA, avrebbe nascosto qualunque cosa.

era rimasto quindi questo rapporto di "amicizia" in cui lui era in debito con me per tutto quello che mi aveva fatto passare.

eccomi quindi pronta ad andare ad una serata da sola, giusto perché non avevo nulla da fare.

mentre guidavo verso il club pensai continuamente se fosse veramente il caso di andare lì o se fossi semplicemente pazza. era come una dipendenza, nonostante avessi fatto di tutto per allontanarmi da loro, in qualche modo ne ero sempre attratta, come se il fato fosse già scritto.

la verità è che volevo ubriacarmi,
fa niente se ero da sola.

all'entrata saltai la fila con il mio ID e chiesi informazioni su dove si trovasse il prive riservato da taeyong.

il locale era bellissimo, esotico, illuminato dai riflettori e la musica altrettanto coinvolgente. stavo salendo le scale per il piano di sopra come mi aveva detto il direttore di sala, e fu proprio lì che andai a sbattere contro taeyong.

«sei arrivata finalmente» disse salutandomi con due baci sulla guancia.

«qui per farti i complimenti per la vittoria» dissi sorridendo, anche se i suoi occhi mi erano pesantemente addosso.

aveva uno smoking blu cobalto, come se venisse dalla famiglia reale. lo notai perché il mio vestito era dello stesso identico colore.

«così penseranno che siamo una coppia» disse lui cingendomi le spalle con il braccio, e iniziando a salire le scale insieme a me.

«eppure la tua vera fidanzata è qui che ti aspetta» dissi non appena entrammo nella sala privata.

«in realtà non è venuta, ultimamente è sempre infastidita. e comunque lo sai che sono sempre libero per te» mi fece un occhiolino e poi sparì tra la folla.

mi guardai intorno, non conoscevo quasi nessuno, che razza di after party era? e soprattutto, perché sembravano tutti loschi?

ah giusto, erano amici di taeyong.

andai quindi a sedermi da sola su un divano in un angolo nascosto. sul tavolino era poggiato un contenitore in vetro ghiacciato, vi era immersa una bottiglia di belvedere e dei calici anch'essi ghiacciati.

mi servii da sola e mi affacciai verso la pista. vedevo dall'alto tutte persone ammassate a ballare, altre che facevano la fila al bar da ormai ore, ero fortunata ad essere sopra con tutte le comodità possibili.

«mi scusi signorina, la disturbo?» sentii una voce profonda. mi girai di scatto, vidi una faccia conosciuta.

«è richiesta la sua presenza nel retro del locale, la accompagno».
sebbene avesse una voce calmissima, mi stavo preoccupando internamente, non succede mai nulla di buono nel retro dei bar.

«sono min yoongi, piacere di conoscerla»

era un sogno? stavo per conoscere di persona un campione del mondo, eppure erano passati tanti anni, non lo avevo riconosciuto.

«ho qui davanti il world champion del 2011, il piacere è tutto mio» dissi sorridendo, stringendogli la mano.

parlammo un po' di quegli anni passati ma poi mi ricordò di scendere, a quanto pare era qualcosa di urgente.

fu un vero gentiluomo, mi porse il braccio e mi accompagnò (fortunatamente) fuori, dove c'erano alcune persone a me antipatiche, ovvero i miei superiori. successivamente ci lasciò.

«non pensavamo di trovarti qui, in mezzo alla red bull, ma va benissimo, non siamo arrabbiati. il fatto è che mclaren è partita malissimo quest'anno, e noi ti paghiamo per un motivo ben chiaro» disse il mio capo.

«mi scusi, pensavo la mail le fosse arrivata. anche mercedes ha grossi problemi, stanno lavorando ad una seconda variante della monoposto» dissi il poco che sapevo.

«si ma non dirmelo qui, mandami una mail cryptata con le informazioni. però non te ne dimenticare, non prendere queste cose alla leggera» disse prima di tornare nella sua auto e sparire.

certo certo.

dopo questa scenata inutile salii nuovamente al piano di sopra, trovai tutti quanti a brindare per la nuova stagione, decisi di non unirmi a loro.

ma è proprio quando non vuoi nessuno che tutti si avvicinano a te.

uno degli uomini più belli che i miei occhi avessero mai visto, probabilmente un modello di prada, si sedette accanto a me a gambe allargate.
ovviamente sapevo chi era, così bene che con la mano afferrò la mia coscia.

«arya, ti va



non riuscivo a dire di no a jung jaehyun.

𝒑𝒐𝒍𝒆𝒎𝒂𝒏 ;; mark leeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora