MIKE

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Nè vincitori, né vinti. 

Si esce sconfitti a metà.

Arisa



Cazzo, cazzo, cazzo. 

Perché devo sempre trovarmi in mezzo a queste cose? Io sono una pippa a nascondere le cose.

Si, ero in panico. Austin era andato da Laura, ovviamente senza dirmelo, ma mi aveva detto altro, cristo, ero ancora sconvolto dalle sue confessioni, non credevo sarebbe andato da lei, aveva detto che doveva starle lontano e poi va li, mi faceva ammattire quel ragazzo.

Quanto odiavo aver saputo la verità, sua madre, Tessa. Lui che si prostituisce da quando ha diciotto anni. Ma come può una madre portarti a fare tutto questo? ero sconvolto e avevo così male al petto da voler piangere. Lui non meritava una vita del genere. Era solo un ragazzino, innamorato della vita, una vita che non sarebbe dovuta andare così.

Lui voleva solo vedere sua sorella felice, voleva nasconderle tutto il marcio che lui giorno per giorno aveva davanti. 

Fissavo la strada e davanti a me vedevo solo l'immagine di lui bambino correre come un matto, correre con il fiatone per arrivare per primo a casa, sotto la pelle sentivo il dolore dei suoi muscoli fragili, sentivo la fatica di dover tirare su una madre, buttata atterra con ancora il laccio legato al braccio, sentivo l'ansia, l'agitazione di non fare mai abbastanza per nascondere a Mia la verità. Davanti a me le immagini scorrevano veloci come proiettili, vedevo lui crescere troppo in fretta fino a trovarsi al suo diciottesimo compleanno, dove al posto di pensare a godersi la maggiore età, doveva preoccuparsi di soddisfare per bene una qualsiasi donnaccia per poi portare i soldi a sua madre.

Ero disgustato e incazzato nero e il fatto che era stata sua madre ad orientarlo verso quella scelta credetemi, mi faceva venire voglia di urlare, di vomitare, di odiare il mondo. Non riuscivo a capacitarmi del comportamento di sua madre, cavolo, al posto di riprendersi, per i propri figli, per il proprio marito, aveva scelto di continuare con il suo vizio, e non solo quello, no, era così dipendente da quella vita marcia da trovare come unica soluzione il ricatto.

Era una tossica ma non abbastanza fatta per non riuscire a progettare un piano per la distruzione del proprio figlio, era una tossica ma fin troppo lucida per riuscire ad utilizzare l'unico punto debole di suo figlio a tal punto da portarlo a spegnersi, ad essere quello che tutt'ora è. 

Ero così incazzato, ma non con lui lui come poteva averne colpa? Austin cercava solo il male minore, e forse, anzi sicuramente in quel momento non era in grado di capire veramente. Lui voleva solo la sua famiglia felice, non potevo biasimarlo, come potevo farlo? vista da fuori chiunque avrebbe capito subito che la richiesta della madre era una balla, a lei non importava niente di rispettare la richiesta di Austin, lei se ne fragrava di lui, del marito e della possibilità di poter far soffrire anche Mia, a lei interessava spalmarsi su qualsiasi superficie disponibile e riempirsi l'anima della miglior droga in circolazione. Lei voleva solo alzare di livello il suo vizio. Era semplicemente stata furba, aveva capito il punto debole di suo figlio, lo aveva preso in pugno e lui non era stato in grado di fare altro che lasciare la sua anima nelle sue mani. 

 Ora si che avevo tutto chiaro. I suoi comportamenti, l'alcool, le uscite serali, la sua rabbia, ora capivo perché si ostinava a stare alla larga dai sentimenti e dall'amore. Lui per il troppo amore si stava distruggendo o forse si era già distrutto, lui per il troppo amore aveva smesso di vivere, e per il poco amore ricevuto aveva smesso di sorridere. Dava amore a tutti e nessuno lo dava a lui. Ed è per questo che trattava così Laura, all'inizio non capivo, mi chiedevo quali problemi avesse, e cristo, eccoli i problemi, lui voleva proteggerla e voleva proteggersi, non voleva farla soffrire, non voleva sentirsi uno schifo come si era sentito con Tessa, che poi, a dirla tutta quella grandissima stronza aveva messo in piedi una bella farsa. Far passare lui per il viscido senza dignità, quando in realtà la dignità l'aveva venduta proprio a lei, a lei e a sua madre. Per cosa poi? per soldi. Sempre e solo stupidi soldi.

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