L'oggetto

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Mi presento, sono Giulia ho 18 anni e sono all'ultimo anno delle superiori. Sono una ragazza abbastanza timida, ma ho un fisico abbastanza attraente, faccio palestra e si vede.
Sono single da circa sempre tranne qualche sporadica relazione.
Stasera è il compleanno della mia migliore amica, Sara che anche lei compie 20 anni, e ha deciso di festeggiare con una serata in discoteca.
Ho seriamente pensato di tirarle il pacco ma alla fine mi convinco solo perché si sono organizzati per passarmi a prendere, almeno posso bere quanto voglio.
"Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri cara Sara tanti auguri a te" a mezzanotte ci siamo ritrovati tutti a cantare la canzoncina per il suo compleanno, pronti a scatenarci in pista.
Ale: "Hey ragazze tenete, vi offro questo drink"
Io: "grazieee"
Non ne avrei assolutamente bisogno considerando quanto ho già bevuto, e nemmeno Sara visto che sembra essere messa peggio di me, ma Ale è un amico e i regali non si rifiutano mai.
Lei è nel suo bel vestito rosa, abbastanza lungo infatti quasi nemmeno sembra un vestito da discoteca. Io invece sono nel mio vestitino azzurro che mi arriva circa a metà coscia. Mette in risalto il mio addome piatto, le mie tette, aiutata dal mio essere abbastanza bassa circa 158, ma niente di volgare.
Verso le 2 sento un ragazzo che balla insistentemente dietro di me, senza nemmeno pensarci provo ad allontanarmi leggermente, ma quando noto che continua mi giro.
Questo è stato un errore, dietro di me c'era il ragazzo più bello mai visto, alto 190 occhi azzurri profondi, capelli abbastanza lunghi bionissimi. Sembra l'attore di Thor. Io rimango a bocca aperta, ho la cattiva abitudine di non riuscire a nascondere ciò che penso e questo rende le cose molto facili per lui.
Mike: "piacere sono Mike, tu?"
Io: "Pi-piacere Giulia"
Mike: "quanti anni hai?"
Io: "diciasset..Nono scusami diciotto da poco, che stupida ahahahah tu?"
Mike: "25"
Mi sento avvapare, divento tutta rossa, e mi sento particolarmente stupida...ormai il danno è fatto.
Mike: "mi sembra che non ti dispiaccia se ballo quei con te"
Io ancora più rossa rispondo pure a questa provocazione in modo serio: "Nono rimani pure, non mi dai fastidio"
Solo dopo averlo detto e aver visto il suo sorriso malizioso mi sono resa conto di quanto sia sembrata una sottona con la mia risposta.
Balliamo ancora qualche minuto in cui siamo sempre più vicini e ho la mia schiena appoggiata sul suo petto. Sento poi le sue mani sui fianchi e a volte le sento che si spostano sul mio culo per tastarne la consistenza. Mentirei se dicessi che non mi fa effetto, sono accaldata e sento le mutande sempre più bagnate.
Deciso che è il momento di andare a prendere una boccata d'aria fuori e cerco Sara con lo sguardo ma quando inizio ad allontanarmi sento che lui mi attira di nuovo verso il cuore petto appoggiandomi anche la sua erezione attraverso i pantaloni.
Ormai ho perso tutti i freni inibitori e lui approfittando del casino intorno mi alza leggermente il vestito sono ad arrivare a sfiorare le mie mutande, accorgendomi del suo effetto su di me.
So che è sbagliato concedergli così tanto potere su di me ma l'aver perso totalmente il controllo mi eccita ancora di più.
Mike: "senti un po' chi è bagnato fradicio qui sotto"
Io mi limito a non rispondere continuando a strisciarmi su di lui, in attesa della sua prossima mossa.
Mike: "ho la macchina in un posteggio qui vicino, vuoi venire con me?"
A questo punto la cosa più sensata sarebbe ragionare e quantomeno avvisare qualcuno che me ne stavo andando, ma invece senza dire nulla né alla mia amica né agli altri mi allontano con lui, con il vestito ancora leggermente alzato e le mutande bagnate.
Fortunatamente il parcheggio è a 2 minuti dalla discoteca e mentre andiamo io sono molto silenziosa, come in attesa di quello che avremmo dovuto fare in macchina, lui invece se ne esce con questa domanda: "sei disposta a farti fare tutto quello che voglio?"
Questa domanda mi colpisce un attimo e rimango attonita a guardare il suo sorriso bianchissimo. Questo non mi fa di certo bene visto che mi convinco che da lui stasera mi farei fare qualsiasi cosa lui voglia, quindi "accetto".
Allora sempre restando fermo mi dice "allora togliti le mutande ora e dammele"
Sento di diventare ancora più rossa in viso e gli dico: "ma sei pazzo, siamo in mezzo alla strada!"
Lui sempre sorridendo mi fa: "o lo fai oppure torniamo indietro, hai accettato di fare tutto quello che voglio ricordi?"
È assurdo come mi senta eccitata per questa frase, quindi nonostante tutti i dubbi mi appoggio con un braccio alla sua spalla e inizio a toglierle. Per fortuna mentre lo sto facendo sono mezza coperta da alcune macchine posteggiate a bordo strada e non passa nessuno.
Finito gliele passo e questo non fa altro che aumentare la mia eccitazione, e quando ripartiamo per andare alla sua macchina mi tira un schiaffo sul culo coperto dal mio vestitino. Nemmeno mi giro perché non voglio dargli questa soddisfazione di fargli capire come mi piaccia.
Arrivati al posteggio mi ricorda ancora una volta che ho accettato di fare tutto quello che vuole lui, quindi mi dice: "bene, ora aprirò la macchina e tirerò giù il finestrino, tu ci infilerai la testa, senza farti male, di modo da rimanere bloccata poi continuerò a spiegarti"
Arrivata a questo punto tutti i miei freni inibitori sono andati, quindi lo faccio senza proferire parola, fortunatamente mi mette un panno sotto la testa di modo che il finestrino non mi faccia male. Una volta bloccata la testa mi prende le mani e me le lega dietro la schiena, prende poi una cravatta che aveva in macchina, evidentente lavora in qualche ufficio, e mi benda con quella.
Mi ritrovo bendata, bloccata con le mani dietro la schiena, con la testa dentro la macchina e il resto del busto fuori, per di più senza mutande.
Da quanto ho capito per fortuna questo posteggio è privato, anche se mi prendo male quando mi dice: "5 minuti, devo fare una cosa e arrivo"
L'attesa è snervante ma poi lo sento tornare e mi dice "ho una sorpresa per te".
Nel mentre lo dice sento almeno 5 o 6 mani che si appoggiano sul mio vestito. La portiera dove sono bloccata viene aperta e quindi possono vedermi anche in faccia, non solo il corpo.
Rimango senza parole, ma nemmeno il tempo di pensare che lui prende l'iniziativa e mi alza il vestito esponendo il mio culo senza mutande. Subito dopo inizio a toccarmi sulla figa e i suoi amici accorgendomi di come sono rimasta ferma e buona gli dicono: "cazzo mike hai trovato proprio una puttana oggi"
Quello che dovrei sentirlo come un insulto è il colpo di grazia che mi fa cedere e iniziare a gemere come una matta. A quel punto anche gli amici prendono coraggio e alzandomi ancora più il vestito iniziano a toccarmi ovunque, sento mani sulle tette, alcuni mi stuzzicano il culo, mentre uno davanti si abbassa i pantaloni e mi mette il suo cazzo in bocca.
Godo come non ho mai goduto, soprattutto quando la mano che mi toccava viene sostituita da un cazzo.
Uno di loro dice: "mike prendi un po' il telefono e falle un video, non ricapiterà mai più"
Questa cosa mi mette in allarme e provo a protestare ma non sono credibile mentre gemo da impazzire, quindi desisto sperando nel suo buon cuore.
Poco per volta sento che girano nel scoparmi bocca e figa sino a quando uno di loro mi sborra in faccia, e un altro decide di volermi scopare nel culo. Provo a muovermi perché questo mi fa paura, ma non ha effetto e inizia ad avanzare nel mio culo. Quello che sento è dolore, ma viene sovrastato del piacere di sentirsi così mercificata.
Continuano a scoparmi in tutti e 3 i buchi e poco per volta vengono tutti, ormai ho perso il conto di quante volte siamo venuti su di me, soprattutto sul viso, ma anche sul mio prezioso vestito. Anche io sono venuta un sacco di volte.
Quando anche l'ultimo è venuto uno di loro decide che non è abbastanza e si mette a pisciare sulle mie gambe. Poco per volta sento che si allontanano e rimaniamo di nuovo solo io e Mike. Vengo liberata dal finestrino, sbendata e slegata. Mi rendo conto che lui è tranquillo come se nemmeno si fosse unito al gioco dei suoi amici
Mike: "io non mi sono unito, ti hanno usato solo i ragazzi"
Questa frase mi fa sentire proprio una puttana, con lo sguardo basso gli dico: "mi ridaresti le mie mutande?"
Lui si mette a ridere e mi risponde: "non pensare di aver finito ora fai venire anche me"
Nonostante il mio viso sia già coperto di sborra mi inginocchiò e inizio a fare un pompino anche a lui. Quando finalmente viene anche lui sul mio viso mi sento soddisfatta, anche se iniziano a farsi sentire i sensi di colpa.
Mike: "se vuoi ti posso dare un fazzoletto per pulirti, se però ti vuoi sciacquare non posso farci nulla, devi tornare in discoteca e usare i bagni lì"
Abbasso gli occhi e gli rispondo soltanto "ok"
Sto aspettando mi ridia le mia mutande ma mi dice: "Le tue mutande le tengo io, per stasera giri senza"
Rimango a bocca aperta. Ma lui continua: "se in futuro dovesse ricapitare posso contare che lo rifarai?"
Mi sento in trappola, non posso dirgli di no con i video che mi ha fatto: "si ci sarò"
Mike: "brava la mia puttana"
L'oggetto sono io.

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