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Oggi doveva essere un Sabato sera normale, sino a quando non mi ha scritto Mike: "stasera ti passo a prendere alle 20"
Questi messaggi non prevedono una mia risposta, devo andare e basta. Non so nemmeno cosa mettermi, opto quindi per un paio di jeans e un top marroncino. Ho imparato a non mettermi vestiti che mi piacciono tanto quando esco con lui.
Alle 20 saluto i miei ed esco di casa. Lui è già lì ad aspettare. Salgo in macchina davanti e dopo un breve saluto cala il silenzio.
Stiamo andando verso una zona fuori città, direi di campagna, ma non conosco molto bene. Ad una certa mi dice: "stasera mi hanno pagato per i tuoi servizi"
Lo guardo e gli dico: "io non faccio la puttana per soldi"
Lui non si gira nemmeno e dice: "tu sei la mia puttana, ho deciso di accettare per te quindi lo farai"
La sua voce è piatta come se fosse la cosa più logica del mondo.
Allora dico: "se non volessi?"
Lui mi risponde: "se non vuoi e ti rifiuti, noi non ci vedremo mai più, avresti finito la tua utilità per me"
Pensare di non rivederlo più mi manda in panico, solo con lui mi sento completa e soddisfatta.
Lui capisce che il mio silenzio è un assenso, alla fine sono pur sempre sua.
Passano altri 5 minuti di silenzio e dice: "stasera voglio usarti prima che altri ti comprano di sborra"
Lo guardo e non capisco quindi dico solo: "okay (?)"
Si gira come se avesse visto un alieno e dice: "quindi? Mettiti il mio cazzo in bocca troia, fai quello che sai fare meglio"
Mi sento stupida per non aver capito, mi slego la cintura, mi abbasso all'altezza del suo cazzo, lo libero e inizio il mio lavoro di bocca.
Mentre lo faccio sento che dice: "ma come cazzo è possibile che sia rimasta ferma. Sta puttana"
La situazione è eccitante, gli sto facendo una pompa in macchina mentre guida. Aggiunge ancora: "Tra 2 minuti arriviamo, ti conviene sbrigarti perché se vedono che hai la bocca impegnata vorranno scoparti solo figa e culo, non so quanto ti convenga"
Aumento decisamente il ritmo e lui dice: "la mia ex faceva pompini 100 volte meglio cazzo. Se fai così gli altri penseranno di avere a che fare con una che nemmeno sa fare il suo lavoro"
Più parla più mi umilia e sa quanto questo mi faccia bagnare. Mi ci metto con più impegno e alla fine viene nella mia bocca. Gli pulisco il cazzo e mi rialzo.
Nemmeno il tempo di risistemarmi e legarmi che Mike gira in un posteggio  buio. È un po' inquietante, con una specie di boschetto dietro e poi subito la schiera di camion, con dentro probabilmente gli autisti a riposare per la notte.
Fermi li ci saranno una cosa come 20 posteggio occupati...mi auguro che il/i clienti di Mike non siano proprio tutti...
Ci fermiamo anche noi in un posteggio e mi dice di scendere e seguirlo. Una volta fuori sento freschetto, per fortuna non mi sono messa gonne.
Ci avviamo verso un camion un po' particolare, tutto rosso e più illuminato di altri. Arrivati vicino alla sua cabina, vediamo aprirsi la porta ed esce un uomo di circa 40 anni. Ha il tipico fisico da camionista, un po' di pancetta, quel fare un po' viscido, canottiera bianca etc
Scende e ci viene incontro: "Piacere sono Oleg"
Evidentemente non è italiano, stringe la mano a Mike e si scambiano due battute. Vedo che prende una busta dalla tasca dei pantaloni e la passa al mio padrone ringraziandolo.
Immediatamente dopo si girano verso di me e sento Oleg dire: "Ecco qua la nostra gradita compagnia per stasera"
Rispondo con un: "salve" abbassando leggermente la testa. Mi fa molto strano l'idea di venir pagata per scopare. Eppure una parte di me lo trova eccitante, sentirsi una prostituta.
Oleg dice: "Non è un po' troppo coperta?"
Mike gli risponde: "se credi così, puoi chiederle di togliersi qualcosa"
Oleg mi guarda e dice: "spogliati un po' va"
Io mi guardo intorno, siamo in un posteggio vicino alla strada, in mezzo ad altri non so quanti camionisti. Speravo in un po' di privacy, quindi gli chiedo: "ma qui?"
Mike si incazza, si avvicina e mi prende per i capelli strattonandomi. A voce bassa, ma alta abbastanza che Oleg possa sentire, dice: "se ti viene detto qualcosa tu lo esegui intesi?"
Quando mi lascia i capelli annuisco e mi levo il top marrone restando in reggiseno. Mike quindi dice ad Oleg: "Le piace essere trattata così. Una troia nata"
Do il top a Mike, il quale si gira verso il camionista e gli dice: "avete pagato 2 ore, a mezzanotte passo a riprenderla ok?"
Lui fa un cenno d'assenso e l'unica persona che conosco si allontana. Aspetto solo che Oleg dica altro ma invece prende il telefono in tasca fa una chiamata e dice: "È arrivata....si va bene vi aspetto."
Butta giù e mi dice: "2 minuti e iniziano, rimani qui"
Sono un po' intimorita, ho paura di quanti possano essere, è anche vero però che intanto devo stare qui 2 ore. Magari anche loro riescono a trovare il modo giusto per farmi divertire.
Iniziano ad arrivare altri autisti, in un'eta compresa tra i 30 e 50 più o meno. Non sto nemmeno a contare il numero. So solo che sono tutti uomini e io l'unica ragazza, per di più in reggiseno.
Quando arrivano si fermano davanti a me e mi squadrano, come a valutarmi, alcuni fanno commenti.
Oleg esce di nuovo dal suo abitacolo, e fa cenno di seguirlo, così tutti me compresa ci avviamo verso il retro del suo camion. Apre il portello posteriore e vedo che in mezzo alle scatole c'è una specie di passaggio. In fondo quindi uno spazio vuoto. Saliamo tutti e arriviamo in fondo, dietro agli scatoloni.
Io sono in mezzo, intorno a me tutti loro e Oleg un po' più vicino a me. Esordisce dicendo: "stasera con noi abbiamo questa ragazza, le piace essere usata per i nostri bisogni, e noi saremo ben felici di soddisfarla giusto?"
Sento dei brusii e qualche risata. Oleg questa volta si gira verso di me e dice: "Siamo tutti d'accordo che è ancora un po' troppo coperta...togliti questi pantaloni, ma fallo in maniera sensuale"
Mi sento un agnello in un gabbia piena di lupi. Mi piego e slaccio le mie scarpe lanciandole lateralmente. Alzo lo sguardo verso Oleg e inizio ad ancheggiare, apro la zip dei miei jeans e poco per volta li faccio scendere sino alla caviglia, pregandomi in maniera più sexy possibile, lasciando una visione perfetta del mio culo ai fortunati dietro di me. Mentre mi abbasso per levarli completamente sento una pacca fortissima sul culo. Alzo lo sguardo e noto il suo viso con un ghigno. Non si è limitato ad una pacca, infatti ha lasciato la sua mano sul mio culo, palpandomi senza ritenio. Non faccio nulla per fermarlo anzi mi tolgo definitivamente i pantaloni e mi rimetto dritta con solo l'intimo addosso.
Lui però non accenna a smettere di toccarmi il culo, pizzicando anche il bordo delle mutande per stuzzicarmi maggiormente.
Questo giochiano va avanti per quasi un minuto, vedo qualcuno nel pubblico che si abbassa i pantaloni e inizia a masturbarsi. Io dal canto mio, sono sempre più eccitata e questo Oleg lo vede. Ad un certo punto non riesco più a trattenermi e mi scappa un gemito. Mi fa sentire così puttana essere fradicia davanti a tutte queste persone, essere uno spettacolo porno per loro.
Il mio intimo di pizzo ormai bagnato aderisce perfettamente alle mie labbra attirando ancora più l'attenzione.
Oleg decide di togliere la mano dal mio culo, e ammetto che questa cosa mi dispiace. Sento però che si sta spogliando dietro di me. Senza palesarsi mi dice: "togli il reggiseno"
Come un automa apro i gancetti lasciandolo cadere a terra. Ora sono veramente nuda davanti a tutti quegli uomini. Aggiunge ancora: "unisci le tue mani e alzate sopra la testa"
Eseguo e dall'alto del camion una corda mi lega le mani, impedendomi di riportarle giù. Nel pubblico vedo che ormai tutti si stanno masturbando grazie a me, è così eccitante.
Sento Oleg che si avvicina dietro di me, approfittando del mio essere legata fa aderire la sua pancia alla mia schiena, sento il suo cazzo sul mio culo che struscia, come un cane in calore. Ma non è finita qui, perché con le mani mi cinge e prende in mano le mie tette, pizzicando i miei capezzoli.
Non saprei dire se è una strategia per torturami e portarmi al limite, ma se così fosse, ci sta riuscendo benissimo. Non riesco più nemmeno a soffocare i gemiti, è palese a tutti come mi piaccia. Oleg però ha deciso che non è sufficiente, fa scendere una mano sino alle mie mutande e la infila dentro, masturbandomi attraverso il tessuto.
Vedo le stelle, e soprattutto sente quanto sono fredicia. Continua questo giochino sino a quando sento che sta per togliere la mano allora tra un gemito e l'altro dico: "ti prego no, non smettere"
Le mie parole scuotono tutti da una sorta di terpore. Oleg rimuove comunque la sua mano lasciandomi insoddisfatta, prende una sorta di benda e me la mette sugli occhi. Dice quindi: "signori chi vuole essere il primo a scoparla?"
Parte una specie di asta che dura nemmeno 30 secondi e stabiliscono l'ordine in cui verrò scopata. Sono stata messa all'asta come un oggetto qualsiasi...e la cosa peggiore è che lo trovo estremamente eccitante.
Pensavo arrivasse solo uno, invece si avvicinano in due, uno davanti e uno dietro. Nessuno dei due dice nulla. Quello davanti mi mette le mani sul culo e io cingo le mie gambe sulla sua vita. Rimango legata al soffitto ma almeno le gambe le riesco a muovere. Questo mi sposta le mutande e senza pensarci due volte mi penetra sino in fondo. Non esce più da me, non so cosa stia aspettando. Lo capisco nel momento in cui anche quello dietro avvicina il cazzo al mio culo e mi penetra dietro. Ho due cazzi dentro di me insieme, uno davanti e uno dietro.
Da quel momento in avanti è tutto un po' confuso. Io avevo Totalmente perso i miei freni inibitori, e non so quante persone si siano alternate per scoparmi e venirmi addosso, non so nemmeno quante volte sono venuta io. So solo che sono rimasta tutto il tempo con le mani legate, due cazzi dentro di me e con le mutandine addosso.
Dopo che anche quest'ultimo esce da me, sto aspettando che si avvicini un altro. Dalle mia labbra stanno colando umori misti a sborra, chiedendo in parte pietà, in parte di essere massacrata senza pietà.
Sento invece la corda che si allenta e finisco in ginocchio, non riuscendo a reggermi in piedi. Chiedo quindi: "ma come è già finito?"
Una mano si poggia sulla testa e mi dice: "zitta e apri la bocca"
Eseguo, inizia così la parte più estrema di tutte.
Non so chi di loro sia ma mette le mani ai lati del mio viso, una volta che ha messo il suo cazzo dentro la mia bocca inizia a scoparmela senza pietà. Le mani servono per tenermi ferma mentre il suo cazzo continua ad arrivarmi in gola con un ritmo forsennato. Mi sta scopando come se fossi la persona che odia di più sulla terra.
La cosa peggiore però è che non sembra avere intenzione di venire presto. La mia gola dopo pochissimo non ne può più. Questa tortura però dura ancora qualche minuto, in cui io decido quantomeno di toccarmi la figa e provare altro piacere. Sento che sta per venire, prende il mio viso e lo schiaccia completamente sul suo cazzo, infilandolo completamente in gola e poi sento la sborra arrivare.
Quando ha finito mi sdraio per terra esausta ma sto continuando a masturbarmi per venire un'ultima volta. Così è infatti. Vengo e mentre cerco di riprendermi mi tolgo la benda.
Quando mi hanno visto venire quest'ultima volta i camionisti hanno iniziato ad allontanarsi lasciandomi sola. Vicino alla pila dei miei vestiti hanno lasciato una busta che apro. Dentro ci sono 500 euro. Sorrido, mi hanno pagata per qualcosa che mi è piaciuto.
Non so bene se tenermi le mutandine visto che sono sporche di sborra e dei miei umori, ma alla fine opto per tenerle, facendomi tutto il viaggio di ritorno con la loro sborra.
Quando esco del camion vedo la macchina di Mike posteggiata e mi avvio. Salgo sul posto del passeggero. Il suo sguardo mezzo schifato mi fa arrossire. Rimango in silenzio per tutto il viaggio sino a quando non è lui a dirmi: "ti hanno dato altro?"
Io: "si 500 euro"
Mike: "dammeli"
Lo guardo sconcertata, sono i miei soldi. Allora aggiunge: "il tuo corpo è mio intesi? I soldi che ci fai sono miei, e io posso farci ciò che voglio. È questo l'accordo no?"
È uno stronzo, sa esattamente come prendermi, e so che aveva vinto già da subito, in partenza.
Prendo i soldi e glieli do. Lui li mette via e mi dice: "brava ora fammi un'altra pompa. Vederti ridotta così me l'ha fatto venire duro"
Come all'andata mi abbasso sul suo cazzo ed eseguo.
Mi sento così umiliata, soprattutto perché sembra avere un Telecomando, e quando decide una cosa io non posso fare altro che eseguire. La cosa peggiore è che nonostante tutto lo trovo così eccitante. Farei qualsiasi cosa.
Questi sono i pensieri mentre ho il suo cazzo in bocca, e sto facendo di tutto perché mi faccia un complimento.

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Non saprei per quale motivo ma sino ad ora questo è il capitolo che ho scritto che più mi piace. Fatemi sapere cosa ne pensate voi

Come Sono Diventata Un OggettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora