Ultimo capitolo (speciale 100K)

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Si fa intrigante la situazione quando provo ad uscire, sull'albero dietro l'angolo vedo un foglio con scritto a grandi lettere "Per Giulia".
Lo stacco e lo giro.
"Non avevo dubbi che ti saresti fatta scopare dal signore, ma era tutto parte di un piano. La tua roba la ho io, e sai benissimo chi sono. Stanotte dovrai compiere un gioco a livelli per vincere, e sperare di tornare in possesso della tua roba.
Prova 1: sulla strada principale del parco, vedrai 5 ragazzi seduti, ognuno su una panchina diversa. Devi fare ad ognuno di loro un pompino. Il quinto ti darà un secondo indizio e qualcosa che ti appartiene"
C'entra sempre Mike. Ma so che cosa devo fare. Mi avvio verso la strada principale e come predetto dal messaggio, nelle 5 panchine principali ci sono seduti 5 ragazzi tutti con volto coperto. Mi prende un po' paura visto che qui può passare chiunque.
Mi avvicino al primo e gli chiedo: "Possiamo almeno spostarci e non stare qui nel mezzo della strada?"
Nessuna risposta, rimane immobile e se fa una qualche smorfia non riesco a capirlo visto il passamontagna. Mi guardo intorno e a parte gli altri ragazzi non vedo nessuno. Mi inginocchio sulle pietroline che sono estremamente fastidiose, gli tiro giù i pantaloni della tuta e inizio. Penso di dover fare venire tutti, e l'idea di essere in mezzo ad un posto dove chiunque potrebbe vedermi lo rende ancora più eccitante. I primi 4 vado spedita, tutti mi vengono in bocca e io devo ingoiare.
Quando arrivo al quinto, gli tiro giù i pantaloni e inizio. Dopo pochissimo però sento in lontananza qualcuno arrivare, ed un cane abbaiare. Faccio per staccarmi ma il ragazzo mi prende la testa spingendola violentemente verso il basso, tanto che il suo cazzo mi arriva in gola.
I rumori sono sempre più vicini e la mia ansia cresce, nel profondo però penso che non voglia essere visto, sono fiduciosa mi lasci andare.
E invece mi sbaglio. Sento ormai che i passi sono praticamente dietro di me e lui continua a usare la mia bocca senza che io possa fare niente. La presenza dietro di me scopro essere un signore abbastanza anziano, vista la voce, che dice: "Ma signorina non si vergogna un pochino? Non si fa un po' schifo?"
Il cane nel mentre si vede c'ha sente l'odore dei miei umori e inizia a leccarmi in un posto estremamente sensibile. Quando però il padrone se ne accorge lo tira subito via e allontanandosi dice ancora: "Che schifo le generazioni di oggi", spuntandomi sulla schiena.
Mi sento mortificata ma anche eccitata, avrei voluto che qualcuno mi toccasse. Il cazzo del quinto ragazzo invece si è fatto sempre più duro e infatti pochi secondi dopo che il vecchietto se n'è andato, mi viene in bocca, dandomi così la possibilità di riprendermi e respirare normalmente. Il ragazzo tira fuori dallo zaino un foglio e la mia maglietta.
Indosso subito l'indumento e apro il foglio.
"Non ti posso nemmeno più chiamare la mia puttana perché fai quello che voglio anche senza venire pagata. Se vuoi ora hai 5 minuti per venire. Poco più avanti rispetto a dove sei ora c'è una fontana. Devi metterti sul bordo seduta. Puoi scegliere di aspettare o di masturbarti. Una volta li in ogni caso riceverai una benda da indossare. Passati i 5 minuti riceverai altre indicazioni."
Vado verso la fontana, che sarebbe quasi Totalmente al buio se non fosse per la luna piena. Quando arrivo mi siedo sul bordo, il quinto ragazzo mi passa una benda e mi fa vedere che fa partire un cronometro. La indosso.
Il non avere possibilità di vedere mi estrania dal mondo, sento l'eccitazione che è sempre lì, rimasta da prima. Alzo la gamba destra, appoggiando anche il piede sul bordo della fontana. La gamba sinistra rimane a penzoloni. Sicuramente se c'è qualcuno davanti a me ha una visione perfetta della mia figa. Ma non mi interessa perché in questa posizione così esposta inizio a sfiorarmi. Divento un lago, e le carezze iniziali leggere, diventano sempre più spinte, sino ad inserire 3 dita dentro di me. Gemo e perdo totalmente la concezione dello spazio intorno a me.
Questo almeno sino a quando sento una voce: "Signorina cosa sta facendo? Alzi le mani e tolga la benda"
Mi si gela il sangue. Tolgo la benda e vedo davanti a me due guardie del parco. Abbasso la gamba destra e mi ricompongo. Almeno ora ho la maglia.
Si avvicinano e uno dei due mi ammanetta. Sono fregata, non ho vie di fuga. Mi portano nella loro macchina e mi fanno salire nei posti di dietro, dove e presente la grata per i prigionieri.
Sono disperata, consapevole del destino che mi aspetta. Ma ho un forte rammarico per non essere riuscita a venire.
Dopo qualche minuto una delle due guardie mi dice: "Tieni, se riesci a infilartelo nel culo, sei sulla buona strada per la libertà"
Mi passa un manganello e io lo guardo esterrefatta. Continua: "Cosa aspetti? Se arriviamo in centrale l'offerta scade"
Non so se mi prende in giro ma se c'è una possibilità voglio sfruttarla. Guardo l'oggetto ed è enorme, so che ho bisogno di essere eccitata quindi inizia a toccarmi nel retro della volante. Sapere che ci sono due autorità con me lo rende ancora più eccitante. Quando ho la figa bella bagnata inizio a stimolare anche il buco del culo e poco per volta cerco di allargarmi. Raggiunto un livello accettabile inizio ad infilare il manganello nel culo. È un po' doloroso ma va avanti. Questo mi dà la forza per continuare, il sapore di libertà.
Quando ho infilato un terzo dell'oggetto dico loro: "Ho fatto"
Si girano e fermano la volante in una piazza buia. Mi fanno scendere e mi osservano. Ridono e mi dicono: "Ora allora soddisfi anche noi, poi ti riportiamo indietro"
E così faccio. Vengo fatta scendere e appoggiata sul cofano. Solo che non si accontentano della bocca. Uno infatti scopa la bocca, l'altro la figa. Ma stando bene attendo a non farmi venire e scontrando apposta il manganello per provocarmi fastidio.
Il primo dei due, quello che mi sta scopando la bocca, chiede il cambio. L'altro accetta però pochi secondi dopo mi viene in gola.
Quello che invece si è messo a scoparmi la figa continua imperterrito, e quando anche io sono prossima all'orgasmo, si ferma, esce e viene davanti alla mia bocca sborrandomi sulle labbra. Sento che mi manca pochissimo per venire, faccio per allungare la mano e toccarmi ma sono più lesti di me. Quello dei due che è venuto prima mi blocca le mani, e mi ammanetta, mi toglie il mangabello dal culo e mi porta in macchina, di modo che non posso toccarmi.
È veramente snervante, non mi importa che qualcuno mi scopi ora, mi importa che mi facciano venire. Ma non vengo accontentata.
Le due guardie rientrano in macchina e iniziano a parlottare. Noto che mi stanno portando verso casa anche se non dovrebbero sapere dove abito. Quando mancano 5 minuti uno dei due si gira e mi toglie le manette. Poco dopo mi passano una busta dicendo: "Ecco l'ultima indicazione"
Apro: "Sapevo non avresti resistito, sei così prevedibile. Come noterai ti stanno portando verso casa tua, ma verrai lasciata davanti a casa del tuo vicino, il signor Bianchi. Ti sto aspettando"
Dopo che ho letto la lettera mi passano una busta in plastica che contiene le mie mutande. Le mie mutande tutte sborrate. Il loro sguardo è perverso, sanno che o esco in mezzo alla strada totalmente nuda oppure devo indossare delle mutande indecenti. Nel tragitto verso casa continuo a pensarci. Quando la macchina si ferma opto per indossarle. Sento questa sensazione di sporco contro di me, ma sempre meglio che uscire nuda, o con solo una misera magliettina.
Scendo dall'auto e ripartono. Davanti alla casa del signor Bianchi c'è Mike. Mi avvicino e gli tiro uno schiaffo.
Mi accorgo che non è la scelta migliore quando i suoi occhi saettano minacciosi. Con voce bassa e affilata mi dice: "Ora ti inginocchi e mi chiedi perdono, sennò ti faccio entrare in casa così"
Mi si gela il sangue nelle vene perché so che lui sarebbe in grado di farlo. Decido quindi di umiliarmi ancora di più, mi inginocchio e mi scuso. Ma a Mike non basta: "Visto che sei così frizzantina oggi, togliti anche quella cazzo di maglia, come punizione"
Spalancò gli occhi: "No sono nuda"
Mike: "O lo fai o te la strappo via"
Non mi muovo allora lui, approfittando del fatto che sono in ginocchio, mi viene dietro e letteralmente strappa in due la maglia. Provo a fermarlo ma ovviamente fallisco miseramente. Mi ritrovo con i capezzoli turgidi, nel mezzo della notte davanti a casa mia. La situazione è pericolosa. Provo a coprirmi con le mani ma Mike si avvicina verso la porta del signor Bianchi. Mi ordina di seguirlo e io non ho molta scelta. Non so come faccia ma ha la chiave, apre la porta ed entriamo in casa del vicino.
Appena dentro vedo le luci del salotto spente, tranne una specie di lampada che da un effetto di luce soffusa. Sulla poltrona c'è il signor Bianchi, 75 anni. Evidentemente ci stava aspettando, con un sorriso stampato un faccia mi squadra.
Trovo la situazione così strana, quel vecchietto che è sempre stato così gentile ora fa parte dei miei aguzzini.
Mike si siede sul divano. Mi dice: "O rimani lì in piedi oppure se ti vuoi sedere devi toglierti le mutande qui"
Ovviamente decido di rimanere in piedi. Mike inizia quindi a spiegare: "Devi sapere che io nei prossimi mesi sarò via, fuori dall'Italia per questioni di lavoro, diciamo. Ovviamente so di non poterti lasciare così, come se nulla fosse. Sarebbe sprecato il tuo talento. Di conseguenza ho "affittato" i tuoi servigi, e l'offerta più alta è stata quella del signor Bianchi. Prossimi mesi quindi saranno lui e suo nipote i tuoi signori che dovrai servire"
Lo guardo e dico: "Non lo farò"
Mike allora mi guarda con rimprovero e dice: "Ancora? Sai di non avere scelta. Ovviamente tutti i video girati di te che fai la puttana sono già in mano del signor Bianchi, così non avrai scelta. O fai quello che ordina, oppure diventerai famosa nel nostro paese. Più di quanto tu già non sia."
È un bastardo che odio con tutta me stessa, ma ha un potere su di me che è inspiegabile. Ogni sua parola mi accende, ogni sua minaccia è una dolce tortura. Ogni suo ordine è legge, mi dà la possibilità di esaudire ogni fantasia.
Sto provando odio bruciante, ma un'eccitazione che divampa. E questo lui lo sa. Sa che vince sempre.
Per questo motivo mi ordina: "Fai gli onori di casa, avvicinati alla poltrona del tuo nuovo signore e mostragli cosa ha acquistato per i prossimi mesi"
Come guidata da uno spirito invisibile mi avvicino al vecchietto davanti a me, tolgo le mani che coprivano le mie tette e lascio che mi osservi. Il signore Bianchi per la prima volta dice qualcosa: "Girati"
Mi giro, mostrandogli il culo sodo di una ormai 19enne, forme piene che probabilmente non vedeva da 50 anni. Mi sale una sorta di competizione interiore, Voglio che adori il mio corpo, voglio ricordargli cosa vuol dire avere un corpo tonico tra le mani.
Sento le sue mani rugose che impertinenti mi palpano il culo. I miei capezzoli sono sempre più duri e la mia mia figa più bagnata. Decido che voglio dargli il colpo di grazia. Mentre ancora le sue mani esplorano il mio corpo, sporgo il culo verso di lui, piegandomi in avanti. Poco per volta abbasso le mutandine. Lui che è esattamente dietro di me vede piano piano comparire il frutto proibito, questa lentezza gli dà modo di notare anche la mia evidente eccitazione, i miei umori infatti impregnano le mutande.
Le sue mani si fanno più audaci. La destra è sulla mia chiappa destra, per la sinistra l'opposto. Sento che fa forza per aprire lo spazio in mezzo e avere una visione ancora più libera. La mano destra poi si stacca e inizia a toccare la mia figa. Non mi riesco a trattenere ed emetto un gemito.
Noto solo ora che Mike ha iniziato a masturbarsi guardando questa scena. E questo mi dà ulteriore voglia di fare ancora più la puttana. Quando il signor Bianchi si è stancato di adorare la mia giovane figa mi dice: "Girati"
Mi giro verso di lui e guardo come apre il suo accappatoio. Sotto non indossa nulla, e sono stupita nel vedere che il suo cazzo ormai rugoso, sia mezzo duro. A 75 anni davo per scontato non riuscisse a fare certe cose.
Senza ricevere alcune ordine mi inginocchio, e glielo prendo in bocca. Tenerlo vivo è difficile ma con maestria lo faccio diventare sempre più duro. Quando raggiunge la giusta consistenza mi alzo, lui immagina voglia cavalcarlo, ma non è ancora giunto il momento.
Appoggio il piede sinistro sul bracciolo alla destra del signor Bianchi. Ho la gambe oscenamente aperte, do una visione perfetta di cosa lo aspetta, per qualche secondo mi sgrilletto il clitoride, bagnandomi sempre più.
Mi osserva ammirato e quando decido che è arrivato il momento giusto mi siedo su di lui. Sento il suo cazzo che struscia sulla mia apertura. Lo guardo negli occhi e me lo infilo dentro. Sembra non sapere cosa fare con le mani e quindi gliele prendo mettendole sulle mie tette. Impongo un ritmo serrato, godo tantissimo, nemmeno il signor Bianchi si aspettava una cosa del genere. Ma gode di me e io godo nel farmi usare. Non passa molto che si libera dentro la mia figa. E io vengo, esplodo in un'orgasmo liberatore. Quando mi sono ripresa vedo Mike che non è ancora venuto. Mi avvicino a lui mentre ho ancora la sborra del signor Bianche che esce da me. Lo invito a scoparmi il culo per soddisfarlo. Mi prende e mi fa mettere a pecora sul divano. Con i suoi modi rudi mi scopa il culo violentemente, ma io raggiungo l'orgasmo altre 3 volte. Alla fine anche lui viene dentro di me.
Mi ritrovo sborra che esce sia dal culo che dalla figa. Ma non mi importa, sono felicemente soddisfatta.
Nei minuti successivi il mio numero viene dato al mio nuovo padrone e mi viene restituita la roba. Ho la possibilità di tornare a casa.

*****
Ed eccomi qui con un ultimo capito XXL. E ora vorrei dire due parole.
Prima di lasciarvi, almeno per il momento, vorrei ringraziarvi. Quando stavo iniziando a scrivere la storia non mi ero dato un obbiettivo in termini numerici, non volevo raggiungere 5k visualizzazioni o 20k, ma vedere come questa storia vi prendeva mi faceva venire sempre più voglia di scrivere. Era una sorta di valvola di sfogo per me. Nelle ultime settimane invece avevo un obbiettivo in testa, raggiungere 100 000. Mi sembrava assurdo pensarlo, anche perché vedevo storie scritte molto ma molto meglio della mia che erano ben lontane da questo traguardo. Sono giunto alla conclusione che ciò che vi ha fatto appassionare ai miei racconti siano le mie fantasie. Storie spinte, amorali, personaggio sporchi, pervertiti, ma di certo non caratterizzati bene come avrei voluto.
In futuro spero di tornare a scrivere, magari aumentando anche un pochino la qualità, qualche idea che mi frulla in mente la ho già.
Alla prossima signori e signore.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 21 ⏰

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