Capitolo 8

114 5 0
                                    

Finalmente! 6 ore ti pura noia sono passate, latino, greco antico, botanica, storia e l'ultima ma in assoluto la più noiosa del mondo...matematica. Usciamo tra urla e schiamazzi dei ragazzi e le chiacchiere assordanti delle ragazze del primo anno. "Rimpiangeranno quando capiranno che il silenzio è di regola" sussurra Gemma "Speriamo lo capiscano prima che mia madre mandi uno dei suoi" parlotto a voce un po' alta "Troppo tardi amor guarda" seguo la sua mano e mi lascio sfuggire uno sbuffo "Idioti" "Silenzio, la notissima e stimatissima Arciduchessa è giunta qui per riportare l'ordine in questo istituto, creatosi per colpa di alcuni personaggi irriverenti e irrispettosi"
Ed ecco che arriva, è bellissima: indossa un abito stupendo la parte superiore e stretto a sirena con uno scollo a cuore totalmente rosso sangue, una cintura contornata di diamanti con pizzo bianco e per finire la parte bassa del vestito si apre in una gonna abbastanza ampia rossa con una parte dove si intravede del pizzo bianco.
"Wow...è uno splendore tua madre" sussurra Gemma
"Peccato per il carattere tata" sussurro abbassando lo sguardo. Ero fortunata ad avere una madre che si preoccupava sempre e solo...di lei. A tutti raccontavo una vita perfetta con genitori perfetti; era una delle cose che mi aveva insegnato mia madre quando ero ancora una bambina. 'Dare un impressione perfetta di se è fondamentale e per ciò bisogna avere una perfetta famiglia' diceva con il suo tono squillante alle 5 di mattina, eh già mai una volta in cui potevo dormire in santa pace...poi la domenica, dio era da spararsi: aveva sempre qualcosa da fare e io dovevo esserci sempre, sempre porca puzzola. "Cretina dobbiamo andare" ridacchia Gemma
"Eh ? Ah si dai via prima che riparta" dico in un imbarazzo colossale. Ormai una figuraccia al giorno era di routine. Gemma di trattine a stento dalle risate e le tiro una sberla amichevole, dio che scema. Mi prende a braccetto e comincia a parlare di chissà cosa, alzò lo sguardo e mille emozioni si scatenano in un attimo: non era un uccello, era lui.

Vampire||01Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora