Fate: The Winx Saga

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Allora, ho finito di vedere Fate: The Winx Saga e non sono del tutto soddisfatta. Aveva delle belle potenzialità e le basi per diventare un incredibile serie-live action, però ritengo che non sia stato sfruttato al meglio il suo potenziale. Molte cose sono imprecise, ogni storia è lasciata al caso, tutto ruota attorno ad una figura senza dar spazio alle altre e così ogni evento si riduce ad un piccolo ciclo senza continuità.
Ma non sono qui per giudicare, sono qui per migliorare, e partirò da ciò che, secondo me, tra tutto è stato sviluppato meglio: la relazione tra Riven e Musa.

Mi è piaciuto molto come hanno strutturato il rapporto tra i due, non è stata una storia dettata dalla velocità e dalla fretta del tempo, come accaduto in altri rapporti nella serie (esempio Bloom e Sky, o la stessa Musa e Sam); Riven e Musa imparano a conoscersi prima di amarsi e a volersi bene, ed è una cosa che ho davvero apprezzato.

Anche qui c'era del potenziale, la loro storia d'amore è davvero ben strutturata e nella terza stagione sarebbe sbocciata in maniera incredibile, dato che ci hanno lasciato con il fiato in sospeso e il sentore di qualcosa che sta per nascere. Purtroppo hanno cancellato la terza stagione e di questi momenti non ne vedremo più.

È da qui che parte la mia riflessione: avevo bisogno di più momenti Rivusa, così ho deciso di ideare una storia tutta mia, andando a "migliorare", come ho già detto, ciò che i creatori hanno realizzato.

La storia parte dall'episodio 4 della seconda stagione, quando Riven, Musa e Sky si recano nel cottage abbandonato per salvare Beatrix; da quel momento in poi, la storia non seguirà più la trama della serie ma la mia immaginazione. È raccontata ESCLUSIVAMENTE dal punto di vista di Riven e Musa e tratterà soltanto della loro storia d'amore: non ci saranno accenni ad altro. Ci tengo a precisare, inoltre, che la storia segue il ritmo provocatorio e stuzzicante della serie, ci saranno scene spinte e toni esasperati, per questo si tratta di una storia RISERVATA AD UN GRUPPO PIÙ ADULTO.

Dopo questa lunga premessa, vi lascio alla storia. Spero che possa piacervi e colmare quel piccolo vuoto che la serie ha lasciato.

Scese di corsa le scale. Sentiva il battito del suo cuore come il frenetico martellare delle mura attorno a sé, le pareti si stringevano togliendole il fiato, i suoni al piano superiore erano un eco indistinto di soffi senza fiato, le emozioni contrastanti le rimbombavano nella testa come spilli acuti.

Musa correva con il cuore in gola e il rumore degli scrapers che seguitavano dietro di lei; sentiva il rumore delle assi che scricchiolavano sotto alla sua corsa frettolosa e gli occhi che disperati vagavano alla ricerca di in una via d'uscita, con le orecchie tappate dai rumori del caos.

Sentì un suono, persistente e pesante, un urlo che squarciò la sua anima costringendola a piegarsi in due. Ma non si fermò, continuò a correre e correre e correre, come se volesse scappare da ciò che sentiva, come se potesse scappare da ciò che sentiva.

Sbucò in un corridoio stretto, poi in un altro uguale e uno ancora non tanto diverso. Ogni cosa sembrava uguale e ogni passo che compiva sembrava portarla sempre nello stesso punto, come se non si muovesse mai.

Lo scricchiolio degli scrapers si interruppe assieme al loro sguisciare crepitane. Si fermò per un paio di secondi a riprender fiato, con il petto che doleva di sospiri senza fiato. Le orecchie le pulsavano ancora, scosse da mille suoni impercettibili, ma in quel momento provò a percepirne uno solo: non sentì più i passi degli scrapers dietro di lei.

Poté tirare un sospiro di sollievo. Durò un attimo. Un suono stridulo proruppe nell'aria, uno scraper si avventò su di lei con forza, le gambe cedettero e cadde a terra senza peso.