14.

148 6 0
                                    





Quando il sole iniziò a sorgere, Riven dovette dare il cambio a Brandon. Il ragazzo si era offerto di fare i turni di guardia quella notte e nessuno aveva avuto nulla da obbiettare.

I due si erano concordati e avevano deciso che Sky avesse bisogno di riposo. Il ragazzo si era opposto. Ovviamente. Ma nessuno dei due gli aveva permesso di obbiettare.

Quando raggiunse il ragazzo, lo trovò appoggiato con la schiena al tronco di un albero. Sentì Riven alle sue spalle e, teso, gli puntò la spada alla gola. Il ragazzo indietreggiò di qualche passo, non senza procurarsi una fitta all'addome. Brandon lo guardò dispiaciuto.

:-scusa-: gli fece sorridendo :-è che questa foresta fa quasi paura di notte-: Riven annuì.

:-sembra sia viva-: disse :-ma alla fine ti ci abitui-: ricordava come si era sentito le prime sere lì: irrequieto, preoccupato, allarmato. Poi era diventato tutto più naturale. Ma all'inizio quella foresta buia aveva fatto paura anche a lui.

Brandon avanzò verso di lui e gli tese la spada. :-non sei costretto a farlo, lo sai?-: tirò indietro la spada. Riven l'osservò con un sopracciglio alzato. Se lui e Brandon avevano insistito affinché Sky si riposasse, anche Brandon e Sky avevano insistito affinché lui riposasse: le ferite erano ancora fresche, ci voleva tempo per guarire.

Riven si era rifiutato. E loro non erano riusciti a farlo ragionare. Per quanto si sentisse stanco, non avrebbe lasciato Brandon tutta la notte da solo a fare da guardia.

Afferrò la spada dalle sue mani. :-vatti a riposare-: gli disse posandosi al tronco accanto a lui :-ho paura che i prossimi giorni saranno difficili-: Brandon sospirò, ma non si mosse.

Restarono per un po' in silenzio, con i suoni del bosco che riempivano lo spazio tra loro.

:-come si chiama?-: chiese all'improvviso Brandon. Riven risultò così sorpreso che non seppe se si stesse riferendo veramente a lui oppure no.

:-come si chiama chi?-: chiese di rimando Riven confuso. Brandon sorrise.

:-la ragazza che ti piace-: Riven non poté trattenere un sussulto.

:-come...-: il ragazzo non gli fece finire la frase.

:-hai lo sguardo innamorato-: Riven ridacchiò amaramente. Lui non sapeva cosa fosse l'amore. Non era mai stato in grado di provarlo. Non gliel'avevano insegnato. Ci teneva tanto a Musa. Ma quello era amore? Quel batticuore insensato che lo travolgeva quando era accanto a lei? Il brivido che gli pizzicava la schiena quando la baciava? Il sorriso che gli nasceva spontaneamente sul volto quando era con lei? Non lo sapeva. Riven non conosceva l'amore.

Chinò il volto. Stava per pronunciare il suo nome, quando qualcosa nel folto del bosco attirò la sua attenzione. Non qualcosa. Qualcuno.

Sfoderò la spada. Tese le orecchie. Rumore di passi. Brandon accanto a lui lo imitò.

Non dissero niente. Erano pronti ad attaccare quando Silva sbucò dall'ombra. Il cuore di Riven perse un battito.

:-ragazzi!-: esclamò felice di vederli.

:-Silva-: disse Riven sorpreso.

L'accampamento si risvegliò in quell'istante: tutti gli specialisti si riversarono fuori dalle tende per osservare. Arrivò anche Sky.

:-Silva!-: si gettò tra le braccia del mentore e si confortò delle sue pacche.

:-state bene?-: chiese premurosamente :-Brandon!-: esclamò intercettando lo sguardo del ragazzo. Brandon fece un regale inchino.

Fate: The Winx SagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora