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Riven aprì gli occhi all'improvviso. Dolore. Fu la prima cosa che provò. Un forte e pungente dolore che gli scosse tutto il corpo. Emise un gemito sofferente.

Sentiva un macigno sul petto, ogni respiro gli tagliava la gola. Mosse gli occhi nella stanza in cui si trovava e subito tutto divenne una macchia indistinta di colori.

Provò a rialzarsi ma si accorse di non aver abbastanza forze. Sospirò, mentre cercava di rimettere a fuoco cosa fosse successo nelle ultime ore.

Si sentiva confuso e frastornato. Ricordava il suono di due spade che si scontravano, qualcuno che gridava il suo nome. Ricordava vagamente delle mani che lo sollevavano da terra. Una lama che lo trafiggeva. Due occhi iniettati di sangue.

Come un lampo, tutto gli ritornò improvvisamente in mente: la spedizione, Sky, gli scrapers, Sebastian, la grotta, lo scontro, la spada, la ferita, il veleno...Musa.

Cercò di risollevarsi in tutti i modi dal letto, annaspando in cerca d'aria.

:-Musa!-: disse senza fiato.

:-sta calmo!-: un paio di mani si posizionarono su di lui e lo tirarono giù. Riven ebbe il tempo di mettere a fuoco un paio di occhi azzurri e di sentire una voce lontana. Poi tutto divenne confuso. E svenne di nuovo.

Quando si risvegliò, si trovava sempre nella stanza luminosa di poco prima. Il corpo continuava a dolergli con ostinazione, ma si sentiva meglio.

Sollevò il capo e scovò una figura seduta su una sedia intendo ad osservarlo.

:-ben sveglio dormiglione-: Sky gli sorrise allegramente. Riven riuscì a ricambiare il sorriso: era felice che stesse bene.

:-non sono morto-: cercò di mettersi seduto e si soprese di avere un po' di forza nelle braccia. La sua voce era un impasto di sonno e disidratazione: gli parve irriconoscibile. Sky l'aiutò ad alzarsi.

:-purtroppo no-: gli rispose l'amico con una punta di scherno. Riven rise, ma quello gli costò una fitta al petto. Si sentiva a pezzi.

Quando riuscì a sedersi, si osservò intorno e riconobbe il posto: l'infermeria.

:-dov'è Musa?-: non ebbe bisogno di chiedere altro: sapeva già cosa era successo a lui, adesso voleva sapere della ragazza. Non vederla quando si era svegliato l'aveva sorpreso e reso inquieto.

Il sorriso di Sky si affievolì, evitò il suo sguardo ebbe un brutto presentimento.

:-non vuoi sapere come sei arrivato qui?-: sviò il ragazzo. Riven non ne aveva bisogno.

:-dov'è?-: ripeté con sicurezza. Aveva avuto la conferma che c'era qualcosa che non andava.

Sky sospirò chinando il volto. Posò i gomiti sulle ginocchia e strinse le mani sotto al mento. Lo sguardo che gli lanciò non aiutò Riven a tranquillizzarsi.

:-è partita con la squadra di esplorazione-: Riven si risollevò dal letto con uno scatto. Quell'affermazione aveva fatto scaturire in lui una rabbia e una preoccupazione che gli avevano dato la forza di risollevarsi. Durò un'istante: le gambe cedettero e Sky dovette reggerlo per impedirgli di cadere.

:-cosa cazzo stai dicendo???-: il suo tono aveva ripreso il solito tono strafottente.

:-Riven...-: cercò di spiegarsi Sky.

:-che significa che è partita?? Tu gliel'hai permesso??-: sentiva nel petto una morsa che differiva totalmente dal dolore che aveva provato fino a quel momento: l'idea di Musa, là fuori, sola nella foresta, con quel maniaco in giro...ricordava le parole di Sebastian, il sfrontatezza con cui parlava di lei...

Fate: The Winx SagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora