Quando giunsero nel giardino la battaglia era già iniziata. L'esercito solariano si divideva tra una fazione e l'altra. Alcuni lottavano con le fate. Altri contro le fate. Non si sapeva chi stesse dalla parte di chi.Musa intravide alcune fate che conosceva, volti conosciuti e volti nuovi che combattevano con tutte le loro forze. Tiro fuori la spada. Esitò. Guardò Riven. Il ragazzo le annuì sicuro. Ed entrambi si buttarono nella mischia.
Intercettò la lama di un soldato. Indietreggiò. Affondo. Colpì. Parò. Ferì. Erano movimenti così facili che le sembrava di compierli da una vita. Fuori il primo e si concentrò su un altro. Difendi. Colpisci. Attacca.
Cercò di memorizzare tutti gli insegnamenti che le aveva dato Riven in quel mese.
"le spade necessitano di equilibrio e destrezza". Colpì un soldato con un calcio nel petto.
"chi è là fuori non sarà clemente". La sua spada si scontrò con la lancia di un altro soldato.
"per quanto tu possa essere furba, devi considerare che il tuo nemico lo sarà sempre più di te". Il suo avversario tentò un affondo, ma Musa fu più agile: tese la spada e intercettò la sua mossa, lui cadde per terra privo di forze.
"devi essere sicura quando impugni un'arma, solo così potrà salvarti". Mendò un fendete e poi un altro e un altro e un altro fino a quando il suo avversario, sotto ai suoi colpi, non cedette.
Musa prese un respiro. Poi ripartì.
Un soldato le saltò addosso con foga. Avanzò spedito con la lama testa. La ragazza indietreggiò sotto al suo peso. Ma non si arrese. Con tutte le sue forze cercò di contrastarlo.Un calcio nello stomaco e lei fu a terra. Trattenne il fiato. Rotolò di lato. Si rialzò barcollante. Intercettò la spada dell'uomo. Lui oppose forza. Cadde in ginocchio. Strinse i denti. Si risollevò. Colpì l'uomo allo stomaco con un pugno. Barcollò. Lo colpì in volto. Cadde per terra. E Musa sospirò.
Un soldato la colse alla sprovvista. Non fece in tempo a sollevare la spada. Ma non ce ne fu bisogno: una figura intercettò la traiettoria del soldato e la salvò. Lo respinse con agilità, lo colpì e si sbarazzò di lui. Poi si voltò verso Musa.
:-brava nella fuga e anche nel combattimento-: le fece la ragazza avvicinandosi. Aisha sorrise.
:-lo ammetto: ho preso qualche lezione-: fece soddisfatta.
:-attenta!-: Musa la tirò indietro e parò il colpo di un soldato. Si trovarono a combattere schiena contro schiena, il nemico davanti a loro e l'amico alle loro spalle.
La notte risuonò di clangori. Musa intercettò distintamente la figura di Silva combattere con un altro soldato, Brandon le corse accanto mentre andava ad aiutare Sky con un paio di uomini, Riven lottava agilmente contro un altro soldato, sebbene alcuni suoi movimenti fossero tesi: le ferite di Sebastian ancora bruciavano.
Musa tirò un calcio. Un fendente. Un pugno. Un colpo. Poi un rumore forte e riecheggiante interruppe per due secondi la battaglia: dall'ufficio di Rosalind ci fu un esplosione. Una pioggia di vetri si riversò sul prato, costringendo tutti a chinarsi e coprirsi le teste. Il fuoco lampeggiò vivo con lingue lunge e fiammeggianti. Un urlo squarciò la notte.
:-BLOOM!-: Sky non ebbe bisogno di altro per muoversi: corse via non appena sentì la ragazza urlare.
La battaglia riprese esattamente come era incominciata e nessuno ebbe tempo di preoccuparsi. In loro soccorso giunse anche Terra e molti soldati furono messi ko dalle sue piante rampicanti, da radici e rami appuntiti. Aisha disorientava gli avversari con bolle d'acqua. Musa aveva la sua sola forza.
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Fate: The Winx Saga
FantasyRiven non aveva mai saputo cosa fosse l'amore. Però Musa gliel'aveva insegnato. Ogni batticuore insensato che lo travolgeva quando era accanto a lei. Il brivido che gli pizzicava la schiena quando la baciava. Il sorriso che gli nasceva spontaneament...