Sento le foglie tagliarmi le braccia. Il bruciore mi fa stringere i denti. Come se fossero indipendenti,i piedi accelerano il passo. Sempre più. Mi ritrovo a correre. Faccio fatica a passare in mezzo ai rami alti. Ho sempre odiato i campi di granoturco. A malapena riesco a vedere davanti al mio naso,grazie alla luce della luna. Il sangue cola dai tagli e gli occhi sgorgano di lacrime. Nel mio petto sento una grande paura e inquietudine. Dove mi trovo? Voglio tornarmene a casa. I corvi planano sulla mia testa. Il cuore continua a battere quasi come se volesse uscirmi dal petto. Vedo una luce. Che sia l'uscita a questo labirinto infernale? E come se fosse possibile le gambe corrono ancora più forte. Quando quella luce angelica mi avvolge, è lì che il mio cuore manca un battito. Un'ombra che ha le sembianze di una mano mi strattona verso di lei. E mi sento precipitare nel vuoto. Come se stessi cadendo da un dirupo. Quando sento l'impatto con il suolo mi catapulto nel mio letto. La fronte imperlata di sudore e il fiato corto. Stringo le lenzuola,come per accertarmi di trovarmi veramente nella mia camera. Nella mia casa. Solo in quel momento realizzo completamente il tutto. Un incubo. Si è trattato di un bizzarro e comune incubo. Automaticamente tutti i miei nervi si rilassano,come se mi fossi fusa. Porto la mano nei capelli e li stringo. Riprenditi e respira,ripete la voce nella mia testa. Nonostante si geli,butto all'aria tutte le lenzuola e corro in bagno per una doccia fredda. Mi sento il corpo in fiamme, sto letteralmente bollendo. Quando il getto d'acqua mi colpisce,gli occhi si sforzano ad aprirsi e la stanchezza pian piano li abbandona.
Afferro il mio maglione e corro in cucina.
Fisso le lancette dell'orologio che segnano le sei. Sono ancora tesa. È possibile che un incubo continui a turbarmi così?
Frammenti di immagini di oscurità, della luce, del dolore mi passano davanti agli occhi. Sento un brivido sulla schiena.
"Tesoro,come mai sei già pronta a quest'ora?" Nonna entra nella stanza e subito va in contro alla macchina del caffè. "Normalmente in questo momento starei tentando di buttarti giù dal letto"
"Un incubo. Molto, molto, molto spaventoso." Mi rigiro i pollici,con lo sguardo basso.
"Bhe, ora sei qui giusto?" Mi guarda da sopra la tazza, il vapore le danza davanti agli occhi.
"Giusto" peccato che non riesco comunque a crederci realmente.
"Ma sei abbastanza sicura che io non sia un clown assatanato o un assassino?"
"Abbastanza sicura"
"Allora perché mi guardi così?"
"Così come?"
"Così" e indica la mia faccia. Mi accorgo solo ora di avere le sopracciglia aggrottate e gli occhi tirati. Cristo, ma che mi succede?
"Buongiorno donne" ed ecco l'uomo di casa fare capolino.
"'Giorno" trilla nonna.
Twan si versa il caffè e si affianca all'altra. Ora tutti e due mi fissano.
"Che ha?" Chiede rivolto a mia nonna, facendomi cenno con la tazza.
"Brutto sogno. Ma fortunatamente non ero io l'antagonista, da quello che ho capito."
"Sorridi sorellina." Se la sghignazza il biondino. Giuro a me stessa che non devo saltargli addosso e sbranarlo. Probabilmente qualche entità superiore lo evita.
"Twan,mi presteresti l'auto?" Sto cercando di chiamare all'appello tutta la calma che possiedo.
"Non passa Breana?"il suo sopracciglio scatta in alto.
"Sai,sono pienamente consapevole del fatto che io non abbia una macchina. Perciò se ogni tanto un angioletto come te si abbassasse al livello di farmi smanettare con la sua auto, sarei la ragazza più felice al mondo."
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Hole
RomancePer nessuno è facile riprendersi dalla morte di un genitore. Chloe,dopo aver passato un'estate da incubo,incontra un ragazzo,che oltre ad essere l'essere il più bello sulla faccia della terra è anche il più misterioso. Che cosa nasconde?