7.Obiettivo del mese:arrossire di meno

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Tutte quelle povere anime che indossano il costume intero,quanto le compatisco. È la cosa più imbarazzante del mondo. Sopratutto se non te lo puoi permettere per colpa della tua odiosa pancetta, che fa "ciao ciao" mentre minaccia di saltar fuori dal costume.

Ogni vasca è divisa per tipologia. C'è quella occupata dai super pompati,quella occupata da quelle imbranate che fanno nuoto sincronizzato, quella occupata da una classe che sta svolgendo un test con il professore di ginnastica, nonché la mia. Quella accanto alla nostra invece, è occupata solamente da un ragazzo.

Con una velocità incredibile sfreccia dalla parte opposta della vasca e con una capriola rimbalza indietro. Non posso credere ai miei occhi,è un fulmine. La velocità che possiede è talmente forte da creare grandi onde. Come se falciasse l'acqua.

La curiosità si impossessa di me e del mio corpo,facendomi avvicinare alla barriera che divide la vasca. Ora posso vederlo meglio, e sentirlo meglio.

Lo vedo avvicinarsi, sempre più veloce per poi scomparire sott'acqua.

E' impossibile che vada così forte, impossibile.

"Bre, guarda! Guarda!" le afferro, forse con poca delicatezza, la testa e la faccio ruotare verso il punto che poco prima era occupato dal ragazzo.

Continua a saettare da una parte all'altra, e sempre di più il mio cervello va in pappa.

"Ma che fai? Mi vuoi spezzare il collo?" grida Breana. Si risistema la cuffietta, si stropiccia il viso e finalmente ho la sua attenzione. "Che c'è?" sbotta.

"Guarda come va veloce questo qui!" come una bambina indico ripetutamente il ragazzo, fregandomene del rischio di esser beccata.

"E quindi?" chiede confusa.

"Come, quindi?"

"Chloe, cosa ci sarà mai di strano?" mi guarda come se fossi pazza.

"Ma è troppo veloce!"

"Ti dico di no"

"Ti dico di si"

Tende le braccia ed esce. Cristo, davvero, non è umano. Un essere umano non può essere così perfetto. Il suo fisico è stato scolpito da Botticelli in persona. Forse sto anche sbavando. Ma uno spettacolo così merita di essere apprezzato. È il cloro che c'è nell'aria o è questo essere incredibile che mi da alla testa?

"Cristo,no."sussurro, quasi a me stessa.

Il ragazzo si toglie la cuffia e si gira verso di noi, con un sorrisetto stampato sul suo bel visino.

"Breana, ti presento Scott Foster" con la bocca ancora spalancata mi volto verso Breana, aspettandomi di vedere la mia stessa espressione. Invece è del tutto impossibile.

"Questo sarebbe l'uomo più bello sulla faccia della Terra? Ma ti prego, persino Twan è più figo."

Non so se rimanerci male più per il fatto che non nota quanto sia incredibilmente bello Foster, o per il fatto che abbia appena detto che mio fratello è figo.

Se possibile, la mia bocca si spalanca ancora di più. E la mascella inizia a farmi male

"Come, come...Perché?! Perché una come te non riconosce quanto è bello...e..."

Ero sicura che vedendolo, avrebbe tentato immediatamente di strappargli la maglietta e mangiargli la faccia.

E invece, ecco qui, non mi sta nemmeno a sentire.

"Signorina Wetmore, ha intenzione di starsene li ancora per molto?" La voce del professor Campbell riemerge dal baccano che alleggia nell'aria.

Seguo i miei compagni ed esco dalla piscina.

Mister Strafottente si sta avvicinando pericolosamente a me, mentre si asciuga i capelli con una salvietta. Breana ha deciso di abbandonarmi in un momento come questo?

La gola d'improvviso mi si fa secca e fatico a deglutire. Proprio ora che devo ingoiarmi un nodo grande come un icudine.

"Ciao, tesoro"

Giuro, giuro, giuro sulla mia stupidissima testaccia che se non fossero stati i suoi addominali, le spalle e tutto il resto (bagnato), avrei risposto a modo. E lo avrei preso a parolacce.

Peccato che in questo momento non riesco a pensare a qualcosa di diverso dalla sua faccia.

Angolo Autrice
Ciao ragazzuole, devo confessarvi che ogni volta che finisco di scrivere un capitolo penso sempre di poter aggiungere qualcosa di nuovo.
Spero di non svegliarmi una notte, in preda alla follia, e modificare qualcosa.
Nel dubbio mi legherò al letto.

Baci,
E.

HoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora