10.Per Chloe

228 6 3
                                    

Mentre lavo le tazze, la televisione del salotto illumina la camera accanto. Piano piano, la notte inizia a scendere. Nonna Amy sta arrivando, ed io inizio a cucinare qualcosina per cena. Ora che ci penso avrei potuto chiedergli di fermarsi e mangiare un boccone. O sarebbe stato troppo? Ancora non so se effettivamente esiste una soglia "tutor/studente" ma i miei ormoni se ne infischiano. Forse con il tempo il nostro rapporto sta migliorando, e forse il rischio di sbranarci il collo diminuirà sempre più. Ad esser sincera ne sarei contenta, faciliterebbe il lavoro.
"Ehi, vuoi una mano?" Il testino biondo di Twan, fa capolino da dietro la porta.
"Certo, prepara il tavolo"
Twan spiega la tovaglia ed adagia delicatamente piatti, bicchieri e posate.
"Insomma... Foster?"
Sobbalzo dalla sorpresa rischiando di affettarmi un dito insieme alle carote. Il cuore manca di un battito, e faccio fatica a deglutire.
"Cosa?" chiedo fingendomi tranquilla. Se solo sapesse quante capriole sta facendo il mio stomaco...
"È bravo?" al suono di quelle parole le mie orecchie puntano nella sua direzione. Se non avessi una mentalità così perversa, a questo punto avrei già capito cosa intende con bravo. Peccato che sia curiosa di sapere se sia bravo anche in altri ambiti... Dio Chloe, riprenditi!
"Oh si, oggi dovrei aver fatto un test coi fiocchi!"
"Bene, ne sono contento" non sembra però tanto convinto.
"Nonna?" Chiedo nella speranza di cambiare al più presto argomento.
"Sarà qui a momenti, immagino quanto sarà entusiasta dopo una giornata passata con la voglia di uccidere tutti!" Scoppiamo entrambi in una fragorosa risata, con l'immagine di nonna Amy tutta nervosa che ci passa per la testa.
Il campanello suona e Twan corre alla porta aggiungendo un "Parli del diavolo..."
"Casa dolce casa!" La sento esclamare dai fornelli. Sto preparando un paio di bistecche, ed hanno un aspetto fantastico.
Con una risatina porto in tavola la cena.
"Mi prudono ancora le mani, giuro!" borbotta sedendosi. Mi riempio il piatto di tutto il ben di Dio che mi circonda e mi godo ogni boccone. Non c'è niente di meglio di bere un goccino di vino (allungato gentilmente dalla nonna) e una bella insalata, dopo una giornata passata tra l'ansia dei test e l'ansia di essere a contatto con Scott Foster.
"Uh, Twan! Domani devi portare me e Breana a scuola, un po' più presto"
"A che ora?"
"Ehm, non ricordo. Aspetta che guardo cosa mi ha scritto" cerco il cellulare nelle tasche, ma le trovo vuote. Devo averlo lasciato in camera mia. Mi alzo dalla sedia, e corro in camera. Quando apro la porta sento ancora il suo profumo di fresco nell'aria. Penso sia muschio. Mi prendo il tempo di socchiudere gli occhi ed inspirare l'aroma a pieno petto. Se in questo momento qualcuno mi vedesse, penserebbe che sono una drogata. Cerco tra le montagne di fogli, e lo trovo. Ma un'agenda nera cattura la mia attenzione. Non è sicuramente mia, quindi deve essere di Scott. Potrei aprirla, ma se sapessi che qualcuno ha frugato nelle mie cose, mi arrabbierei. Magari contiene qualcosa di importante. Dovrei chiamarlo? Però potrei mandargli un messaggio, non mi va di parlargli, la gola al solo pensiero mi si stinge. Diavoli, deve sempre succedere qualcosa!
"Hai lasciato qui da me un'agenda nera. Se vuoi venire a prenderla sono qui"
Invio il messaggio e torno dagli altri.
"Allora?" chiede mio fratello.
Oh giusto, devo ancora guardare.
"Sette" dico un po' confusa. È meglio se dico che potrebbe passare Scott a prendere delle cose. Non si sa mai che pensino male...
"Scott ha dimenticato qui una cosa, può darsi che passi dopo a prenderla"
"Siamo sicuri?" mi chiede Twan con gli occhi a fessura.
"Cosa vorresti insinuare?!" sbraito. La deve piantare di fare quello geloso.
"Twan, quanti anni ha tua sorella?" chiede la nonna.
"Diciassette"
"Esatto, e fra una settimana ne compio diciotto. Quindi piantala." Quanto amo mia nonna.
Il telefono vibra.
"Sono lì fra cinque minuti ;)"
Soffoco un urletto, e ne esce uno squittio. Mi alzo e come un razzo corro a prepararmi. Ovviamente sento nonna ridersela.
Cerco di sistemarmi più velocemente possibile, e quando sento il campanello suonare mio fratello mi ha battuta sul tempo. Se fa una stupidaggine giuro che lo strozzo.
"Foster" sibila come una serpe Twan. Bambino di un ventitreenne.
"C'è Chloe?" una scarica mi percorre fino alle dita dei piedi, e mi affretto a salvare la situazione prima che qualcuno ci rimanga male.
"Eccomi, entra pure." Dico andando ad afferrargli la mano per trascinarlo via da Twan "Seguimi"
Ci precipitiamo in camera e mi chiudo dietro la porta, prima che a mio fratello venga in mente di intrufolarsi.
Finalmente lo guardo in faccia, e vedo che mi sta sorridendo sfacciatamente. Abbasso gli occhi sulle nostre mani ancora intrecciate, e le mollo di scatto. Pensavo di averle mollate già da un pezzo. Sento il viso prendere fuoco e abbasso il mio stupido testone.
Afferro l'agenda e gliela porgo.
"Grazie" dice. Il silenzio si prolunga, e l'aria diventa più pesante. Che imbarazzo! Dovevo per forza prenderlo per mano? Per una volta che, quando me lo ritrovo davanti non mi viene voglia di dargli una ginocchiata nell'inguine!
"Ti devo parlare" dice lui rompendo il silenzio.
"Di cosa?" chiedo preoccupata. Questa cosa non mi piace per niente. Naturalmente finisco con il pensare qualsiasi cosa riguardi noi due e...
"Di te" mormora. Finalmente lo guardo negli occhi, ma questa volta non sta ne ridendo e non è nemmeno arrabbiato. È solamente serio. "Okay" gli indico indicando il letto. Mi siedo e lui si mette accanto a me.
"Vedi, è una cosa complicata. Penso che però sia arrivato il momento di dirti tutto quanto. Non c'è più tempo"
Mi sto spaventado. "Di cosa stai parlando, Scott?"
"Tua madre ha voluto che ti aiutassi"
Mamma? "Come hai fatto a conoscerla?" Le lacrime minacciano di riempirmi gli occhi, ma in qualche modo riesco a ricacciarle dentro. Quanto mi manca...
"Devi sapere che la tua è una dinastia molto... Vasta e particolare" continua "Ogni donna ha delle... Caratteristiche speciali"
"Non capisco" le mani hanno preso a tremare.
"Chloe, giuro che sto cercando di usare parole semplici" mi dice "Dicevo: ogni donna della tua famiglia, al compimento della maggiore età ha la possibilità di accedere ad una fonte di potere. Quando tu la settimana prossima compierai diciott'anni potrai decidere se acquisire i tuoi poteri o rinunciare per sempre alla possibilità di diventare strega."
Il mondo si è fermato. Mi sta prendendo in giro? La rabbia diventa incontenibile.
"Come ti permetti di scherzare su mia mamma defunta?! Non è per niente divertente! Va via prima che ti prenda a cazzotti! Via!" Urlo. Ormai le lacrime scorrono come cascate sulle mie guance e mi sento la gola bruciare.
"Chloe, non mi azzarderei mai. So che non ci credi, che ti sembra assurdo, ma è la verità. Devi ascoltarmi!"
Twan apre la porta di camera mia con tale forza da impedirmi di saltare addosso al verme che è sul mio letto in questo momento.
"Twan buttarlo fuori!" Grido con tutta la forza che ho in corpo.
"Chloe, calma" si inginocchia davanti a me e mi prende fra le braccia. "Scott, sarà meglio che tu vada, grazie. Ora ci penso io" lo dice tranquillo, quasi amichevolmente. Cosa succede a tutti?!
Quando sento la porta d'ingresso sbattere, mi raddrizzo e alzando il viso dalla spalla di Twan.
"Non puoi credere a quello che ha detto! Ha tirato in mezzo la mamma! La mamma, ci credi?!" Dico fra un singhiozzo e l'altro. Sono talmente arrabbiata che disintegrerei qualsiasi cosa mi venisse sotto mano.
"Piccola, ascolta. Scott non ti ha detto niente che non sia vero."
"Cosa?!" Sbraito spingendolo via "Non sai cosa ha detto!"
"Calmati Chloe, ti prego"
"Non posso calmarmi, stai dando ragione a quel cretino!"
"Ti devo dare una cosa" sussurra accarezzandomi la schiena.
Mi prende per mano e mi fa alzare. Riluttante lo seguo, e mi porta davanti alla camera di mamma. Mi giro verso di lui. "Twan, dimmi cosa sta succedendo, ti prego. Sono così confusa..." Mormoro, mi sento troppo debole per arrabbiarmi ulteriormente.
Apre la porta e ci avviciniamo al suo comodino. Tira fuori una lettera e me la porge.
Per Chloe

Angolo Autrice
Dan dan daaaaaaan. Okay non ve lo aspettavate ed ora potete tirarmi una scarpa. So che vi aspettavate qualcosa di più... Terrestre? E invece se ve lo aspettavate, vi faccio i miei complimenti, siete dei geni.
Mi dispiace avervi delusi. Giuro sul mio cuoricino che non sarà nulla di troppo fuori dal normale. Non perdete qualsiasi sia la vostra speranza, siamo solamente all'inizio. Vi prometto e vi assicuro che se andrete avanti non ve ne pentirete. Sentitevi liberi di dire qualsiasi cosa hahaha. Ho in mente tantissimi bei giochini da far fare a quei due bimbi. Quanto sono perversa.
Baci,

E.

HoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora