chiusa in me

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Il giorno dopo mi svegliai, come sempre feci una doccia,  bevetti il caffè assieme a mia mamma  che subito mi vide strana, non era da me essere silenziosa infatti sono una ragazza che fin dalla mattina presto ride  e scherza a meno  che non sia successo qualcosa di negativo.
Io pero non sapevo come spiegarlo nemmeno a me stessa quindi come potevo spiegarlo a una persona esterna alla vicenda, per quanto mia mamma mi aveva sempre compreso su tutto non era facile spiegare a qualcuno una cosa che molto probabilmente mi  avrebbe reso una psicopatica.
Lei non ricevendo una risposta mi richiese: "ei jessy, che succede, ti vedo silenziosa, qualcosa non va magari a lavoro?" io non seppi cosa dire, non volevo essere troppo recidiva su quella vicenda alla fine magari avevo solo sognato e le risposi "non lo so, è un periodo un po cosi, si il lavoro va bene ma non credo sia cio che fa per me, ma non è  questo non mi va di parlarne è una cosa stupida." Come sempre lei non si arrese, alla  fine era pur sempre una mamma che vedeva la figlia pensierosa e ansiosa e mi  disse "Jessy, sai che puoi parlarmi di qualsiasi cosa" vedendo l'insistenza e la preoccupazione le dissi "mi è successa una cosa strana stanotte, credo che ci fosse una donna in camera che mi osservava"; Lei mi guardò con una faccia incredula e come se la stessi prendendo in giro mi disse di non scherzare su ste cose, "mamma che cavolo non sto scherzando non so se stavo sognando ma io ti giuro che per me ero piu che sveglia e che lho vista davvero".
"va bene allora raccontami quando l'hai vista e perchè non mi hai svegliata" mi disse.
"non ti ho svegliata perchè per quanto volessi chiamarti ero pietrificata come se fossi stata legata e non riuscivo a muovermi ne parlare ne tanto meno urlare" le ribattei con tono quasi scocciato, mi sembrava ovvio che se avessi potuto fare anche solo un urlo lo avrei fatto.
"okey ma stai calma ti sto solo chiedendo giusto per capire che cosa è successo".
"si mamma, ora ti spiego, saranno state le 4 stanotte, mi svegliai e riuscii solo ad aprire gli occhi, non riuscivo davvero a far nient'altro, poi ho abbassato lo sguardo e c'era sta donna sulla  sessantina, un po robusta e penso bionda  almeno cosi mi sembrava perchè la vedevo quasi in bianco e nero che mi guardava, ma non credo volesse farmi del male, io ero tranquilla, forse se la vedevo ma potevo muovermi non sarebbe stato neanche cosi brutto".
"ma sei sicura di non aver sognato?" mi chiese
"no mamma ti assicuro che ero sveglia comunque poi quando mi son alzata la donna affettivamente non era li, mi son alzata per andare in bagno e ho sentito come se qualcuno mi spingesse contro l'armadio, magari ero io un po rincoglionita per il sonno e per il risveglio brusco pero son proprio caduta contro l'armadio".
"jessy, sai che io ci credo a queste cose, magari era qualcuno che voleva proteggerti o che voleva vedere se facevi la brava, pensa che la mia bisnonna era simile alla donna che mi hai descritto magari è venuta a vedere se non fai arrabbiare me" mi disse per tranquillizzarmi e sdrammatizzare un po.
"be, mà se è cosi allora mi sa che era venuta a sgridarmi dato che ti faccio sempre girare i cinque minuti" le dissi ridendo.
averglielo raccontato nonostante la paura di essere giudicata mi aveva fatto liberare un po dall'essermi chiusa in me.

il paranormale ti dorme accantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora