Andai a lavorare, la sera staccai alle 18 e la mia migliore amica Valentina mi chiese di uscire in paese per parlare un pò, inizialmente non ero tanto convinta di voler uscire, forse infondo avevo leggermente paura che se anche lei mi vedeva strana voleva sapere il motivo, io non me la sentivo di raccontarle anche a lei l'accaduto, infondo era una sciocchezza forse neanche troppo reale e sopratutto non molto credibile, però era venerdi sera e di stare a casa non mi andava.
Andammo in un bar in piazza, bevemmo 1 o 2 calici di vino, poi arrivò mezzanotte, come nulla fosse il tempo era volato, infondo quando ci si diverte il tempo vola tantissimo, poco dopo mia mamma mi scrisse su whatsapp: "andiamo al karaoke a fare una delle nostre cantate?" io allora chiesi a Vale se le andasse di andarci e lei disse di si, era una delle nostre serate finire al karaoke con mia mamma, io e Vale a ballare e ogni tanto a bere qualche bicchierino di troppo, invece mia mamma aveva la passione del canto e con in mano un microfono si sentiva libera.
Fortunatamente la serata continuò senza intoppi, senza domande di troppo e senza nessuna esclamazione scomoda, tra musica. canti. balli e tutto il resto.
Si fecero le 4 di notte e mia mamma ci chiese se volessimo andare a casa, noi vedendo l'ora le dissimo di si e andammo in macchina, la serata era forse andata fin troppo liscia ed ecco li mia mamma che con un tempismo fantastico se ne usciì con "ma je hai raccontato a Vale che ti è successo?" io ovviamente cercai di sviare, non avevo davvero voglia di riparlare di una cosa cosi stupida ma a forza di insistere le dissi semplicemente: "ma si Vale, una stupidata, ho visto una donna in camera ma avrò sognato o sono impazzita probabilmente" lei si mise a ridere e mi disse: "be je un po pazza lo sei già però si magari anzi di sicuro hai sognato."
Dopo questa cosa abbastanza imbarazzante accompagnammo Vale a casa e tornammo anche noi, nel tragitto da casa sua a casa nostra mia mamma si rese conto che forse quella cosa doveva rimanere tra noi e si scusò.
"je sei arrabbiata?" mi chiese una volta arrivate a casa.
"no però potevi evitare sai com'è vale che non ci crede a ste robe poi se lo dice ai suoi chissa che cavolo pensano" le risposi
"e lo so, non ho fatto aposta, pensavo glielo avevi gia detto, vi dite sempre tutto" mi disse.
"si tranquilla, questo non gliel'ho detto perchè mi fa sentire una cretina, non esistono quelle cose" così le ribattei pur di farla finita con quella storia anche se io sapevo cosa avevo visto e in parte sapevo che forse non era poi così tanto un sogno ma anche supponendo che la donna l'avessi sognata sapevo che dall'altro lato quella spinta contro l'armadio era troppo reale per essere un sogno.
STAI LEGGENDO
il paranormale ti dorme accanto
Paranormalracconto la mia personale esperienza della paralisi del sonno. nulla di ciò che crediamo reale è reale?