23

107 1 0
                                    

Una notte, mentre giro senza meta per i corridoi, sento di nuovo quei sussurri sinistri. Decido di seguirli, sperando di scoprire qualcosa di utile. "Il momento è vicino," dice la voce di Tom, fredda e decisa. "Prepara tutto. I mezzosangue non avranno scampo."

Seguo la voce, il cuore che batte forte nel petto. Le parole di Tom sono inquietanti e mi spingono a continuare, nonostante il terrore che mi attanaglia. Mi avvicino a un passaggio nascosto che non avevo mai notato prima. Le pareti sono fredde e umide, e una sensazione di pericolo imminente mi avvolge.

Continuo a camminare, il sibilo del basilisco sempre più vicino. Senza rendermene conto, inizio a mormorare parole che non comprendo appieno. Le parole fluivano naturalmente dalle mie labbra, un linguaggio antico e sinistro.

"Apriti," sussurro, e con mio grande stupore, la parete di fronte a me si muove lentamente, rivelando un passaggio segreto. Mi fermo, esitante, poi raccolgo tutto il mio coraggio e avanzo.

Il corridoio è lungo e tortuoso, illuminato solo da torce fioche. Alla fine del corridoio, mi trovo davanti a una porta massiccia, scolpita con intricate incisioni di serpenti. Posso sentire il cuore battere forte mentre poso la mano sulla porta e mormoro ancora una volta, quasi involontariamente, "Apriti."

La porta si spalanca con un gemito, rivelando una vasta camera sotterranea. È umida e oscura, con statue di serpenti che sembrano osservare ogni mio movimento. Al centro della camera, vedo Tom, il suo volto illuminato dalla luce tremolante delle torce. Di fronte a lui, il basilisco, una creatura mostruosa con occhi gialli che brillano di malevolenza.

"Tom," sussurro, la mia voce eco nella vasta camera. Lui si volta lentamente, i suoi occhi freddi che incontrano i miei. "Lilibeth," dice con tono gelido. "Come hai fatto a trovare questo posto?"

Non rispondo, troppo scioccata per parlare. Tom mi guarda con sospetto, poi il suo sguardo si fa più intenso. "Parli serpentese," osserva. "Smettila, Tom," dico, la mia voce tremante ma determinata. "Non posso permetterti di fare del male a degli innocenti. Questo deve finire."

Tom ride, un suono freddo e privo di gioia. "Non capisci, Lilibeth. Questo è solo l'inizio. La purificazione del nostro mondo è inevitabile. E tu non puoi fermarmi."

"Non ti lascerò farlo," ribatto, il mio sguardo fermo. "Combatterò contro di te, se necessario."

Il basilisco si muove lentamente, sento il terrore crescere dentro di me, ma non posso cedere. "Allora morirai cercando," dice Tom, alzando la bacchetta. "Addio, Lilibeth."

In quel momento, con un coraggio che non sapevo di avere, alzo la mia bacchetta e mormoro un incantesimo di difesa. Un lampo di luce esplode tra di noi, e la camera si riempie di un'energia elettrica. Tom vacilla, sorpreso dalla mia resistenza. "Smettila, Tom," ripeto, la mia voce ora più forte. "Ti prego."

Per un breve istante, vedo l'ombra del ragazzo che una volta conoscevo, ma poi il suo volto si indurisce di nuovo. "Non c'è redenzione per me, Lilibeth," dice con amarezza. "Solo potere."

Le mie mani tremano, il mio corpo si contorce sotto l'effetto dell'energia che fluisce attraverso di me. E poi, succede. Una sensazione di bruciore mi avvolge, e sento il mio corpo cambiare, trasformarsi. Le mie ali si spiegano con una maestosa ampiezza, la mia pelle si fa scura e lucente. Sento il potere bruciare dentro di me, una fiamma che illumina l'oscurità.

"Smettila, Tom," dico con voce profonda e potente, il suono rimbombante nella vastità della camera. "Non voglio uccidere chi amo."

Le mie ali si agitano con forza, il vento che sollevano soffiando contro il volto di Tom. Posso vedere la paura nei suoi occhi, la consapevolezza che non sono più la ragazza che una volta conosceva.

Con le ali spiegate dietro di me e lo sguardo fisso su di lui, aspetto la sua risposta con il cuore in gola. Tom si ferma improvvisamente, il suo volto scuro e pensieroso. Posso vedere la lotta nei suoi occhi, la lotta tra il potere e ciò che resta della sua umanità.

Dopo un momento di silenzio carico di tensione, Tom si avvicina a me lentamente, con passi incerti. La sua mano si alza, quasi titubante, per toccare il mio braccio, ma si ferma a metà strada. "Lilibeth," sussurra, la sua voce un filo di suono nell'aria densa. "Non volevo arrivare a questo punto. Non volevo metterti in pericolo."

Mi guarda negli occhi, e per un momento vedo l'ombra di quello che una volta è stato. "Vieni," dice infine, girandosi verso il basilisco che si trova accanto a lui. Mi avvicino con cautela al basilisco, il mio cuore ancora pieno di terrore ma anche di curiosità. Tom mi guarda con un'espressione seria. "Non ti farà del male," assicura, la sua voce bassa e pacata. Il basilisco mi osserva con occhi gialli, il suo sguardo penetrante. Ma non vedo minaccia nei suoi occhi; solo una sorta di riconoscimento, come se comprendesse qualcosa di me che nemmeno io stessa capisco completamente. "Non le farai del male," ordina Tom con voce ferma. "Lei è con noi."

Il basilisco annuisce lentamente, come se comprendesse le parole di Tom. Mi avvicino un po' di più, la mia mano tremante mentre sfioro la sua pelle scagliosa. Tom mi guarda, un misto di emozioni nei suoi occhi.

Nel silenzio che segue, i nostri sguardi si incontrano, carichi di emozioni e significati non detti. Con un gesto spontaneo, mi avvicino a Tom e le nostre labbra si incontrano in un bacio carico di passione e riconciliazione. È un momento di intimità e comprensione, un raggio di luce nella tempesta oscura che ci circonda.

Quando ci separiamo, il mio cuore batte forte nel petto e una sensazione di calma mi avvolge. Mi guardo intorno, e improvvisamente mi rendo conto che sono tornata umana. Le mie ali sono scomparse, sostituite da braccia e gambe, e la pelle scura è tornata al suo colore originale.

Mentre camminiamo attraverso i corridoi silenziosi di Hogwarts, sento il peso del nostro destino sulle mie spalle. Tom cammina al mio fianco, la sua presenza imponente e carismatica.

Tom mi guarda con gratitudine, ma anche con una fitta di dolore. "Ti amo, Lilibeth," mormora, la sua voce un sussurro nell'aria. "E farò tutto il possibile per proteggerti, anche da me stesso."

Mi stringe la mano con forza, e posso sentire il suo impegno e la sua determinazione. Anche se il futuro è incerto, so che non sarò mai sola, perché ho Tom al mio fianco, pronto a combattere al mio fianco e a proteggermi da qualsiasi minaccia.

La figlia del diavolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora