Il tempo trascorreva, e con esso la fragile pace che Tom e io avevamo trovato insieme. Hogwarts, una volta un rifugio sicuro di magia e mistero, sembrava ora trasformarsi in un teatro di ombre, dove i sussurri e i sospetti si aggiravano tra i corridoi, alimentati da segreti nascosti e desideri non espressi. Ogni passo che compivo dentro quelle mura sembrava pesare più di quello precedente, come se il castello stesso stesse sprofondando nell'oscurità.
Era una notte silenziosa quando, dopo una lunga giornata di lezioni e incontri clandestini con Tom, mi trovai a percorrere il corridoio solitario che portava alla mia stanza. La tranquillità del castello, però, venne spezzata da voci concitate che provenivano da una parte del corridoio. Non appena le udii, il mio cuore iniziò a battere più forte, un presagio di qualcosa di brutto. Frammenti di conversazioni raggiunsero le mie orecchie, parole come "morta", "bagni delle ragazze", e "c'è sangue", che mi fecero gelare il sangue nelle vene.
Accelerai il passo, l'ansia che si faceva sempre più insostenibile. Ogni passo sembrava interminabile, ma alla fine giunsi al luogo del tumulto. Il pavimento dei bagni delle ragazze era invaso da una folla di studenti che sussurravano e singhiozzavano. Al centro, disteso sul freddo pavimento, c'era il corpo di Mirtilla Malcontenta, la sua figura inerte e gli occhi aperti che fissavano il soffitto con un'espressione vuota. Un silenzio mortale permeava l'aria, rotto solo dai mormorii disperati di chi la circondava.
Poi, come un'ombra tra le ombre, Tom apparve accanto a me. Il suo sguardo era oscuro, ma non c'era bisogno di parole. Bastava guardarsi negli occhi per sapere che qualcosa di terribile era accaduto. Era evidente che l'incidente, seppur ancora avvolto nel mistero, non era stato casuale. La morte di Mirtilla Malcontenta non era solo un tragico fatto; era il preludio di qualcosa di molto più grande e oscuro.
Quando i professori cominciarono ad arrivare, cercando di ripristinare l'ordine, Tom mi prese delicatamente per un braccio e mi condusse lontano, in un angolo più nascosto del castello. Mi voltai verso di lui, cercando di mantenere la calma, ma il battito accelerato del mio cuore tradiva la mia agitazione. "Lilibeth," disse Tom, la sua voce bassa e seria, "devo parlarti di qualcosa di molto grave."
Lo seguì in silenzio, una sensazione di pesantezza che mi opprimeva il petto. "Cosa succede, Tom?" chiesi, il mio respiro che usciva più veloce del solito, nonostante cercassi di restare lucida.
"Lilibeth, ho motivo di credere che Hagrid e il suo mostro siano responsabili della morte di Mirtilla," disse, le sue parole gelide come il vento invernale. Il suo sguardo, solitamente tanto intenso e affascinante, era ora colmo di una determinazione implacabile. "Ho delle prove."
Mi fermai, sorpresa. Non riuscivo a credere a quello che stavo sentendo. "Non può essere," risposi istintivamente, ma la fermezza nella voce di Tom mi fece vacillare. "Hagrid non sarebbe mai capace di una cosa simile."
Tom mi guardò con una tristezza che mi colpì più di quanto avessi voluto ammettere. "Lilibeth, ti prego, ascoltami. Ho visto cose che non posso ignorare. Il mostro che Hagrid tiene nascosto non è solo pericoloso per lui, è una minaccia per tutti noi. E Mirtilla... è solo la prima vittima."
Il mio cuore si strinse. Conoscevo Hagrid. Era un uomo grande e goffo, ma con un cuore puro, un amore per le creature magiche che nessuno altro riusciva a eguagliare. Tuttavia, la sua passione per gli esseri più pericolosi sembrava non avere limiti. Non riuscivo a concepire che fosse coinvolto in qualcosa di tanto oscuro, ma allo stesso tempo, non potevo ignorare le parole di Tom. Se lui diceva di avere delle prove, allora non c'era spazio per il dubbio.
"Se hai delle prove," dissi lentamente, la mia voce incrinata dall'incertezza, "allora dobbiamo fare qualcosa."
Tom annuì con fermezza. "Non possiamo restare in silenzio, Lilibeth. Non possiamo permettere che altri vengano messi in pericolo. Dobbiamo portare questa faccenda davanti al professor Dippet."

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La figlia del diavolo
FanfictionLilibeth Morning cresce in orfanotrofio con Tom Riddle. A Hogwarts le loro opinioni si separano, ma non i loro cuori. ‼️in revisione