16. Non è mai abbastanza

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⚠️Contiene scene molto spinte⚠️

Gojo's pov

Arrivati all'istituto, mi sento già meglio rispetto ad un'ora fa. Il mio corpo sta smaltendo l'acol e mi ricordo di tutto ciò che ho detto a Suguru poco prima in bagno. Mentre mi dà una mano a cambiarmi e a lavarmi i denti lo osservo attentamente. Come farei senza di lui?

Più divento lucido e più sono sicuro di ciò che gli ho confessato. Il fatto è che lui pensa che non sia così, mi ha proprio detto "Se domani sarai ancora convinto di ciò che mi stai dicendo adesso da sbronzo, ne riparleremo, promesso". Ma perché rimandare a domani? Non potrei essere più convinto di qualcosa: forse è la mia unica certezza in questo momento.

Sembrano minuti interminabili quelli che passano dal momento in cui io mi metto a letto fino a quando non si stende anche lui accanto a me. Aspetto che si sistemi e poi, senza neanche formulare troppo bene il discorso in mente, esordisco con "Non ho detto quelle cose solo perché ero ubriaco, credimi. Non ti farei mai questo. Nonostante l'alcol ho sempre la lucidità di capire se potrei far male con le mie parole. Credo che semplicemente mi abbia permesso di avere il coraggio di ammetterti ciò che non ti ho ammesso stamattina".

Appena finisco di parlare, si gira a guardarmi. "Sei sicuro?" mi chiede, con gli occhi colmi di desiderio. Certo che sono sicuro, Suguru. Adesso smettiamola di parlare, ti prego. Annuisco. Lo bramo con tutto me stesso.

Mi avvicino al suo volto e gli dono un bacio carico di passione. Intrecciamo le nostre lingue al ritmo dei nostri cuori. Non è mai abbastanza, ne vogliamo di più. Si distacca un momento per mettersi su di me e mi regala un sorriso meraviglioso. Ricomincia a baciarmi con ancor più ardore di prima.

Lentamente si sposta sempre più verso il basso. Mi bacia il collo, poi mi alza la maglia per poter fare lo stesso con il petto, poi la pancia... Mi guarda per chiedermi il consenso. Gli sorrido annuendo. Mi sfila gli stessi pantaloni che poco prima mi ha aiutato con cura ad indossare. Sento i miei boxer pulsare.

Ritorna alle mie labbra e, nel frattempo, comincia a massaggiare con la mano i boxer. Si fa strada al di sotto di essi e inizia a toccarmi freneticamente. Sono diventato di marmo. Non riesco neanche più a baciarlo, tanto è il piacere che mi sta facendo provare. L'unica cosa che riesco a fare è gemere al suo tocco, sperando di non farmi sentire nelle stanze accanto.

A quel punto Suguru mi abbassa anche i boxer. Sono completamente nudo sotto il suo sguardo. Lo tiro a me e ricomincio a baciarlo. Oh, fa che, ora che ho conosciuto questo paradiso, non mi abbandoni mai.
Mi giro per ritrovarmi su di lui. Gli sfilo a mia volta velocemente i pantaloni e i boxer. Anche lui è duro come me.

Lo prendo nella mia mano destra e questa volta è lui a gemere, anche più forte di me. Muovo sempre più velocemente la mano. Verso l'alto, verso il basso, di nuovo verso l'alto... Il solo vederlo così in estasi mi fa eccitare. Mentre continuo a toccarlo, Suguru si tira su e ricomincia a fare lo stesso con me. Ad un certo punto si ferma, preso dall'eccitamento che gli sto facendo provare. Qualche momento dopo mi fa "Satoru... ahh... credo di star venen...". Viene nel mio letto, con un'espressione colma di desiderio e amore, che credo non dimenticherò mai.

Subito dopo ritorna a toccarmi, poi abbassa la testa e circonda il mio membro con il calore delle sue labbra per potermi donare un piacere ancora più grande.

"S-Suguru..." dico ad un tratto, ansimando. Gli tocco una spalla per fargli capire che non resisto più. Passa di nuovo alle mani per finire il lavoro. Qualche istante dopo vengo anche io e mi lascio andare sul letto.

Ci guardiamo e ci doniamo l'un l'altro un grande sorriso. Restiamo qualche minuto in silenzio per riprendere fiato. "Era la prima volta?" poi mi chiede. Annuisco. "Anche per te?" chiedo. Annuisce a sua volta. Sono contento che sia così. Avevo paura di esser stato troppo impacciato. Inoltre, sono felice di poter condividere con lui questa prima esperienza.

Mi alzo per posizionarmi meglio al suo fianco. Suguru alza un braccio per farmi spazio e, dopo essermi steso accanto a lui, lo riabbassa per stringermi in un abbraccio. Vorrei che questa notte durasse per sempre.

"Te lo saresti immaginato stamattina?" chiedo ridendo.

"Assolutamente no. Non me lo sarei immaginato neanche fra una settimana".

"Satoru Gojo sa sopredere in questo e in tanti altri modi".

"Come sbronzarsi al punto da vomitare per un paio di birre?" ride.

Gli do un pugno sul fianco. "Quello non vale".

"Eppure mi ha sorpreso parecchio" continua a infierire. Ridiamo entrambi.

"Lo rifarei altre mille volte se questo è il risultato. Sono contento" gli dico, alzando lo sguardo per vedere la sua espressione. Sorride sinceramente. "Lo sono anche io" risponde. Ci addormentiamo così, vicini e contenti da far invidia al mondo.

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Ehilà! Non ho mai scritto nulla sotto ai miei capitoli, però credo che questo abbia bisogno di un commento. Ho pensato che fosse un po' troppo presto per arrivare a questa scena, ma considerando il fatto che hanno bevuto un po', sono arrivata alla conclusione che il momento era perfetto e che quello poteva aiutare a farli stare più tranquilli e sciolti durante il momento. Non so se sono stata brava a far trasparire tutte le emozioni che stavano provando. È la prima volta che scrivo scene spinte, anzi è la prima volta che scrivo una storia in generale. Se vi sta piacendo o se avete consigli da darmi, fatemelo sapere😊

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 13 ⏰

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Love is the most twisted curse of them all | SatosuguDove le storie prendono vita. Scoprilo ora