Geto's pov
"È per questo che sei scappato prima allora? Perchè russo troppo?". Devo avere una risposta. Solo in questo modo posso capire se l'ha fatto per ciò che è successo o meno.
"Esattamente, non riuscivo ad addormentarmi con quel frastuono".
"Peccato che ero sveglio e non stavo russando" mento. In realtà dormivo, dunque è probabile che stessi russando.
Satoru cerca di nascondere l'imbarazzo con pochissimo successo. "N-non è vero... tu stavi... stavi dormendo". Dal modo in cui balbetta riesco ad avere la conferma di ciò che pensavo.
"È ciò che volevo farti credere" gli dico passandogli accanto, scombinandogli i capelli. Mi siedo su una delle sedie in aula.
Nel frattempo vedo Shoko che sorride guardando Satoru. "Siete due imbecilli" dice scuotendo la testa.
Il discorso si interrompe lì. Non voglio insistere troppo dato che non siamo neanche soli.
"Ah, l'ho già detto a Satoru, adesso lo dico anche a te. Nanami mi ha contattata e mi ha detto che domani lui e Yu tornano di nuovo qui" dice Shoko.
"Dobbiamo assolutamente festaggiare allora, domani è il compleanno di Nanami. Calza a pennello" dico.
"Merda! Lo avevo completamente rimosso. Organizziamogli una sorpresa, sicuramente non prenderà l'iniziativa da solo. Satoru, Suguru, voi domani mattina andate a fare la spesa. Io sistemo qui i tavoli prima che tornino".
"Va bene, capo" diciamo all'unisono io e Satoru, facendo un saluto militare. Ogni volta che Shoko si rivolge così a noi, dandoci un ordine, lo facciamo. Ci guardiamo e sorridiamo.
Restiamo un altro po' a parlare lì, organizzandoci per la sorpresa di domani. Decidiamo cosa comprare, come accoglierlo e cosa regalargli.
Dopo ci dividiamo e io mi avvio verso la mia camera È ora di cena ma non ho molta voglia di mangiare. Incontro il prof. Yaga nei corridoi.
"Buonasera professore".
"Buonasera Suguru. Cercavo proprio te. Volevo dirti che domani partirai per tre giorni, andrai a Shibuya. Ci sono già alcuni stregoni sul posto, ma hanno bisogno di un ulteriore aiuto. Mi dispiace per il poco preavviso. Il tuo potere sarebbe un'ottima risorsa".
Domani. Proprio domani che è il compleanno di Nanami. Tempismo perfetto professore.
"A che ora partirò?".
"Alle 15, hai il volo alle 16.15".
"Va bene. Sa a che ora tornano Nanami e Yu domani?".
"Dovrebbero tornare alle 17, mi dispiace che non riuscirai a vederli".
"Non si preoccupi, grazie mille professore". Lo saluto con la mano.
Mentre mi dirigo verso la camera improvvisamente le lacrime iniziano a rigarmi il viso incessantemente. Non so perché sto piangendo, o meglio non c'è un motivo in particolare. Non è solo per ciò che è successo con Satoru, non è solo perché domani non riuscirò a festaggiare con loro e neanche solo perché sarò costretto a esorcizzare e assorbire un'altra maledizione o, chissà, forse più di una. È tutto ciò.
Apro in fretta la porta, prendo gli auricolari e avvio la musica al massimo del volume, sperando che questa possa sovrastare i miei pensieri. Mi metto sul letto rannicchiato e rivolto verso la finestra.
Purtroppo neanche questo funziona. Non riesco a calmarmi, le lacrime continuano a fuoriuscire e inizio a singhiozzare. Suguru, respira profondamente. Calmati. Non è niente.
Improvvisamente sento un peso sul letto e, senza neanche avere il tempo di rigirarmi, sento le sue braccia avvolgermi il corpo. Era di questo che avevo bisogno. Sento il calore del suo corpo invadermi. Non esiste nessun altro al mondo in grado di tranquillizzarmi come riesce lui. Fermo la musica.
Come avrà fatto ad entrare? Probabilmente preso dai pensieri non avrò chiuso bene la porta.
Giro leggermente il volto per guardarlo. Ho ancora le lacrime agli occhi ma non mi interessa. Incrocio il suo sguardo, così dolce che non riesco a sostenerlo. Mi volto di nuovo verso la finestra. Cos'ho fatto per meritarmelo?
Porto le mie mani sul mio petto per incrociare le sue e stringerle verso me. Ho il battito accelerato, credo riesca a sentirlo anche lui. Mi va bene, Satoru, senti che effetto hai su di me. Ci addormentiamo in questo modo.
Al mio risveglio Satoru è ancora qui, non è fuggito come ieri. Oggi non c'è lezione, quindi abbiamo ancora un po' di tempo prima di andare a fare la spesa per la festa. Perciò decido di non svegliarlo.
Mi alzo lentamente dal letto e vado in bagno a lavarmi il viso. Ritorno nell'altra stanza e ricordo che devo preparare la valigia.
Mentre sistemo le cose in valigia, Satoru mi fa "Suguru" con la voce ancora rauca per essersi appena svegliato. Guarda cosa sto facendo e credo capisca subito il motivo del mio stato d'animo di stanotte. Sa bene quanto sia devastante per me andare in missione e assorbire maledizioni in continuazione.
"Satoru" dico sorridendogli, o almeno cercando di farlo.
"Quando parti?".
"Oggi alle 15, mi perderò la festa".
"Mi dispiace, ci rifaremo appena tornerai, vedrai" mi rassicura.
"Ci conto". Poi aggiungo "Dai, preparati, così andiamo a fare la spesa".
"Giusto! Sarò pronto in un batter d'occhio!". Si alza e va in camera sua a prepararsi.
Non so quanto ci metta a sbattere le palpebre ma sono sicuro che nessuno ci metterebbe mezz'ora. Finalmente bussa alla mia porta, usciamo dall'istituto e ci dirigiamo verso la stazione.
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Love is the most twisted curse of them all | Satosugu
FanfictionSatoru Gojo e Suguru Geto sono due stregoni che frequentano la Jujutsu High. Un giorno Suguru bacia Satoru per cercare di confortarlo in un momento difficile e tutto cambia. Pian piano i due capiranno di provare qualcosa che va ben oltre la semplice...