Geto's pov
Dopo aver ritirato il libro che avevo ordinato, io e Satoru ritorniamo all'istituto. Siamo completamente bagnati a causa della pioggia, dunque ci salutiamo all'ingresso delle nostre stanze. Prima che entri nella sua, chiedo "Appena ti sistemi vieni qui?".
Non so esattamente perché l'ho chiesto, in realtà sono stanchissimo. Probabilmente voglio accertarmi che sia tornato tutto come prima tra noi. In base a come risponderà, potrò valutare la situazione, capire se davvero è come mi ha detto lui prima, che non è cambiato nulla.
"Ogni suo desiderio è un ordine signore!" mi dice. Sembra sincero. Questo è il solito Satoru ironico e beffardo.
Entro in camera e sistemo il libro sulla scrivania. È un miracolo che non si sia bagnato. Preparo la vasca e mi immergo al suo interno, bagnando anche i capelli sciolti. Mi rilasso così tanto da dimenticare che avevo chiesto a Satoru di venire qui. Stavo per addormentarmi.
Sono stanchissimo, era da tanto che non restavo sveglio un'intera notte. Solitamente mi capita dopo missioni particolarmente estenuanti, quando la nausea è così forte da non riuscire a sopportare nulla, neanche il suono del mio respiro nel silenzio della notte. Fortunatamente negli ultimi tempi non ho dovuto affrontare missioni di questi livelli.
Uscito dalla vasca, mi asciugo e mi vesto. Non ho assolutamente voglia di asciugare i capelli.
Driiin. Satoru è già qui.
Vado ad aprirgli la porta. Mi guarda ed esclama "Cos'hai fatto per tutto questo tempo? Hai ancora i capelli bagnati!". In effetti lui è già lindo e pinto.
"Non hai mica i capelli lunghi come i miei tu!". Non mi sembra di caso di dire mi stavo addormentando nella vasca.
"Quante scuse!" dice entrando in camera.
Chiudo la porta. Devo almeno tamponare i capelli con l'asciugamano. Vado in bagno a prenderne una e cerco di rendere i capelli il meno bagnati possibile, con poco successo.
Satoru è già steso sul letto. Mi stendo accanto a lui. Non posso fare a meno di pensare a ciò che è successo stanotte. Cerco di scacciare il pensiero. Satoru si sta comportando normalmente, non c'è da preoccuparsi. È tutto come sempre.
Si stende sul fianco e mi prende una ciocca di capelli tra le dita. Mi guarda e chiede "Non li asciughi?".
Il mio cuore ha un sussulto. Non capisco perché sto reagendo così da stamattina. Non sono lucido, devo assolutamente dormire.
"Sono troppo stanco, non ho dormito stanotte. Voglio riposare".
"Che ci faccio io qui allora? Posso andarmene se vuoi stare tranquillo" osserva giustamente.
Non farlo, ti prego. Voglio solo avere l'ultima certezza, la certezza che non sia cambiato niente tra noi. Che non sia cambiato niente in me.
"No, ti prego". Mi esce spontaneo.
Mi sorride. "Va bene".
Con il cuore sicuramente più in pace rispetto a poco fa, chiudo gli occhi e mi addormento.
Vengo svegliato dal rumore della porta. Mi giro e Satoru non c'è. Riesco a sentire il cuore spezzarsi. Lo sapevo. Percepivo che in fondo qualcosa era irrimediabilmente cambiato.
Satoru, stai calmo. Potrebbe essersene andato per qualsiasi altro motivo.
Sento il rumore della sua porta. È andato in camera sua? Perchè? Non riesce a sopportare questa vicinanza? Cos'è cambiato rispetto a poco fa? Mi ha sorriso dicendomi Va bene, ma poco dopo è uscito dalla stanza. Non riesco a trovare una risposta.
Non importa, non andrà a finire come stanotte. Questa volta riposerò, devo recuperare la mia lucidità, poi si vedrà. Richiudo gli occhi.
Improvvisamente sento bussare alla porta. È destino che oggi io non debba riposare. Mi alzo pigramente dal letto e vado ad aprire. È Satoru. È davanti a me e mi guarda intensamente con i suoi occhi cristallini. "Che c'è? Ci hai ripensato?" gli dico, forse troppo duramente.
"Ho ripensato ad un'altra cosa. Ho mentito, Suguru. Non è vero che non è successo nulla, ecco cosa è cambiato". Prende il mio viso tra le sue mani e lo porta velocemente verso il suo, donandomi un bacio più deciso, più carico di emozioni rispetto a quello di ieri.
Cerca disperatamente le mie labbra e mi accarezza la testa passandomi le dita tra i capelli. Allora anche per lui è cambiato qualcosa. Porto anche io le mie mani sul suo viso.
Intrecciamo le nostre lingue senza tregua, senza curarci di essere sull'uscio della porta. Ho il cuore a mille. Satoru, non hai idea del potere che hai su di me.
Devo riprendere fiato. Mi stacco un attimo da lui, lo guardo. Lui mi spinge in camera e chiude la porta.
Ricomincia a baciarmi e pian piano mi porta verso il letto. Arrivato lì, mi spinge su di esso e si mette a cavalcioni su di me. Satoru, cosa ti prende?
Mentre si avvicina per baciarmi nuovamente, lo freno mettendogli una mano sul petto. "Cosa stai facendo, Satoru?". Mi guarda stranito, come se non fosse scappato da camera mia poco fa, come se non l'avesse fatto anche ieri. Non è che non lo voglia anche io, ma non comprendo le sue intenzioni.
Poi noto una cosa ambigua. Guardo la mia mano e mi accorgo che ha sei dita!? Non riesco neanche ad elaborare l'informazione che apro subito gli occhi.
Era solo un sogno. Non so se essere sollevato o meno. Guardo l'ora. 18.24. Ho dormito per due ore. Il risveglio non è stato uno dei migliori, ma perlomeno sono riuscito a riposare un po'.
Non riesco a capire il significato di questo sogno. È la mia mente che sta cercando di dirmi qualcosa? No! Cosa vai a pensare, Suguru! È da stamattina che mente e corpo mi stanno facendo brutti scherzi.
Per scacciare via questi pensieri, mi alzo e prendo il libro dalla scrivania. Mi rimetto a letto e inizio a leggerlo.
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Love is the most twisted curse of them all | Satosugu
Fiksi PenggemarSatoru Gojo e Suguru Geto sono due stregoni che frequentano la Jujutsu High. Un giorno Suguru bacia Satoru per cercare di confortarlo in un momento difficile e tutto cambia. Pian piano i due capiranno di provare qualcosa che va ben oltre la semplice...