🍯PROLOGO🍯

340 27 19
                                    

Nathan's POV

Ero arrivato in un punto della mia vita in cui sentivo il bisogno di ricevere stimoli. Faticavo a credere che proprio io, Nathaniel Danti, sarei stato una di quelle persone che necessitava di comprendere che alla fine vivevo o di bianco o di nero. Dovevo per forza sentirmi dire che ci sarebbe stato qualcuno, o meglio qualcuna là fuori, che mi avrebbe riempito la vita di colori. E quella persona me la sarei immaginata in qualunque circostanza, tranne in quelle determinate che chiunque si sognerebbe.

Sono arrivato a credere che mi ero fatto completamente ingannare da quella sua aria innocente, che era padrona del suo viso angelico dalla forma ovale, spesso motivo dei miei pensieri. E dei miei sogni. E non solo...

L'avevo davvero sottovalutata, ma dannazione: era sempre cordiale, gentile, utilizzava quel tono di voce per cui chiunque sarebbe rimasto ore ad ascoltarla, rimanendone infine assuefatto. Ma l'arma che sapeva ben utilizzare erano i suoi occhi: di quelli per cui si rimane insaziabili. Era talentuosa nel saper gestire le sue espressioni facciali, ma soprattutto a calibrare lo sguardo per inchiodare la preda all'interno del suo campo visivo e far sì che possa rimanervi immobile.

Ero rimasto intrappolato e ancorato alla sua anima, se forse ne possedeva una, tanto da comprendere anche che sotto sotto eravamo due pezzi di un puzzle prossimo ad esser esposto sul muro delle coppie più assurde e improponibili, se solo potesse esistere...

OH, MY HONEYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora