🥀Untouchable🥀
«Non fidarti mai di me, Lehna».
Una principessa ribelle.
Un prigioniero talmente potente da uccidere chiunque lo sfiori.
Una promessa infranta così tanti anni prima da non temerne più le conseguenze.
Fino ad ora.
-•-
Benvenuti a Zid...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
🌹
Diciannovesima lezione Gli esseri magici muoiono giovani
«Ancora».
La voce nasale di Vanjia riempie la stalla in cui mi ha costretta a seguirla. Scatenare il mio potere nella sua sala da pranzo era troppo pericoloso a detta sua. Nel fienile, al massimo, mi sarei fatta male solo io.
Ho cercato di non prendere quella considerazione sul personale.
«Ancora, ragazzina!».
Mi concentro sulle emozioni, proprio come ha cercato di spiegarmi. Mi focalizzo sulla rabbia per quell'epiteto che mi sta ripetendo da quasi un'ora, per l'impotenza di non aver chiarito con Zale, per il fatto che magari adesso lui sarà di nuovo con quella ragazza.
Anya.
«Ancora!».
Sento il potere formicolarmi sulla punta delle dita, lo sento avvolgermi, ma... è come se ci fosse una resistenza,
Il formicolio scema, anche se la mia rabbia aumenta.
«È inutile». Vanjia scuote la testa. «Non reagisci come un oratore».
Passo le mani sulla fronte, madida di sudore. In quel fienile ci saranno duemila gradi. «Forse perché non lo sono?».
«Anche lui pensava di non esserlo, finché il potere non si è manifestato».
Guardo istintivamente verso la porta chiusa del fienile. Vanjia l'ha sbattuto fuori non appena mi ha trascinata qua dentro.
«Eppure il suo potere ti rispetta» commenta quasi tra sé, osservando il vortice sul mio braccio.
Lo osservo anche io per qualche secondo, così ramificato da arrivarmi dal polso al gomito. «Da quanto tempo lo conosci?».
Vanjia irrigidisce le labbra in una smorfia. «Non essere stupida, non risponderò alle domande di una straniera sul mio futuro re».
Non provo neanche a ricordarle che io, tecnicamente, sono ancora la sua attuale principessa. «Allora rispondi a una domanda su di me: se non sono un oratore perché il suo potere resta sul mio corpo?».
Le labbra di Vanjia si stringono ancora. «Vuoi anche che ti faccia una premonizione? Che ti spieghi tutte le leggi magiche, bambina?».
Apro la bocca, ma poi la richiudo di colpo. Premonizione. «Eri.. eri una sibilla?».
Gli occhi le si stringono così tanto da diventare due spilli. «Sono una sibilla. Non perdi la tua natura solo perché invecchi».
Vorrei ribattere, ma anche questa volta le parole si perdono in un punto imprecisato tra il mio stomaco e le labbra. «Credevo che nessuna sibilla della vecchia generazione fosse ancora in vita» mormoro infine.